1^ Domenica di Quaresima

1^ Domenica di Quaresima

6 Marzo 2022

TEMPO DI UNITA’ E DI RIPRESA

La Quaresima ci ricorda la lunga storia dalla quale veniamo e il popolo al quale apparteniamo: vedi  prima lettura.
Questa storia continua nei drammi e nelle speranze del presente.
Il mondo, e ciascuno di noi è sottoposto alla tentazione del possesso dei beni, del potere, della superbia, della sfida a Dio.
Il tempo della Quaresima ci chiama ad essere uniti nella preghiera, nel digiuno, nella carità:
questa è l’opera che spetta a ciascuno e che ciascuno può fare, in unità con familiari, amici, colleghi.
Chiediamo a Dio, per noi e per tutti, la luce della mente e la semplicità del cuore per vedere il bene e per compierlo.

Messaggio del nostro Vescovo

“Grazie don Alfonso, grazie per domenica, per la bella comunità incontrata e anche per Elena”*
+ Giampaolo – vescovo

* Elena: ragazza con grossi problemi fisici a cui il vescovo ha fatto visita dopo la Messa

Visita alla nostra parrocchia del nuovo Vescovo Giampaolo Dianin domenica 27 Febbraio 

Saluto di un rappresentante l’Unità Pastorale

A nome di tutta la nostra Unità Pastorale, mi sento onorato di darle il Benvenuto fra noi, Eccellenza, e di ringraziarLa per aver accettato l’invito a questa celebrazione eucaristica, poche settimane dopo il suo ingresso nella nostra Diocesi.
Avrà modo di conoscere la geografia del nostro bel territorio, ma sicuramente oggi ha modo di cominciare a conoscere la nostra realtà composita di famiglie, adulti, anziani, giovani e ragazzi, di chi è impegnato nel condividere la crescita delle nostre parrocchie di San Bartolomeo, Cà Cappellino e Mea attraverso la propria esperienza personale in movimenti ed associazioni, impegnandosi nel Catechismo, nel Coro, nelle pulizie dei nostri ambienti, nella carità, nel partecipare con fedeltà ai momenti liturgici ed educativi proposti.
Nelle nostre piccole realtà, di fronte alla crisi delle famiglie sia economica che spirituale, all’emergenza educativa sempre più drammatica, alla mancanza della pace dei cuori che si riflette nella mancanza di pace sociale, emerge sempre più la domanda di significato; ma spesso ci si affida a risposte parziali e fuorvianti che allontano dalla via maestra indicata dal vangelo.
Durante la sua consacrazione a Vescovo, Lei ha pronunciato una bellissima frase che le è stata detta in riferimento alla sua nomina: “Questo è quello che Dio ha pensato per te..”. E’ questa consapevolezza, questo giudizio che permette ad ognuno di noi di vivere il quotidiano in comunione con Cristo e la Chiesa.
E’ solo un primo insegnamento che ci ha già dato sin dal primo giorno, e il primo passo di un cammino per la nostra Chiesa Diocesana sotto la Sua guida, che seguiremo con la preghiera e la condivisione di quanto vorrà proporci con la Sua parola e il suo insegnamento.
Di nuovo grazie Vescovo Giampaolo per essere oggi qui in mezzo a noi.

Saluto del Sindaco Dott.ssa Maura Veronese

Eccellenza, è stato un privilegio assistere alla Sua Consacrazione presso il Duomo di Padova lo scorso 16 gennaio ed è un onore porgerLe, oggi, a nome della nostra Città il benvenuto.
Porto Viro, ed in generale tutto il Delta del Po, è una Terra che non nasconde le sue contraddizioni… siamo un territorio fragile ma, al contempo, straordinariamente bello ed accogliente; siamo la Terra più giovane d’Italia per storia ma siamo inseriti nella provincia con la popolazione nazionale più anziana.
Siamo come amava descriverci uno dei cantori del Delta più illustri, Gianantonio Cibotto, il punto in cui il mare e la terra volgono verso l’Infinito. E proprio da questa Mesopotamia tra Adige e Po che si estende con ampi spazi sino al mare che, oggi, Le offro a nome della Città alcuni segni della fertilità delle nostre terre, della ricchezza dei nostri mari e dell’operosità della nostra gente.
Benvenuto ancora Eccellenza e mi permetta di dire che siamo molto fortunati ad avere in Lei un faro nella ricerca dei tesori che risiedono in ognuno di noi proprio come suggerito nella lettura di oggi.
Grazie ancora per la vicinanza alla nostra Comunità e, ovviamente, l’aspettiamo sempre tra noi tutte le volte che vorrà concederci questo privilegio.

Alcune foto di Sante Crepaldi

Il cammino della Quaresima 

A livello Vicariale vengono proposte le
Stazioni Quaresimali

Martedì 8 marzo
ore 21,00 a Loreo
.
“Ascolta Israele: l’atteggiamento
dell’ascolto nella Parola di Dio”
Vescovo emerito Adriano Tessarollo.

*****

Martedì 22 marzo
ore 21,00 a Scalon
“Siate di  quelli che mettono in pratica
la Parola, e non ascoltatori soltanto,
illudendo voi stessi”
Vescovo Giampaolo Dianin.

*****

Martedì 5 aprile
ore 21,00 a Rosolina Mare

“Chiamati alla pienezza dell’Amore”
preparazione alla celebrazione
della Riconciliazione.

 Clarisse

  Domenica sera alle ore 20,30

Ci uniamo all’invocazione della Pace
con i salmi penitenziali secondo
la tradizione della Chiesa.

 *****

Celebrazione dei sacramenti
dell’iniziazione cristiana
 

domenica 8 maggio alle ore 18

*****

Percorso di preparazione
al matrimonio: 

Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo ore 20,45
Mercoledì 6 aprile ore 20,45

Quaresima di carità 2022

La risposta all’appello lanciato venerdì scorso da AVSI per gli ucraini in fuga dalla guerra, è stata straordinaria.​ Grazie alla generosità​ di tutti coloro che hanno donato,​ siamo​ già in grado di inviare una prima tranche​ di circa 80.000 euro​ per acquistare beni per il soccorso immediato di rifugiati e sfollati. Ma non possiamo fermarci qui:​ la campagna continua perché il numero di chi ha bisogno cresce. Siamo operativi lungo i confini dell’Ucraina: insieme al nostro partner AVSI​ Polska​ sosteniamo la Caritas locale di Leopoli, città ucraina a pochi chilometri da Cracovia,​ e offriamo​ beni per il primo soccorso;​ insieme a​ FDP in Romania, a​ Corbeanca, stiamo portando scorte di cibo e acqua alle strutture che accolgono i rifugiati. Siamo sul terreno, a servizio delle vittime di una guerra​ così drammatica e vicina da farci paura come mai prima, ma possiamo esserci grazie a voi,​ che​ lo​ rendete possibile​ con le vostre donazioni.

