8^ Domenica del tempo ordinario
8^ Domenica del tempo ordinario
27 Febbraio 2022
UN CAMMINO DI RESPONSABILITA’
E COMUNIONE
In queste domeniche ascoltiamo con attenzione Gesù nostro maestro:
del suo insegnamento e della sua guida abbiamo bisogno.
Soprattutto quando portiamo la responsabilità di una famiglia, di un gruppo di lavoro, di una istituzione sociale, è il caso di tagliare ogni orgoglio e presunzione, guardando a chi ci guida con sapienza e responsabilità.
La Chiesa è un’esperienza di comunione, di partecipazione, di valorizzazione dei doni di ciascuno, senza disprezzo o esclusione.
Questo è anche il cammino proposto dal Sinodo.
Il cammino della Quaresima
A livello Vicariale vengono proposte le
Stazioni Quaresimali
nei martedì 8 e 22 marzo e 5 aprile.
Il programma nel prossimo foglietto parrocchiale
Sinodo 2021 – 2023 Camminiamo insieme
Martedì 1° marzo
In canonica s’incontra un gruppo di lavoro vicariale.
La prossima settimana
gruppi di lavoro a livello parrocchiale.
Questa domenica
il nostro Vescovo
Giampaolo Dianin
visita la nostra Parrocchia
celebrando la
S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.
Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.
Inizia il tempo della Quaresima
2 marzo
Mercoledì delle Ceneri
Ore 18,00
Celebrazione per tutta la Comunità
L’albero si conosce dai frutti
Nella terza parte del «discorso della pianura» l’evangelista Luca raccoglie alcuni paragoni di Gesù che illustrano il tema della nuova legge e del vero discepolo.
Può forse un cieco guidare un altro cieco? Coloro che hanno il compito di guidare i fratelli devono lasciarsi guidare da Gesù e dalla sua parola, non devono fidarsi delle proprie certezze e sicurezze. Incorrono nel pericolo di divenire guide cieche tutti coloro che pensano di essere maestri che superano «il Maestro». Nessuno è al di sopra di Gesù, il compito del discepolo è quello di ripetere fedelmente le parole di Gesù. Il valore della parola dell’apostolo e del discepolo non sta nelle sue capacità e abilità personali, ma nella sua fedeltà alla parola di Gesù.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? Gesù ha invitato i discepoli alla correzione fraterna, ma si può incorrere in alcuni pericoli: quello di usare due pesi e due misure, una per sé e una per gli altri; quello di essere nei confronti degli altri più rigidi e puntigliosi che nei confronti di sé stessi. In entrambi i casi si tratta di ipocrisia. Il messaggio dell’immagine è che bisogna cominciare criticare prima di tutto sé stessi. È nella critica di sé che si trova la giusta misura su cui regolare la critica verso gli altri.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. L’uomo viene giudicato in base a quello che fa, se si vuole essere credibili ci deve essere coerenza tra parole e azioni. Si sarà giudicati non in base alle buone intenzioni, ma in base ai fatti. Il paragone ha anche un’altra direzione: è dall’interno dell’uomo che provengono le azioni buone e cattive. Nel mondo semita è dal cuore che nascono i pensieri, gli atteggiamenti e le azioni. Ciò che c’è nel cuore di un uomo appare e si manifesta nei suoi atti. Il criterio per discernere il vero discepolo è la sua vita, il suo comportamento, così come il criterio per discernere la natura buona o cattiva di un albero è il frutto che produce.
d.G.
APPELLO
“Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente in tutto il mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra, il padre di tutti e non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, (mettendo a rischio) la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale. E ora vorrei appellarmi a tutti credenti e non credenti: Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la penitenza e il digiuno. Invito tutti a fare il 2 marzo mercoledì delle ceneri una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace – ha concluso – preservi il modo dalla follia della guerra”.
Francesco
7^ Domenica del tempo ordinario
7^ Domenica del tempo ordinario
20 Febbraio 2022
UNA LOGICA DIVERSA
Gesù propone una logica diversa, una misura diversa nei rapporti tra persone.
Egli contraddice l’istinto e l’orgoglio che ci inclinano all’indifferenza e alla vendetta.
Alla fine, che cos’è più umano, il Vangelo o la logica mondana?
Gesù cammina con noi, e ci sostiene con l’esempio di uno che ha realizzato tutto il bene possibile, e soprattutto con la sua grazia, che arriva al nostro cuore attraverso i sacramenti, la parola di Dio, la guida di persone autorevoli, la testimonianza dei fratelli.