DONA ORA

Per bonifici:
UNICREDIT SPA Fil. Milano Missori, Corso Italia 1 20122 MILANO
C/C FONDAZIONE AVSI  IBAN IT 22 T 02008 01603 000102945081
causale “Emergenza Ucraina”

AVSI, organizzazione non profit, nata nel 1972, realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 38 Paesi, inclusa l’Italia. La sua visione: lavorare per un mondo in cui ogni persona sia protagonista dello sviluppo integrale suo e della sua comunità, anche in contesti di emergenza. Nell’ultimo anno ha aiutato quasi 5 milioni di persone in difficoltà di cui 21.412 bambini attraverso il sostegno a distanza.
Per rispondere alla chiamata del Signore che bussa ai nostri cuori, la comunità parrocchiale di Scalon e l’Oratorio Salesiano San Giusto, assieme alle Parrocchie di Porto Viro, invitano a pregare per la pace e a contribuire alla raccolta di viveri e beni di prima necessità per l’emergenza in Ucraina.
I beni saranno raccolti presso l’Oratorio salesiano, o presso la propria parrocchia, da mercoledì 2 marzo sino a sabato 12 marzo.

Prodotti alimentari a lunga conservazione:

Omogeneizzati, latte in polvere per bambini, pasta, riso, minestre liofilizzate in busta, Tonno, carne in scatola, biscotti, cioccolato, dolci confezionati, frutta secca, barrette energetiche, Tè in bustine, caffè solubile.

Medicinali e dispositivi medici:

Farmaci per fermare il sangue, antiemorragici (tipo Tranex),  antidolorifici, medicinali per il primo soccorso, farmaci per la chirurgia, garze, bendaggi, siringhe.

Altro:

Pannolini per bambini di varie misure, pannoloni per adulti e anziani, assorbenti intimi, salviette umide, sapone, shampoo, Dentifricio, spazzolini.

In linea con le indicazioni date dalla Caritas nazionale, anche la nostra Caritas diocesana non farà raccolte di generi alimentari o di medicinali o altro, ma solo raccolta di fondi, e può essere utilizzato  il seguente IBAN CARITAS – DIOCESI DI CHIOGGIA          IT23 U087 2820 9010 0000 0034 828 causale EUROPA/UCRAINA.
In accordo con il vescovo, la Caritas diocesana si sta organizzando soprattutto per individuare le reali possibilità di accoglienza di profughi in collaborazione con le Prefetture.
Sentiamoci liberi di sostenere, secondo la propria sensibilità, quelle iniziative di aiuto e di sostegno di cui veniamo a conoscenza e che riteniamo sicure.

Le false suggestioni del male

La Genesi racconta la tentazione che determinò la caduta dei nostri progenitori, all’inizio dei vangeli abbiamo una storia di tentazione che annuncia la vittoria di Cristo, nuovo Adamo. Gesù esce vincitore laddove il primo Adamo aveva fallito. Queste pagine sono state scritte per noi, perché anche noi siamo continuamente sottoposti alla tentazione e alle sollecitazioni del male si può resistere (Gesù), ma anche cedere (Adamo). Gesù, all’inizio del tempo di Quaresima, ci viene proposto come modello da imitare e seguire. Spinto dallo Spirito nel deserto quaresimale, anche il cristiano – come Gesù – impara a vivere del pane della Parola e a smascherare gli idoli che lungo il cammino tentano di sedurlo.
Le tentazioni di Gesù: «l’avere, il potere, il successo», sono anche le nostre le tentazioni. È facile illudersi che i problemi della vita siano superabili con la sicurezza economica. È facile cadere nella tentazione di affidare la vita alla propria capacità organizzativa. È facile essere tentati dalla ricerca del successo, dal desiderio di farsi battere le mani, di suscitare interesse e attenzione. Tutte queste cose hanno certamente un senso e una precisa utilità, ma sono anche un’arma a doppio taglio, cioè possono essere «strumenti» o, al contrario, diventare «idoli». Contro la tentazione dell’«avere», Gesù ci dona la sua parola di vita; contro la tentazione del «potere», Gesù ci ricorda che unico e solo Signore è Dio, solo a lui l’uomo deve affidare la vita; contro la tentazione del «successo», Gesù si presenta come colui che salvato l’uomo con la semplicità della sua vita terrena: uomo fra gli uomini, fratello e amico di tutti.
Gesù, superando le tentazioni, si presenta modello di fedeltà alla parola di Dio e diventa per noi garanzia di vittoria, perché le sue scelte possono diventare le nostre scelte. Gesù non ci indica solo la strada da percorrere, ma ci sostiene nel cammino e nelle prove della vita. La Quaresima ci offre ancora una volta l’occasione di rinnovare e rendere più ferma e forte la scelta per Dio nella nostra vita di ogni giorno.


8^ Domenica del tempo ordinario

8^ Domenica del tempo ordinario

27 Febbraio 2022

UN CAMMINO  DI RESPONSABILITA’
E
COMUNIONE

In queste domeniche ascoltiamo con attenzione Gesù nostro maestro:
del suo insegnamento e della sua guida abbiamo bisogno.
Soprattutto quando portiamo la responsabilità di una famiglia, di un gruppo di lavoro, di una istituzione sociale, è il caso di tagliare ogni orgoglio e presunzione, guardando a chi ci guida con sapienza e responsabilità.
La Chiesa è un’esperienza di comunione, di partecipazione, di valorizzazione dei doni di ciascuno, senza disprezzo o esclusione.
Questo è anche il cammino proposto dal Sinodo.

Il cammino della Quaresima

 A livello Vicariale vengono proposte le

Stazioni Quaresimali

nei martedì 8 e 22 marzo e 5 aprile.
Il programma nel prossimo foglietto parrocchiale

Sinodo 2021 – 2023   Camminiamo insieme     

Martedì 1° marzo
In canonica s’incontra un gruppo di lavoro vicariale.

La prossima settimana
gruppi di lavoro a livello parrocchiale
.

Questa domenica
il nostro Vescovo

Giampaolo Dianin

visita la nostra Parrocchia
celebrando la

S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.

Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.