Abbiamo tutti bisogno del supplemento di umanità che nasce dal Vangelo.
Percorsi di preparazione
al matrimonio:
Parrocchia di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.
Contarina – San Bartolomeo
Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e 6 aprile.
Domenica 27 febbraio
il nostro Vescovo
Giampaolo Dianin
visita la nostra Parrocchia
celebrando la
S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.
Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.
Consiglio Pastorale
Parrocchiale
si incontra
martedì 22 febbraio alle ore 21
in Canonica.
*****
Consiglio Pastorale
Vicariale
si incontra
mercoledì 23 febbraio
alle ore 20,45 a San Giusto.
*****
Festa della Madonna
della Carità – Loreo
Venerdì 25 febbraio
ore 16 S. Messa solenne
presieduta dal Vescovo.
Siate misericordiosi
Il vangelo offre una serie di indicazioni che aiutano a capire cosa significa vivere secondo il vangelo.
Gesù chiede di amare gli amici, ma anche i nemici. Si tratta di un amore che deve essere concreto, operoso, autentico. Un amore così sincero da spingerci a pregare Dio anche per i nemici, lasciando che sia lui a cambiare il loro cuore. Questo amore sfocia nella regola d’oro: Come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Per entrare nel regno di Dio non basta non fare il male, bisogna fare il bene, occorre essere capaci di amore e solidarietà verso tutti. Gesù esorta a fare il bene per il gusto di fare il bene, non per avere qualcosa in contraccambio, né per accrescere i propri meriti davanti a Dio, e neanche per considerarsi migliori degli altri. Quanto più l’amore è disinteressato, tanto più è autentico, perché diviene segno che siamo «figli dell’Altissimo», di colui che è buono verso tutti e che vuole il bene di tutti.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Figli di un Padre buono verso tutti non possiamo non essere misericordiosi verso gli altri. Gesù spiega in cosa consista la misericordia: significa non giudicare gli altri, dare fiducia a chi ha sbagliato puntando sulle sue possibilità di cambiamento, perdonare sempre, essere disponibili e comprensivi sapendo che con la misura con la quale misuriamo saremo a nostra volta misurati. Questo stile di vita aiuta a guardare il prossimo con occhi nuovi. Non giudicando e non condannando gli altri, impariamo a guardare di più a noi stessi, riconoscendo le nostre colpe e accogliendo dal Signore il perdono che purifica e rinnova la nostra vita.
Gesù, che per primo ha vissuto tutto questo, ci aiuti a metterlo in pratica. Chiediamogli la forza che ci renda capaci di rispondere al male con gesti di bontà, di parlare bene anche di chi parla male di noi spezzando il circolo vizioso della vendetta e avviando invece il circolo virtuoso del perdono e della riconciliazione. Diventeremo così costruttori di un mondo nuovo, sempre più simile a una vera famiglia unita nell’amore.
d.G.
Sinodo 2021 – 2023
Camminiamo insieme
Per una Chiesa sinodale
- comunione
- partecipazione
- missione
Chi ha convocato il Sinodo?
Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa.
Cioè ognuno di noi, in Sinodo.
“Sinodo” significa “camminare insieme”:
syn (insieme) + odòs (cammino).
Perché un Sinodo?
Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).
A chi è rivolto?
Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori),
sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.
Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone.
Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le Diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale, e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.
6^ Domenica del tempo ordinario
6^ Domenica del tempo ordinario
13 Febbraio 2022
LE STRADE DELLA VITA
Le strade facili, che poi facili non sono: la ricchezza, l’avere tutto e subito, la vita superficiale e senza impegno.
Risultato? Inquietudine e vuoto, tristezza e limite.
C’è anche l’esperienza della malattia, nostra o dei familiari che scombina la vita e la sconforta.
Gesù indica la vera via. ‘Beato l’uomo che confida nel Signore’.
Questo permette di vivere tutto, anche le sofferenze e le fatiche, con la fortezza e la speranza che il Signore dona.
Cristo risorto è vivo e presente, e ci accompagna nell’amicizia della Chiesa e nella testimonianza e nella guida di tante persone.
Apostolato della preghiera
Domenica 20, alle ore 10,30
viene celebrata la S.Messa
per i defunti e per gli
Iscritti all’Apostolato della Preghiera.
Domenica 27 febbraio
il nostro Vescovo
Giampaolo Dianin
visita la nostra Parrocchia
celebrando la
S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.
Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.
Percorsi di preparazione
al matrimonio:
Parrocchia di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.