Inizia il tempo della Quaresima
2 marzo
Mercoledì delle Ceneri

 Ore 18,00
Celebrazione per tutta la Comunità

L’albero si conosce dai frutti

Nella terza parte del «discorso della pianura» l’evangelista Luca raccoglie alcuni paragoni di Gesù che illustrano il tema della nuova legge e del vero discepolo.
Può forse un cieco guidare un altro cieco? Coloro che hanno il compito di guidare i fratelli devono lasciarsi guidare da Gesù e dalla sua parola, non devono fidarsi delle proprie certezze e sicurezze. Incorrono nel pericolo di divenire guide cieche tutti coloro che pensano di essere maestri che superano «il Maestro». Nessuno è al di sopra di Gesù, il compito del discepolo è quello di ripetere fedelmente le parole di Gesù. Il valore della parola dell’apostolo e del discepolo non sta nelle sue capacità e abilità personali, ma nella sua fedeltà alla parola di Gesù.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? Gesù ha invitato i discepoli alla correzione fraterna, ma si può incorrere in alcuni pericoli: quello di usare due pesi e due misure, una per sé e una per gli altri; quello di essere nei confronti degli altri più rigidi e puntigliosi che nei confronti di sé stessi. In entrambi i casi si tratta di ipocrisia. Il messaggio dell’immagine è che bisogna cominciare criticare prima di tutto sé stessi. È nella critica di sé che si trova la giusta misura su cui regolare la critica verso gli altri.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. L’uomo viene giudicato in base a quello che fa, se si vuole essere credibili ci deve essere coerenza tra parole e azioni. Si sarà giudicati non in base alle buone intenzioni, ma in base ai fatti. Il paragone ha anche un’altra direzione: è dall’interno dell’uomo che provengono le azioni buone e cattive. Nel mondo semita è dal cuore che nascono i pensieri, gli atteggiamenti e le azioni. Ciò che c’è nel cuore di un uomo appare e si manifesta nei suoi atti. Il criterio per discernere il vero discepolo è la sua vita, il suo comportamento, così come il criterio per discernere la natura buona o cattiva di un albero è il frutto che produce.

d.G.

APPELLO

“Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente in tutto il mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra, il padre di tutti e non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, (mettendo a rischio) la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale. E ora vorrei appellarmi a tutti credenti e non credenti: Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la penitenza e il digiuno. Invito tutti a fare il 2 marzo mercoledì delle ceneri una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace – ha concluso – preservi il modo dalla follia della guerra”.

Francesco


7^ Domenica del tempo ordinario

7^ Domenica del tempo ordinario

20 Febbraio 2022

UNA LOGICA DIVERSA

Gesù propone una logica diversa, una misura diversa nei rapporti tra persone.
Egli contraddice l’istinto e l’orgoglio che ci inclinano all’indifferenza e alla vendetta.
Alla fine, che cos’è più umano, il Vangelo o la logica mondana?
Gesù cammina con noi, e ci sostiene con l’esempio di uno che ha realizzato tutto il bene possibile, e soprattutto con la sua grazia, che arriva al nostro cuore attraverso i sacramenti, la parola di Dio, la guida di persone autorevoli, la testimonianza dei fratelli.
Abbiamo tutti bisogno del supplemento di umanità che nasce dal Vangelo.

Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Domenica 27 febbraio

il nostro Vescovo

Giampaolo Dianin

visita la nostra Parrocchia
celebrando la

S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.

Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.

Consiglio Pastorale
Parrocchiale

si incontra
martedì 22 febbraio alle ore 21
in Canonica.

*****

Consiglio Pastorale
Vicariale 

si incontra
mercoledì 23 febbraio
alle ore 20,45 a San Giusto.

*****

Festa della Madonna
della Carità – Loreo 

Venerdì 25 febbraio
ore 16 S. Messa solenne
presieduta dal Vescovo.

Siate misericordiosi

Il vangelo offre una serie di indicazioni che aiutano a capire cosa significa vivere secondo il vangelo.
Gesù chiede di amare gli amici, ma anche i nemici. Si tratta di un amore che deve essere concreto, operoso, autentico. Un amore così sincero da spingerci a pregare Dio anche per i nemici, lasciando che sia lui a cambiare il loro cuore. Questo amore sfocia nella regola d’oro: Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Per entrare nel regno di Dio non basta non fare il male, bisogna fare il bene, occorre essere capaci di amore e solidarietà verso tutti. Gesù esorta a fare il bene per il gusto di fare il bene, non per avere qualcosa in contraccambio, né per accrescere i propri meriti davanti a Dio, e neanche per considerarsi migliori degli altri. Quanto più l’amore è disinteressato, tanto più è autentico, perché diviene segno che siamo «figli dell’Altissimo», di colui che è buono verso tutti e che vuole il bene di tutti.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Figli di un Padre buono verso tutti non possiamo non essere misericordiosi verso gli altri. Gesù spiega in cosa consista la misericordia: significa non giudicare gli altri, dare fiducia a chi ha sbagliato puntando sulle sue possibilità di cambiamento, perdonare sempre, essere disponibili e comprensivi sapendo che con la misura con la quale misuriamo saremo a nostra volta misurati. Questo stile di vita aiuta a guardare il prossimo con occhi nuovi. Non giudicando e non condannando gli altri, impariamo a guardare di più a noi stessi, riconoscendo le nostre colpe e accogliendo dal Signore il perdono che purifica e rinnova la nostra vita.
Gesù, che per primo ha vissuto tutto questo, ci aiuti a metterlo in pratica. Chiediamogli la forza che ci renda capaci di rispondere al male con gesti di bontà, di parlare bene anche di chi parla male di noi spezzando il circolo vizioso della vendetta e avviando invece il circolo virtuoso del perdono e della riconciliazione. Diventeremo così costruttori di un mondo nuovo, sempre più simile a una vera famiglia unita nell’amore.

d.G.

Sinodo 2021 – 2023

Camminiamo insieme

Per una Chiesa sinodale

  • comunione
  • partecipazione
  • missione

 

Chi ha convocato il Sinodo?

Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa.
Cioè ognuno di noi, in Sinodo.
“Sinodo” significa “camminare insieme”:
syn (insieme) + odòs (cammino).

 

Perché un Sinodo?

Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).

 

A chi è rivolto?

Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori),
sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.

Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come  ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone.

Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le Diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale, e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.