Contarina – San Bartolomeo
Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e 6 aprile.
Beati voi poveri
Gesù proclama beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati a motivo della fede. Sono «beati» perché Gesù promette loro la sua vicinanza e il suo sostegno, l’appartenenza al popolo dei salvati, nel quale Dio si rende presente attraverso tanti fratelli e sorelle disponibili e sensibili nei loro confronti. L’evangelista Luca, accanto alle «beatitudini», pone anche una serie di «guai» che rivolge a ricchi e sazi, a coloro che brigano per farsi battere le mani dalla gente. Gesù non scaglia contro i ricchi una maledizione, ma li mette in guardia. Fa’ loro capire la provvisorietà delle cose di questo mondo. Quando il vangelo parla del pericolo della ricchezza fa riferimento all’abbondanza sfacciata, ai grandi capitali, agli ingordi che accumulano possesso a possesso, terreno a terreno. Il regno di Dio è anche per i ricchi, purché sappiano confidare nell’unica vera ricchezza che è il Signore.
Gesù rivolge anche a noi il suo messaggio di consolazione. Ci invita a rivolgerci a lui con fiducia, ad accogliere la sua Parola come messaggio di speranza, a lasciarci rinnovare dalla sua misericordia e dal suo perdono. Gesù ci chiede di essere segni e strumenti della sua gioia e della sua consolazione; ci ricorda che il regno di Dio è già in mezzo a noi e si diffonde anche con la nostra collaborazione, con il nostro impegno quotidiano, con la nostra testimonianza di fede e vita cristiana. Per questo, ci chiede di essere attenti alle tante realtà di povertà e sofferenza presenti nel mondo, per saperle vedere e cercare di risolverle.
Per noi valgono anche i «guai», ossia l’invito di Gesù a non cercare la nostra consolazione nei beni terreni. Le cose di questo mondo non sono la vita, ma servono alla vita; siamo chiamati a viverle, ma da esse nessuno riceverà mai la «Vita». In questo senso, Gesù ci invita a imitare la folla che lo seguiva: gente semplice, spesso povera, che sapeva vedere in lui la vera ricchezza; gente affamata, ma che a lui chiedeva anzitutto il pane della sua Parola; gente sofferente nel corpo ma che, nonostante questo, non perdeva la fede nel Signore e a lui chiedeva anzitutto la salvezza dello spirito. Il Signore ci invita a essere vigilanti, a verificare continuamente la nostra adesione a lui e la nostra fedeltà alla sua Parola. Perché, come ci ha detto il profeta Geremia, È maledetto l’uomo che confida nell’uomo, […] ma è benedetto l’uomo che confida nel Signore!
d.G
Sinodo 2021 - 2023
Camminiamo insieme
Per una Chiesa sinodale
- comunione
- partecipazione
- missione
Chi ha convocato il Sinodo?
Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa.
Cioè ognuno di noi, in Sinodo.
“Sinodo” significa “camminare insieme”:
syn (insieme) + odòs (cammino).
Perché un Sinodo?
Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).
A chi è rivolto?
Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori),
sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.
Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone.
Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le Diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale, e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.
5^ Domenica del tempo ordinario
5^ Domenica del tempo ordinario
6 Febbraio 2022
44^ GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
Messa vespertina della domenica
e adorazione eucaristica
Riprende da questa domenica.
Venerdì 11 febbraio
XXX^ Giornata mondiale
del malato
“Siate misericordiosi,
come il Padre vostro
è misericordioso”
______
Catechismo dei ragazzi
Sabato 12 Febbraio,
a Dio piacendo,
riprendiamo regolarmente
il catechismo, alle ore 14,30
presso le opere parrocchiali.
Oggi, giornata della vita
Le catechiste hanno preparato
delle confezioni di fiori.
Il ricavato va in beneficenza.
Custodire ogni vita
Nel mare della vita, il Signore naviga con noi.
Egli rilancia il nostro coraggio e la nostra opera, senza che restiamo sommersi dalla fatica, dalla delusione per la solitudine e la mancanza di risultati, dalla nostra stessa indegnità o insufficienza, dalla cattiveria del mondo.
Gesù ci chiama alla grande impresa della vita, orientandoci verso di Lui e mostrandoci i passi da fare.
Con Gesù possiamo ogni giorno prendere il largo e riprendere l’opera che ci è stata affidata:
in famiglia, nel lavoro, nella società, nella vita.
Guardandoci attorno, riconosciamo tanti fratelli che camminano con noi.
Un rendiconto serve per aiutarci a fare il punto della situazione, per formulare un giudizio sullo stato di fatto e per indicarci una direzione sulla quale muoverci.
La pandemia di questi anni ci ha dato uno scossone non indifferente: ha alimentato la paura, ha reso più precari i rapporti, ha fatto cadere chi si reggeva su deboli supporti.
L’abbiamo toccato con mano in tante famiglie, nel mondo del lavoro, nei bambini.
Le nostre parrocchie sembrano improvvisamente aver perso il mordente della fede, della speranza e della carità: i numeri si dono assottigliati, alcune categorie di persone sono sparite e… potremo continuare in un’analisi ancora più impietosa.
Ma il cuore della nostra esperienza non è qui!
La Chiesa e il mondo hanno conosciuto momenti e situazioni molto più difficili di questi, eppure la ripresa è spuntata sempre come un bel giorno.
Quando Gesù diventa per noi una Presenza viva da guardare e da seguire, quando la carità e la solidarietà hanno il volto dei santi o dei semplici fedeli, quando il popolo riprende a camminare assieme ai propri pastori, quando il dono di ciascuno è messo a servizio di tutti, rinasce il popolo cristiano, e i problemi diventano l’occasione di maturazione e di crescita. Noi stiamo vivendo questo momento, difficile ed esaltante!!
Con gioia e con coraggio vogliamo intraprendere il nostro cammino.
Nello sfondo dei numeri che vedete riportati in questo foglietto parrocchiale, cercate di intravedere il compito e la speranza che ognuno è chiamato ad avere.
d.A.
RENDICONTO ANAGRAFICO
Battesimi 2021 – 14 2020 – 07 2019 – 11
Matrimoni 2021 – 6 2020 – 0 2019 – 2
Morti 2021 – 47 2020 – 45 2019 – 45
RENDICONTO ECONOMICO ANNUALE 2021 – San BARTOLOMEO Ap
Entrate
Offerte in Chiesa Domeniche e Feste 11.626,56 €
Offerte in Chiesa nei giorni feriali compresi funerali e matrimoni 7.290,15 €
Offerte giornata mondiale delle Missioni 477,90 €
Entrate da candele votive 4.135,65 €
Offerte occasionali (Funerali, matrimoni e battesimi) 3.950,00 €
Contributi ricevuti per l’uso della sala Opere Parrocchiali 520,00 €
Ricavato per buste (Natale e Pasqua) e mercatino 4.109,30 €
Proventi vari 165,00 €
Donazioni 2.540,00 €
Totale entrate 34.814,56 €
Uscite
Spese di culto (libri liturgici-vino-ostie-fiori-foglietti liturgia ecc) 712,00 €
Spese di cancelleria + gestione macchine ufficio-fotocopiatore 1.439,53 €
Acquisto candele votive 1.707,75 €
Stampa cattolica (nuova scintilla-famiglia cristiana ecc) 2.359,18 €
Spese gestione opere parrocchiali (ascensore-manutenzioni varie) 1.857,90 €
Assicurazioni 4.860,00 €
Imposte: IMU – Consorzio di bonifica – asporto rifiuti – spese bancarie 7.574,91 €
Spese varie 892,02 €
Telefono 1.080,48 €
Energia elettrica 4.313,92 €
Riscaldamento 5.340,13 €
Acqua 790,97 €
Contributo spese – Servizi vari – Ancelle parrocchiali 8.400,00 €
Totale uscite 41.328,79 €
Cassa/banca anno precedente 10.915,29 €
Entrate anno 2021 34.814,56 €
Uscite anno corrente 41.328,79 €
Saldo cassa/banca al 31/12/2021 4.401,06 €
RENDICONTO ECONOMICO ANNUALE 2021 – Ca’ Cappellino
Entrate
Offerte in Chiesa Domeniche e Feste 1.601,50 €
Affitti 1.550,00 €
Totale entrate 3.151,50 €
Uscite
Imposte e tasse compreso IMU e Consorzio di Bonifica 2.979,47 €
Riscaldamento 1.561,60 €
Energia elettrica 338,08 €
Assicurazioni 490,43 €
Totale uscite 5.369,58 €
Disavanzo coperto con depositi Cassa/banca anno precedente 2.218,08 €
Sulla tua parola getterò le reti
L’invito di Gesù a Simone e ai suoi compagni dopo una notte di pesca andata a vuoto: Prendi il largo e gettate le reti per la pesca, è un invito a riconoscere che non sempre i pensieri di Dio coincidono con i nostri; è un invito a rischiare, sapendo che la fede è una prova, un rischio che vale la pena di essere affrontato. Simon Pietro accetta di correre il rischio: Maestro… sulla tua parola getterò le reti. E subito l’evangelista ne descrive le conseguenze: Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Gesù non delude chi si affida a lui.