6^ Domenica del tempo ordinario

6^ Domenica del tempo ordinario

13 Febbraio 2022

LE  STRADE  DELLA  VITA

Le strade facili, che poi facili non sono: la ricchezza, l’avere tutto e subito, la vita superficiale e senza impegno.
Risultato? Inquietudine e vuoto, tristezza e limite.
C’è anche l’esperienza della malattia, nostra o dei familiari che scombina la vita e la sconforta.
Gesù indica la vera via. ‘Beato l’uomo che confida nel Signore’.
Questo permette di vivere tutto, anche le sofferenze e le fatiche, con la fortezza e la speranza che il Signore dona.
Cristo risorto è vivo e presente, e ci accompagna nell’amicizia della Chiesa e nella testimonianza e nella guida di tante persone.

Apostolato della preghiera
Domenica 20, alle ore 10,30
viene celebrata la S.Messa
per i defunti e per gli
Iscritti all’Apostolato della Preghiera.

Domenica 27 febbraio

il nostro Vescovo

Giampaolo Dianin

visita la nostra Parrocchia
celebrando la

S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.

Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.

Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Beati voi poveri

Gesù proclama beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati a motivo della fede. Sono «beati» perché Gesù promette loro la sua vicinanza e il suo sostegno, l’appartenenza al popolo dei salvati, nel quale Dio si rende presente attraverso tanti fratelli e sorelle disponibili e sensibili nei loro confronti. L’evangelista Luca, accanto alle «beatitudini», pone anche una serie di «guai» che rivolge a ricchi e sazi, a coloro che brigano per farsi battere le mani dalla gente. Gesù non scaglia contro i ricchi una maledizione, ma li mette in guardia. Fa’ loro capire la provvisorietà delle cose di questo mondo. Quando il vangelo parla del pericolo della ricchezza fa riferimento all’abbondanza sfacciata, ai grandi capitali, agli ingordi che accumulano possesso a possesso, terreno a terreno. Il regno di Dio è anche per i ricchi, purché sappiano confidare nell’unica vera ricchezza che è il Signore.
Gesù rivolge anche a noi il suo messaggio di consolazione. Ci invita a rivolgerci a lui con fiducia, ad accogliere la sua Parola come messaggio di speranza, a lasciarci rinnovare dalla sua misericordia e dal suo perdono. Gesù ci chiede di essere segni e strumenti della sua gioia e della sua consolazione; ci ricorda che il regno di Dio è già in mezzo a noi e si diffonde anche con la nostra collaborazione, con il nostro impegno quotidiano, con la nostra testimonianza di fede e vita cristiana. Per questo, ci chiede di essere attenti alle tante realtà di povertà e sofferenza presenti nel mondo, per saperle vedere e cercare di risolverle.
Per noi valgono anche i «guai», ossia l’invito di Gesù a non cercare la nostra consolazione nei beni terreni. Le cose di questo mondo non sono la vita, ma servono alla vita; siamo chiamati a viverle, ma da esse nessuno riceverà mai la «Vita». In questo senso, Gesù ci invita a imitare la folla che lo seguiva: gente semplice, spesso povera, che sapeva vedere in lui la vera ricchezza; gente affamata, ma che a lui chiedeva anzitutto il pane della sua Parola; gente sofferente nel corpo ma che, nonostante questo, non perdeva la fede nel Signore e a lui chiedeva anzitutto la salvezza dello spirito. Il Signore ci invita a essere vigilanti, a verificare continuamente la nostra adesione a lui e la nostra fedeltà alla sua Parola. Perché, come ci ha detto il profeta Geremia, È maledetto l’uomo che confida nell’uomo, […] ma è benedetto l’uomo che confida nel Signore!

d.G

Sinodo 2021 - 2023

Camminiamo insieme

Per una Chiesa sinodale

  • comunione
  • partecipazione
  • missione

 

Chi ha convocato il Sinodo?

Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa.
Cioè ognuno di noi, in Sinodo.
“Sinodo” significa “camminare insieme”:
syn (insieme) + odòs (cammino).

 

Perché un Sinodo?

Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).

 

A chi è rivolto?

Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori),
sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.

Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come  ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone.

Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le Diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale, e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.


5^ Domenica del tempo ordinario

5^ Domenica del tempo ordinario

6 Febbraio 2022

44^ GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

Messa vespertina della domenica
e adorazione eucaristica
Riprende da questa domenica.

______

Venerdì 11 febbraio

XXX^ Giornata mondiale
del malato

“Siate misericordiosi,
come il Padre vostro
è misericordioso”

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Catechismo dei ragazzi

Sabato 12 Febbraio,
a Dio piacendo,
riprendiamo regolarmente
il catechismo, alle ore 14,30
presso le opere parrocchiali.

______

Oggi, giornata della vita

Le catechiste hanno preparato
delle confezioni di fiori.
Il ricavato va in beneficenza.

Custodire ogni vita

Nel mare della vita, il Signore naviga con noi.
Egli rilancia il nostro coraggio e la nostra opera, senza che restiamo sommersi dalla fatica, dalla delusione per la solitudine e la mancanza di risultati, dalla nostra stessa indegnità o insufficienza, dalla cattiveria del mondo.
Gesù ci chiama alla grande impresa della vita, orientandoci verso di Lui e mostrandoci i passi da fare.
Con Gesù possiamo ogni giorno prendere il largo e riprendere l’opera che ci è stata affidata:
in famiglia, nel lavoro, nella società, nella vita.
Guardandoci attorno, riconosciamo tanti fratelli che camminano con noi.

Un rendiconto serve per aiutarci a fare il punto della situazione, per formulare un giudizio sullo stato di fatto e per indicarci una direzione sulla quale muoverci.
La pandemia di questi anni ci ha dato uno scossone non indifferente: ha alimentato la paura, ha reso più precari i rapporti, ha fatto cadere chi si reggeva su deboli supporti.
L’abbiamo toccato con mano in tante famiglie, nel mondo del lavoro, nei bambini.
Le nostre parrocchie sembrano improvvisamente aver perso il mordente della fede, della speranza e della carità: i numeri si dono assottigliati, alcune categorie di persone sono sparite e… potremo continuare in un’analisi ancora più impietosa.
Ma il cuore della nostra esperienza non è qui!
La Chiesa e il mondo hanno conosciuto momenti e situazioni molto più difficili di questi, eppure la ripresa è spuntata sempre come un bel giorno.
Quando Gesù diventa per noi una Presenza viva da guardare e da seguire, quando la carità e la solidarietà hanno il volto dei santi o dei semplici fedeli, quando il popolo riprende a camminare assieme ai propri pastori, quando il dono di ciascuno è messo a servizio di tutti, rinasce il popolo cristiano, e i problemi diventano l’occasione di maturazione e di crescita. Noi stiamo vivendo questo momento, difficile ed esaltante!!
Con gioia e con coraggio vogliamo intraprendere il nostro cammino.
Nello sfondo dei numeri che vedete riportati in questo foglietto parrocchiale, cercate di intravedere  il compito e la speranza che ognuno è chiamato ad avere.

d.A.

RENDICONTO ANAGRAFICO

Battesimi           2021  –  14         2020  –  07            2019  –  11

Matrimoni          2021  –  6           2020  –   0             2019  –  2

Morti                  2021   – 47         2020  – 45             2019  – 45

RENDICONTO ECONOMICO ANNUALE 2021 – San BARTOLOMEO Ap

Entrate

Offerte in Chiesa Domeniche e Feste   11.626,56 €
Offerte in Chiesa nei giorni feriali compresi funerali e matrimoni   7.290,15 €
Offerte giornata mondiale delle Missioni  477,90 €
Entrate da candele votive   4.135,65 €
Offerte occasionali (Funerali, matrimoni e battesimi)   3.950,00 €
Contributi ricevuti per l’uso della sala Opere Parrocchiali   520,00 €
Ricavato per buste (Natale e Pasqua) e mercatino   4.109,30 €
Proventi vari   165,00 €
Donazioni   2.540,00 €
Totale entrate   34.814,56 €

Uscite
Spese di culto (libri liturgici-vino-ostie-fiori-foglietti liturgia ecc)   712,00 €
Spese di cancelleria  + gestione macchine ufficio-fotocopiatore   1.439,53 €
Acquisto candele votive   1.707,75 €
Stampa cattolica (nuova scintilla-famiglia cristiana ecc)   2.359,18 €
Spese gestione opere parrocchiali (ascensore-manutenzioni varie)   1.857,90 €
Assicurazioni   4.860,00 €
Imposte: IMU – Consorzio di bonifica – asporto rifiuti – spese bancarie   7.574,91 €
Spese varie   892,02 €
Telefono   1.080,48 €
Energia elettrica   4.313,92 €
Riscaldamento   5.340,13 €
Acqua   790,97 €
Contributo spese – Servizi vari – Ancelle parrocchiali   8.400,00 €
Totale uscite   41.328,79 €

Cassa/banca anno precedente   10.915,29 €
Entrate anno 2021   34.814,56 €
Uscite anno corrente    41.328,79 €
Saldo cassa/banca al 31/12/2021   4.401,06 €

RENDICONTO ECONOMICO ANNUALE 2021 – Ca’ Cappellino

Entrate
Offerte in Chiesa Domeniche e Feste   1.601,50 €
Affitti   1.550,00 €
Totale entrate   3.151,50 €

Uscite
Imposte e tasse compreso IMU e Consorzio di Bonifica   2.979,47 €
Riscaldamento   1.561,60 €
Energia elettrica   338,08 €
Assicurazioni   490,43 €
Totale uscite   5.369,58 €

Disavanzo coperto con depositi Cassa/banca anno precedente   2.218,08 €

Sulla tua parola getterò le reti

L’invito di Gesù a Simone e ai suoi compagni dopo una notte di pesca andata a vuoto: Prendi il largo e gettate le reti per la pesca, è un invito a riconoscere che non sempre i pensieri di Dio coincidono con i nostri; è un invito a rischiare, sapendo che la fede è una prova, un rischio che vale la pena di essere affrontato. Simon Pietro accetta di correre il rischio: Maestro… sulla tua parola getterò le reti. E subito l’evangelista ne descrive le conseguenze: Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Gesù non delude chi si affida a lui.
Gesù ha compiuto questo gesto per mostrare a Simone la sua vera identità, per infondergli sicurezza e coraggio, al fine di affrontare la missione a cui lo voleva chiamare. L’incontro con Gesù, infatti, non può lasciare indifferenti. Pietro si rende conto che colui che ha di fronte a sé è il Signore e riconosce tutta la sua miseria: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore! Gesù gli risponde: Non temere… Cioè: non avere paura, non spaventarti per ciò che ti voglio chiedere. Io ti scelgo così come sei. Il discepolo di Cristo non deve confidare sulle proprie forze, magari esaltandosi per le proprie doti e lasciandosi deprimere per i propri difetti. Il segreto di chi segue Gesù consiste nell’affidarsi a Lui e alla sua grazia, disponibili a lasciarsi rinnovare attraverso la potenza della sua Parola.
L’esperienza di Pietro e dei suoi compagni vale anche per noi. Anche noi siamo chiamati a riporre la nostra fiducia in Gesù, dicendo il nostro sì alla sua parola e alla sua persona: Sulla tua parola getterò le reti. Siamo chiamati a fargli posto nella vita affinché, attraverso le nostre parole e azioni, egli possa continuare ad annunciare la sua Parola all’uomo di oggi. Siamo chiamati ad avere il coraggio di fare scelte nuove come segno della forza di rinnovamento che il Vangelo porta in sé. Siamo chiamati a lasciarci mettere in discussione dalla Parola cosicché diventi motivo di continua revisione di vita. In questo modo potremo essere anche noi «pescatori di uomini», discepoli che crescono alla scuola del Signore; discepoli che ascoltano e mettono in pratica la Parola, anche quando risulta impegnativa; discepoli che collaborano con il Signore per la salvezza di ogni uomo.

d.G.


4^ Domenica del tempo ordinario

4^ Domenica del tempo ordinario

30 Gennaio 2022

UNA VITA CHE SI RINNOVA

Hanno lì Gesù e lo respingono perché non agisce secondo la loro misura.
Anche noi abbiamo qui Gesù, e desideriamo domandargli umilmente di riconoscerlo vivo e vicino.
Egli è Dio tra noi, condivide i nostri bisogni ma non si piega ai nostri capricci.
Accogliamolo attraverso i segni – fatti e persone – nei quali Egli ci accompagna e ci sostiene.
Oggi il segno è il nuovo vescovo che accogliamo.
Domandiamo che si rinnovi la nostra fede in Gesù vivo nella Chiesa e nei suoi pastori.
Domandiamo di vivere la carità evangelica.

L’angolo dell’amministrazione

Sul Foglietto Parrocchiale della prossima settimana daremo il resoconto  anagrafico, economico e spirituale della nostra Unità Pastorale.

Anticipiamo la lettura della situazione economica riferita al solo mese di dicembre.