Gesù ha compiuto questo gesto per mostrare a Simone la sua vera identità, per infondergli sicurezza e coraggio, al fine di affrontare la missione a cui lo voleva chiamare. L’incontro con Gesù, infatti, non può lasciare indifferenti. Pietro si rende conto che colui che ha di fronte a sé è il Signore e riconosce tutta la sua miseria: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore! Gesù gli risponde: Non temere… Cioè: non avere paura, non spaventarti per ciò che ti voglio chiedere. Io ti scelgo così come sei. Il discepolo di Cristo non deve confidare sulle proprie forze, magari esaltandosi per le proprie doti e lasciandosi deprimere per i propri difetti. Il segreto di chi segue Gesù consiste nell’affidarsi a Lui e alla sua grazia, disponibili a lasciarsi rinnovare attraverso la potenza della sua Parola.
L’esperienza di Pietro e dei suoi compagni vale anche per noi. Anche noi siamo chiamati a riporre la nostra fiducia in Gesù, dicendo il nostro sì alla sua parola e alla sua persona: Sulla tua parola getterò le reti. Siamo chiamati a fargli posto nella vita affinché, attraverso le nostre parole e azioni, egli possa continuare ad annunciare la sua Parola all’uomo di oggi. Siamo chiamati ad avere il coraggio di fare scelte nuove come segno della forza di rinnovamento che il Vangelo porta in sé. Siamo chiamati a lasciarci mettere in discussione dalla Parola cosicché diventi motivo di continua revisione di vita. In questo modo potremo essere anche noi «pescatori di uomini», discepoli che crescono alla scuola del Signore; discepoli che ascoltano e mettono in pratica la Parola, anche quando risulta impegnativa; discepoli che collaborano con il Signore per la salvezza di ogni uomo.
d.G.
4^ Domenica del tempo ordinario
4^ Domenica del tempo ordinario
30 Gennaio 2022
UNA VITA CHE SI RINNOVA
Hanno lì Gesù e lo respingono perché non agisce secondo la loro misura.
Anche noi abbiamo qui Gesù, e desideriamo domandargli umilmente di riconoscerlo vivo e vicino.
Egli è Dio tra noi, condivide i nostri bisogni ma non si piega ai nostri capricci.
Accogliamolo attraverso i segni – fatti e persone – nei quali Egli ci accompagna e ci sostiene.
Oggi il segno è il nuovo vescovo che accogliamo.
Domandiamo che si rinnovi la nostra fede in Gesù vivo nella Chiesa e nei suoi pastori.
Domandiamo di vivere la carità evangelica.
L’angolo dell’amministrazione
Sul Foglietto Parrocchiale della prossima settimana daremo il resoconto anagrafico, economico e spirituale della nostra Unità Pastorale.
Anticipiamo la lettura della situazione economica riferita al solo mese di dicembre.
* Entrate € 4.730,00
Mercatino di Natale e lotteria € 1.800,00;
offerte alla Chiesa – buste € 2.930,00.
* Uscite € 7.433,35
IMU € 2.491,00;
Stampa € 1.025,00;
Assicurazioni € 2.149,00;
Energia Elettrica € 365,51;
Gas € 1.402,84).
Il nuovo Vescovo fa l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022
alle ore 16,00
°°°°°
Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30
°°°°°
Lunedì 31 gennaio
San Giovanni Bosco
Ore 18,30 S. Messa a Scalon
°°°°°
Mercoledì 2 febbraio
Presentazione del Signore
Candelora
Alle ore 18,00 celebrazione della S. Messa
preceduta dalla benedizione delle candele
e dalla processione all’interno della Chiesa.
Sono invitati tutti ragazzi
del catechismo con i loro genitori.
°°°°°
Giovedì 3 febbraio ore 20,30
presso le Clarisse
Adorazione eucaristica
con intenzione vocazionale
°°°°°
Domenica 6 febbraio
44° Giornata della vita
Riprende l’adorazione eucaristica
alle ore 17,00
Non è costui il figlio di Giuseppe
Gesù nella sinagoga di Nazareth aveva applicato a sé stesso le parole di Isaia e si era presentato come colui che Dio ha mandato per portare ai poveri un messaggio di liberazione e salvezza. La reazione dei compaesani di Gesù passa dall’iniziale entusiasmo al tentativo di ucciderlo. Inizialmente, la gente accoglie con gioia le parole di Gesù, riconosce in esse parole consolanti che annunciano la bontà e misericordia di Dio. La gioia, però, si trasforma presto in incertezza di fronte alla sua pretesa di essere il Messia: Non è costui il figlio di Giuseppe? Cioè: Non è uno di noi? Non è un uomo come tanti altri? Come può allora dire di essere il Messia, l’inviato di Dio? Le parole non bastano, vogliono prove concrete e decisive.
Di qui la richiesta: Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria! Potrebbe sembrare una richiesta legittima, ma Gesù si rifiuta di compiere miracoli perché capisce che in loro non c’è fede vera e sincera. Gesù li rimprovera per la loro incredulità e ricorda che nessun profeta è bene accetto in patria, portando come dimostrazione i profeti Elia ed Eliseo che, rifiutati dal popolo ebraico, hanno portato la salvezza di Dio a persone straniere: la vedova di Sarepta di Sidone e Naaman il siro. Infuriati, gli abitanti di Nazareth vogliono ucciderlo, e Gesù deve andarsene.
Dio non si impone a nessuno, bussa alla porta del cuore e chiede di entrare; l’uomo è libero di accoglierlo o rifiutarlo. La scelta è di un attimo, un «attimo» che può decidere molte cose. Non dobbiamo tentennare, ma muovere con coraggio i nostri passi incontro a Cristo. Il momento nel quale lo incontreremo sarà il grande momento della nostra vita, un momento in grado di dare valore infinito alla nostra vita. La salvezza, che Dio offre nella persona di Gesù, è un dono che va oltre i meriti dell’uomo e lo rinnova profondamente. Questo dono lo si può accogliere in modo autentico e fruttuoso solo se ci si riconosce bisognosi di Dio e della sua parola. Gesù ci chiede di riconoscerci «poveri in spirito», cioè persone che sanno di aver bisogno degli altri e anzitutto dell’Altro, perché «senza di lui non possiamo fare nulla» (cfr. Gv 15,5).
d.G.
Benvenuto Vescovo Giampaolo
Questa domenica
alle ore 16,00
in Cattedrale a Chioggia
S.Messa di ingresso in Diocesi
3^ Domenica del tempo ordinario
3^ Domenica del tempo ordinario
23 Gennaio 2022
Domenica della Parola di Dio
Formidabile l’inizio del Vangelo di Luca, che dobbiamo ringraziare per la sua attenta documentazione.
Bellissimo l’inizio del ministero di Gesù nella sinagoga di Nazaret, dove si fa riconoscere per colui che compie la promessa di salvezza.
Gesù è presente e ci parla nella assemblea eucaristica e si comunica a noi.
Abbiamo un punto a cui guardare e al quale affidarci, per rinnovare la fede e insieme un retto giudizio sulle cose del mondo.
Siamo lieti, come gli ebrei che esultano per aver ritrovato il libro della Parola dopo l’esilio.
Il Maestro, il Salvatore, la Parola viva è con noi, ci accompagna e ammaestra.
Presso il monastero delle Clarisse
23 gennaio 2022
domenica della Parola di Dio
ore 7,30 S. Messa con intronizzazione della Parola
ore 9,15 Ufficio delle Letture
ore 17,30 Celebrazione della Parola ascoltando alcuni brani del Vangelo secondo Luca
ore 18,15 Secondi Vespri
La Diocesi di Chioggia saluta
Mons. Adriano Tessarollo
domenica 23 gennaio 2022
nella Cattedrale di Chioggia
°°°°°°°°°°
Il nuovo Vescovo farà l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022.
°°°°°°°°°°
Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30
°°°°°°°°°°°°°
Percorsi di preparazione
al matrimonio:
Parrocchia di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.
Contarina – San Bartolomeo
Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e 6 aprile.
Oggi si è compiuta questa Scrittura
Il vangelo presenta due brani: il prologo (1,1-4) e l’inizio dell’attività pubblica di Gesù nella sinagoga di Nazareth (4,14-21). Nel prologo al vangelo Luca precisa argomento, fonti, metodo e scopo del suo lavoro. L’«argomento» sono i fatti che riguardano la vicenda di Gesù di Nazareth; le «fonti» sono la tradizione e i vari tentativi di stesura scritta; il «metodo» è quello dello storico che, oltre a documentarsi con indagini accurate, espone in modo chiaro il frutto delle sue ricerche; lo «scopo» si ricava dalla dedica: Teofilo deve riconoscere la solidità dell’insegnamento che ha ricevuto.