* Entrate € 4.730,00
Mercatino di Natale e lotteria € 1.800,00;
offerte alla Chiesa – buste € 2.930,00.

* Uscite € 7.433,35
IMU € 2.491,00;
Stampa € 1.025,00;
Assicurazioni € 2.149,00;
Energia Elettrica € 365,51;
Gas € 1.402,84).

Il nuovo Vescovo fa l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022
alle ore 16,00

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Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30

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Lunedì 31 gennaio
San Giovanni Bosco
 Ore 18,30 S. Messa a Scalon

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Mercoledì 2 febbraio
Presentazione del Signore
Candelora
Alle ore 18,00 celebrazione della S. Messa
preceduta dalla benedizione delle candele
e dalla processione all’interno della Chiesa.
Sono invitati tutti ragazzi
del catechismo con i loro genitori.

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Giovedì 3 febbraio ore 20,30
presso le Clarisse
Adorazione eucaristica
con intenzione vocazionale

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Domenica 6 febbraio
44° Giornata della vita
Riprende l’adorazione eucaristica
alle ore 17,00

Non è costui il figlio di Giuseppe

Gesù nella sinagoga di Nazareth aveva applicato a sé stesso le parole di Isaia e si era presentato come colui che Dio ha mandato per portare ai poveri un messaggio di liberazione e salvezza. La reazione dei compaesani di Gesù passa dall’iniziale entusiasmo al tentativo di ucciderlo. Inizialmente, la gente accoglie con gioia le parole di Gesù, riconosce in esse parole consolanti che annunciano la bontà e misericordia di Dio. La gioia, però, si trasforma presto in incertezza di fronte alla sua pretesa di essere il Messia: Non è costui il figlio di Giuseppe? Cioè: Non è uno di noi? Non è un uomo come tanti altri? Come può allora dire di essere il Messia, l’inviato di Dio? Le parole non bastano, vogliono prove concrete e decisive.
Di qui la richiesta: Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria! Potrebbe sembrare una richiesta legittima, ma Gesù si rifiuta di compiere miracoli perché capisce che in loro non c’è fede vera e sincera. Gesù li rimprovera per la loro incredulità e ricorda che nessun profeta è bene accetto in patria, portando come dimostrazione i profeti Elia ed Eliseo che, rifiutati dal popolo ebraico, hanno portato la salvezza di Dio a persone straniere: la vedova di Sarepta di Sidone e Naaman il siro. Infuriati, gli abitanti di Nazareth vogliono ucciderlo, e Gesù deve andarsene.
Dio non si impone a nessuno, bussa alla porta del cuore e chiede di entrare; l’uomo è libero di accoglierlo o rifiutarlo. La scelta è di un attimo, un «attimo» che può decidere molte cose. Non dobbiamo tentennare, ma muovere con coraggio i nostri passi incontro a Cristo. Il momento nel quale lo incontreremo sarà il grande momento della nostra vita, un momento in grado di dare valore infinito alla nostra vita. La salvezza, che Dio offre nella persona di Gesù, è un dono che va oltre i meriti dell’uomo e lo rinnova profondamente. Questo dono lo si può accogliere in modo autentico e fruttuoso solo se ci si riconosce bisognosi di Dio e della sua parola. Gesù ci chiede di riconoscerci «poveri in spirito», cioè persone che sanno di aver bisogno degli altri e anzitutto dell’Altro, perché «senza di lui non possiamo fare nulla» (cfr. Gv 15,5).

d.G.

Benvenuto Vescovo Giampaolo

Questa domenica
alle ore 16,00

in Cattedrale a Chioggia

S.Messa di ingresso in Diocesi


3^ Domenica del tempo ordinario

3^ Domenica del tempo ordinario

23 Gennaio 2022

Domenica della Parola di Dio

Formidabile l’inizio del Vangelo di Luca, che dobbiamo ringraziare per la sua attenta documentazione.
Bellissimo l’inizio del ministero di Gesù  nella sinagoga di Nazaret, dove si fa riconoscere per colui che compie la promessa di salvezza.
Gesù è presente e ci parla nella assemblea eucaristica e si comunica a noi.
Abbiamo un punto a cui guardare e al quale affidarci, per rinnovare la fede e insieme un retto giudizio sulle cose del mondo.
Siamo lieti, come gli ebrei che esultano per aver ritrovato il libro della Parola dopo l’esilio.
Il Maestro, il Salvatore, la Parola viva è con noi, ci accompagna e ammaestra.

Presso il monastero  delle Clarisse
23 gennaio 2022
domenica della Parola di Dio

ore   7,30   S. Messa con intronizzazione della Parola
ore   9,15   Ufficio delle Letture
ore 17,30   Celebrazione della Parola ascoltando alcuni brani del Vangelo secondo Luca
ore 18,15   Secondi Vespri

La Diocesi di Chioggia saluta
Mons. Adriano Tessarollo
domenica 23 gennaio 2022
nella Cattedrale di Chioggia

°°°°°°°°°°

Il nuovo Vescovo farà l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022.

 

°°°°°°°°°°

 

Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30

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Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Oggi si è compiuta questa Scrittura

Il vangelo presenta due brani: il prologo (1,1-4) e l’inizio dell’attività pubblica di Gesù nella sinagoga di Nazareth (4,14-21). Nel prologo al vangelo Luca precisa argomento, fonti, metodo e scopo del suo lavoro. L’«argomento» sono i fatti che riguardano la vicenda di Gesù di Nazareth; le «fonti» sono la tradizione e i vari tentativi di stesura scritta; il «metodo» è quello dello storico che, oltre a documentarsi con indagini accurate, espone in modo chiaro il frutto delle sue ricerche; lo «scopo» si ricava dalla dedica: Teofilo deve riconoscere la solidità dell’insegnamento che ha ricevuto.
Nel secondo brano, Gesù si presenta come colui che compie le Scritture: Oggi si è compiuta questa Scrittura. La salvezza non è più una promessa rinviata a un futuro lontano, ma una realtà, un fatto concreto che si adempie oggi «nelle orecchie di chi ascolta». Il brano di Isaia che Gesù legge non è più una speranza che orienta l’ascoltatore a un futuro migliore e/o lo dispone all’attesa del tempo messianico quando tutto si realizzerà, sulla bocca di Gesù si trasforma nella salvezza che Dio offre «oggi» a tutti. La salvezza annunciata nelle pagine del vangelo non è un insieme di belle parole, ma «un fatto» concreto.
La parola di Gesù però diviene fonte di salvezza solo se la si accoglie con fede, se la si mette in pratica con coerenza. Un proverbio dice: «tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare», ebbene ogni cristiano è chiamato a colmare questa distanza, a darsi da fare per arrivare all’equazione tra parola e vita. La parola di Gesù non va dimenticata quando si varca in uscita la porta della chiesa, ma è, e deve essere, lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino (Sal 119,105), deve essere meditata e custodita nel cuore. La Parola di Dio deve diventare sorgente di rinnovamento per il mondo in cui viviamo. Bisogna imparare a confrontarsi con la Parola e lasciarsi guidare e contestare da essa. Solo allora Dio diviene la nostra guida, e solo allora siamo davvero in stato di vera conversione.

d.G.