Nel secondo brano, Gesù si presenta come colui che compie le Scritture: Oggi si è compiuta questa Scrittura. La salvezza non è più una promessa rinviata a un futuro lontano, ma una realtà, un fatto concreto che si adempie oggi «nelle orecchie di chi ascolta». Il brano di Isaia che Gesù legge non è più una speranza che orienta l’ascoltatore a un futuro migliore e/o lo dispone all’attesa del tempo messianico quando tutto si realizzerà, sulla bocca di Gesù si trasforma nella salvezza che Dio offre «oggi» a tutti. La salvezza annunciata nelle pagine del vangelo non è un insieme di belle parole, ma «un fatto» concreto.
La parola di Gesù però diviene fonte di salvezza solo se la si accoglie con fede, se la si mette in pratica con coerenza. Un proverbio dice: «tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare», ebbene ogni cristiano è chiamato a colmare questa distanza, a darsi da fare per arrivare all’equazione tra parola e vita. La parola di Gesù non va dimenticata quando si varca in uscita la porta della chiesa, ma è, e deve essere, lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino (Sal 119,105), deve essere meditata e custodita nel cuore. La Parola di Dio deve diventare sorgente di rinnovamento per il mondo in cui viviamo. Bisogna imparare a confrontarsi con la Parola e lasciarsi guidare e contestare da essa. Solo allora Dio diviene la nostra guida, e solo allora siamo davvero in stato di vera conversione.
d.G.
Il passaggio da un vescovo all’altro, che senso ha, quale valore comunica? La Diocesi di Chioggia ha una lunga storia, percorsa da 80 vescovi. Ora, dopo il commiato del vescovo Adriano, segue l’accoglienza del vescovo Giampaolo. Nelle vicende del tempo, il vescovo accompagna un popolo che vive e lavora, sul mare, in laguna, nei fiumi, nei campi, tra guerre e alluvioni, carestie e pestilenze, imprese e sviluppo, santità e peccato, dedizione ed egoismo. Il vescovo costituisce il punto di convergenza di un popolo, l’attracco della fede di ciascuno, la strada da percorrere per risalire alla sorgente del Mistero che ci salva. Siamo di Gesù Cristo perché apparteniamo alla chiesa, con i Sacramenti che fanno vivere e la Parola che illumina. Cristo è un avvenimento presente non per una nostra immaginazione, ma per un fatto che sale lungo la storia e scende dal cielo con la grazia dello Spirito Santo…
(dall’editoriale di Nuova Scintilla)
2^ Domenica del tempo ordinario
2^ Domenica del tempo ordinario
16 Gennaio 2022
LO SPOSO CHE CI AMA
Non abitiamo una terra abbandonata e devastata, ma una terra chiamata Mia Gioia e Sposata.
Gesù alla festa di nozze è segno di questa benevolenza di Dio per noi.
E’ Lui lo sposo fedele che ci ama e accompagna.
Lo troviamo riflesso nei pastori che in Lui si identificano.
Come il nuovo vescovo di Chioggia, Giampaolo Dianin, che oggi viene consacrato, e che ha scelto come motto SICUT ET CHRISTUS DILEXIT ECCLESIAM: Come anche Cristo ha amato la Chiesa.
Accogliamo Cristo nelle nostre famiglie, nelle comunità, nella vita, nelle amicizie: Cristo, fattore di unità e missione.
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Padri e madri oggi. Anche con l’adozione. pag. 4
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I Santi della settimana. pag. 10
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Perché avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica? pag. 11
Questa domenica 16 gennaio 2022
alle ore 16,30
nella Cattedrale di Padova riceve
l’ordinazione episcopale
Mons. Giampaolo Dianin
nuovo Vescovo di Chioggia
(diretta TV su Telechiara canale 14)
Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi, sarà celebrata
in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30
Dal 18 al 25 gennaio
Settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani
Nella Messa delle 18 ci uniamo
a questa grande intenzione
di preghiera che da più di 110 anni
tutta la Chiesa e le altre confessioni
cristiane presentano al Signore.
Percorsi di preparazione
al matrimonio:
Parrocchia di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.
Contarina – San Bartolomeo
Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e 6 aprile.
Qualsiasi cosa vi dica, fatela!