 

Il passaggio da un vescovo all’altro, che senso ha, quale valore comunica? La Diocesi di Chioggia ha una lunga storia, percorsa da 80 vescovi. Ora, dopo il commiato del vescovo Adriano, segue l’accoglienza del vescovo Giampaolo. Nelle vicende del tempo, il vescovo accompagna un popolo che vive e lavora, sul mare, in laguna, nei fiumi, nei campi, tra guerre e alluvioni, carestie e pestilenze, imprese e sviluppo, santità e peccato, dedizione ed egoismo. Il vescovo costituisce il punto di convergenza di un popolo, l’attracco della fede di ciascuno, la strada da percorrere per risalire alla sorgente del Mistero che ci salva. Siamo di Gesù Cristo perché apparteniamo alla chiesa, con i Sacramenti che fanno vivere e la Parola che illumina. Cristo è un avvenimento presente non per una nostra immaginazione, ma per un fatto che sale lungo la storia e scende dal cielo con la grazia dello Spirito Santo…

 (dall’editoriale di Nuova Scintilla)


2^ Domenica del tempo ordinario

2^ Domenica del tempo ordinario

16 Gennaio 2022

LO SPOSO CHE CI AMA

Non abitiamo una terra abbandonata e devastata, ma una terra chiamata Mia Gioia e Sposata.
Gesù alla festa di nozze è segno di questa benevolenza di Dio per noi.
E’ Lui lo sposo fedele che ci ama e accompagna.
Lo troviamo riflesso nei pastori che in Lui si identificano.
Come il nuovo vescovo di Chioggia, Giampaolo Dianin, che oggi viene consacrato, e che ha scelto come motto SICUT ET CHRISTUS DILEXIT ECCLESIAM: Come anche Cristo ha amato la Chiesa.
Accogliamo Cristo nelle nostre famiglie, nelle comunità, nella vita, nelle amicizie: Cristo, fattore di unità e missione.

  • Padri e madri oggi. Anche con l’adozione. pag. 4

  • I Santi della settimana. pag. 10

  • Perché avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica? pag. 11

Questa domenica 16 gennaio 2022
alle ore 16,30

nella Cattedrale di Padova riceve
l’ordinazione episcopale

Mons. Giampaolo Dianin

nuovo Vescovo di Chioggia
(diretta TV su Telechiara canale 14)

 

Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30

 

Dal 18 al 25 gennaio
Settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani

Nella Messa delle 18 ci uniamo
a questa grande intenzione
di preghiera che da più di 110 anni
tutta la Chiesa e le altre confessioni
cristiane presentano al Signore.

Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Qualsiasi cosa vi dica, fatela!

.

Gesù insieme a Maria e ai discepoli è invitato a una festa di nozze a Cana di Galilea. Nel corso della festa viene a mancare il vino. Di fronte a questa situazione incresciosa, Maria interviene ed espone la necessità a Gesù. La risposta di Gesù è sconcertante: «con quale diritto mi rivolgi questa richiesta?». Gesù motiva questa dura risposta affermando che non è ancora giunta la sua «ora». Maria, però, nella sua sensibilità materna ha capito che Gesù interverrà e, in forma discreta, facilita l’opera del figlio dicendo ai servi: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Queste parole di Maria esortano a porsi in ascolto della parola di Gesù.
La trasformazione dell’acqua in vino da parte di Gesù è un segno del passaggio dalla vecchia alla nuova alleanza. Le sei anfore di pietra sono simbolo della Torah (= della Legge): Gesù cambia il contenuto della Legge, dona all’uomo la rivelazione ultima e definitiva di Dio. Le anfore sono riempite fino all’orlo, cioè con Gesù la rivelazione raggiunge il suo culmine, non ci sarà più nulla da aggiungere. L’evangelista chiude l’episodio scrivendo: Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Le nozze di Cana sono il primo dei «segni» attraverso i quali Gesù manifesta la vera identità della sua persona e le intenzioni di Dio nei confronti dell’umanità. Su indicazione del Battista i discepoli si erano messi al seguito di Gesù, ma non avevano ancora compreso chi si nascondesse nella persona del loro nuovo maestro, solo adesso si afferma che essi «credettero in lui». Il «segno» dell’acqua mutata in vino, aiuta i discepoli a comprendere che Gesù è il Messia, lo Sposo messianico colui che dona la rivelazione piena e definitiva di Dio all’uomo.

d.G.

I gesti e i segni dell’ordinazione  episcopale

Il primo gesto che il candidato all’episcopato compie è quello di prendere pubblicamente gli impegni inerenti al ministero che andrà poi a svolgere come vescovo e pastore di una Chiesa diocesana.
In piedi, rivolto verso i tre vescovi consacranti, risponderà affermativamente a nove domande che gli verranno poste in un crescendo nell’intensità delle richieste.
Seguirà poi una seconda parte con la prostrazione a terra.
Dopo il canto delle litanie i vescovi presenti imporranno le mani sul capo dell’Ordinando.
Durante la preghiera di ordinazione viene tenuto aperto il libro dei Vangeli sul capo dell’Ordinando.
Quindi l’unzione del capo, con il sacro Crisma, del nuovo Vescovo,
la  consegna del Vangelo,
la consegna dell’anello,
l’imposizione della mitria,
infine la consegna del pastorale.


Battesimo del Signore

Battesimo del Signore

9 Gennaio 2022

La vita nuova del Battesimo

La festa del Battesimo di Gesù ci conduce a prendere coscienza del nostro Battesimo con il quale è iniziata la nostra storia di fede.
Inseriti in Cristo, facciamo parte del suo Corpo che è la Chiesa e veniamo introdotti a una vita nuova.
Un nuovo senso del vivere, un nuovo pensiero, una nuova considerazione per gli altri, per le circostanze che accadono, per il nostro destino finale.
Siamo figli amati e accompagnati dalla sua grazia, attesi nella sua casa.
Una vita ricca di presenza e di speranza.

L’ordinazione episcopale di
Mons. Giampaolo Dianin
avverrà domenica
16 gennaio 2022
nella Cattedrale di Padova.

La Diocesi di Chioggia saluta
Mons. Adriano Tessarollo
domenica 23 gennaio 2022
nella Cattedrale di Chioggia.

Il nuovo Vescovo farà l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022

Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi,
sarà celebrata in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30


Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Ringraziamo di cuore tutte
le Persone e le Attività che
si sono prestate per la buona
riuscita della
“lotteria della befana”
e per tutti i parrocchiani che hanno
colto l’occasione del Natale
per sostenere la propria parrocchia.

Rinati a vita nuova

La festa del battesimo di Gesù ci invita a riandare al nostro battesimo e agli impegni che ne derivano. Agli inizi del cristianesimo il battesimo veniva conferito solo agli adulti e dopo un lungo periodo di preparazione (catecumenato); non era visto come un rito o una cerimonia, ma come un nuovo stato di vita, un nuovo modo di condurre la vita di ogni giorno. Oggi purtroppo il Battesimo corre il rischio di essere ridotto a un atto formale che registra tra gli appartenenti alla religione cristiana. Il battesimo deve invece tornare a essere ciò che era nei primi secoli di vita della Chiesa: un nuovo modo di vivere e realizzare la propria vita, un impegnarsi a rendere Cristo modello della propria esistenza. Vivere il Battesimo significa sentirsi apostoli e collaboratori di Dio per la salvezza dei fratelli, persone che gridano la propria fede con la testimonianza della parola e della vita. Nel battesimo anche a noi Dio dice: Tu sei mio figlio, io ti ho scelto. Dio, nella sua bontà, ci sceglie per essere suoi figli, e questa scelta è allo stesso tempo un atto di fiducia e una responsabilità.
A noi è affidato l’impegno di riscoprire ogni giorno la nostra condizione di battezzati e il dono dello Spirito che abbiamo ricevuto all’inizio della nostra vita cristiana. Con questo dono, è possibile affrontare con fiducia le difficoltà della vita; è possibile combattere il male e il peccato che ci separano da Dio e dal prossimo; è possibile camminare sulla via del bene, nell’ob­bedienza al Padre e alla sua Parola di verità. Lo Spirito è il segno che il Signore è il «Dio con noi», colui che dà significato al nostro impegno, anche e soprattutto quando ci sembra di essere soli e smarriti, quando ci sembra di essere insignificanti come una goccia d’acqua che si perde nell’oceano. Ma, come amava dire Madre Teresa di Calcutta, se quella goccia d’acqua non ci fosse, all’oceano mancherebbe qualcosa.
L’evangelista Luca, nella presentazione del Battesimo di Gesù, si sofferma su un particolare: lo Spirito scende su Gesù mentre sta pregando. Anche a Pentecoste avvenne la stessa cosa: mentre la giovane Chiesa era riunita in preghiera, lo Spirito scese su di essa. Anche oggi la preghiera continua a essere lo spazio privilegiato del dono dello Spirito che dona la forza di vivere e testimoniare il proprio battesimo.

d.G.


Ecco il Natale

Ecco il Natale

25 dicembre 2021

Ecco, è Natale. E’ esploso nelle luci delle strade e nelle vetrine dei negozi; s’è acceso nel desiderio di buona salute e di libertà.
L’abbiamo atteso in un filo di ansiosa speranza che ci ha condotto a questo giorno, il giorno di Natale.

Ma lui, il Natale, cos’è? L’annuncio misterioso che sorprende una ragazza di Nazaret e sconvolge la vita del promesso sposo Giuseppe; germoglia nel grembo della giovane sposa, e nasce nella periferia di Betlemme. Un avvenimento che tocca la vita di chi lo incontra come maestro, medico, amico, e lo riconosce come Figlio di Dio.
Una Presenza che attraversa la storia, e arriva fino ad oggi, raggiunge me, te e tante persone con noi.

Non viviamo solo dei riflessi della sua luce, non respiriamo appena la dolcezza dell’aria natalizia, non ci riscalda soltanto l’emozione di un buon sentimento. “In manibus nostris sunt codices, in oculis nostris facta”, scrive Sant’Agostino: abbiamo in mano i libri dei Vangeli che raccontano, abbiamo negli occhi i fatti, il fatto della sua Presenza, della sua Persona.
Come Maria e Giuseppe, i pastori e i magi, gli apostoli e le donne, i santi e poveri, i peccatori e i malati, anche noi oggi lo incontriamo. Più che in un presepio vivente, Egli è un fatto che accade e tocca oggi la nostra vita. Diventa un Amico, un Amore, una Compagnia, nel volto di nostra madre e di nostro padre, nella comunità chiamata Chiesa, nella mano tesa del povero e nel sospiro dell’anziano.
Egli è qui, come il primo giorno, come il primo Natale.
Dentro gli avvenimenti della vita, Egli è l’Avvenimento che ci incontra e ci salva. Egli è il Natale, Natale è Gesù.

BUON NATALE!!!!

Ringraziamento

Ringrazio tutte le persone che, in un periodo di difficoltà come quello
che stiamo attraversando, collaborano in diversi modi
alle necessità della nostra Chiesa.

FESTE  del
Santo  NATALE
Venerdì 24 Dicembre
Vigilia di Natale

Ca’ Cappellino:
ore 21.00 S. Messa della Notte Santa
San Bartolomeo:
ore 23.30 Veglia di Natale
con Canti e Letture
ore 24.00 Santa Messa
della Notte di Natale

Sabato 25 dicembre
SANTO NATALE

San Bartolomeo ore 8.30; 10.30; 18.00
Mea ore 9.00  Ca’ Cappellino  ore 11.00

Domenica 26 dicembre
Santo Stefano

L’orario delle S.S. Messe è quello festivo

Venerdì 31 dicembre

San Bartolomeo ore 18.00
S. Messa di ringraziamento
con il canto del Te Deum

Sabato 1 gennaio 202
Maria SS.ma Madre di Dio

SS. Messe: San Bartolomeo
ore 10.30; 18.00 con il Veni Creator
Mea ore 9.00 – Ca’Cappellino ore 11.0

Giovedì 6 gennaio
Epifania del Signore

SS. Messe: San Bartolomeo
ore 8,30; 10,30; 18.00
Mea ore 9.00; Ca’ Cappellino ore 11.00