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Gesù insieme a Maria e ai discepoli è invitato a una festa di nozze a Cana di Galilea. Nel corso della festa viene a mancare il vino. Di fronte a questa situazione incresciosa, Maria interviene ed espone la necessità a Gesù. La risposta di Gesù è sconcertante: «con quale diritto mi rivolgi questa richiesta?». Gesù motiva questa dura risposta affermando che non è ancora giunta la sua «ora». Maria, però, nella sua sensibilità materna ha capito che Gesù interverrà e, in forma discreta, facilita l’opera del figlio dicendo ai servi: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Queste parole di Maria esortano a porsi in ascolto della parola di Gesù.
La trasformazione dell’acqua in vino da parte di Gesù è un segno del passaggio dalla vecchia alla nuova alleanza. Le sei anfore di pietra sono simbolo della Torah (= della Legge): Gesù cambia il contenuto della Legge, dona all’uomo la rivelazione ultima e definitiva di Dio. Le anfore sono riempite fino all’orlo, cioè con Gesù la rivelazione raggiunge il suo culmine, non ci sarà più nulla da aggiungere. L’evangelista chiude l’episodio scrivendo: Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Le nozze di Cana sono il primo dei «segni» attraverso i quali Gesù manifesta la vera identità della sua persona e le intenzioni di Dio nei confronti dell’umanità. Su indicazione del Battista i discepoli si erano messi al seguito di Gesù, ma non avevano ancora compreso chi si nascondesse nella persona del loro nuovo maestro, solo adesso si afferma che essi «credettero in lui». Il «segno» dell’acqua mutata in vino, aiuta i discepoli a comprendere che Gesù è il Messia, lo Sposo messianico colui che dona la rivelazione piena e definitiva di Dio all’uomo.
d.G.
I gesti e i segni dell’ordinazione episcopale
Il primo gesto che il candidato all’episcopato compie è quello di prendere pubblicamente gli impegni inerenti al ministero che andrà poi a svolgere come vescovo e pastore di una Chiesa diocesana.
In piedi, rivolto verso i tre vescovi consacranti, risponderà affermativamente a nove domande che gli verranno poste in un crescendo nell’intensità delle richieste.
Seguirà poi una seconda parte con la prostrazione a terra.
Dopo il canto delle litanie i vescovi presenti imporranno le mani sul capo dell’Ordinando.
Durante la preghiera di ordinazione viene tenuto aperto il libro dei Vangeli sul capo dell’Ordinando.
Quindi l’unzione del capo, con il sacro Crisma, del nuovo Vescovo,
la consegna del Vangelo,
la consegna dell’anello,
l’imposizione della mitria,
infine la consegna del pastorale.
Battesimo del Signore
Battesimo del Signore
9 Gennaio 2022
La vita nuova del Battesimo
La festa del Battesimo di Gesù ci conduce a prendere coscienza del nostro Battesimo con il quale è iniziata la nostra storia di fede.
Inseriti in Cristo, facciamo parte del suo Corpo che è la Chiesa e veniamo introdotti a una vita nuova.
Un nuovo senso del vivere, un nuovo pensiero, una nuova considerazione per gli altri, per le circostanze che accadono, per il nostro destino finale.
Siamo figli amati e accompagnati dalla sua grazia, attesi nella sua casa.
Una vita ricca di presenza e di speranza.
L’ordinazione episcopale di
Mons. Giampaolo Dianin
avverrà domenica
16 gennaio 2022
nella Cattedrale di Padova.
La Diocesi di Chioggia saluta
Mons. Adriano Tessarollo
domenica 23 gennaio 2022
nella Cattedrale di Chioggia.
Il nuovo Vescovo farà l’ingresso
in Diocesi di Chioggia
domenica 30 gennaio 2022
Nelle 3 domeniche
del mese di gennaio (16, 23, 30)
interessate all’avvicendamento
dei Vescovi,
sarà celebrata in tutta Porto Viro
una sola messa vespertina
a Donada alle ore 18,30
Percorsi di preparazione
al matrimonio:
Parrocchia di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.
Contarina – San Bartolomeo
Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e 6 aprile.
Ringraziamo di cuore tutte
le Persone e le Attività che
si sono prestate per la buona
riuscita della
“lotteria della befana”
e per tutti i parrocchiani che hanno
colto l’occasione del Natale
per sostenere la propria parrocchia.
Rinati a vita nuova
La festa del battesimo di Gesù ci invita a riandare al nostro battesimo e agli impegni che ne derivano. Agli inizi del cristianesimo il battesimo veniva conferito solo agli adulti e dopo un lungo periodo di preparazione (catecumenato); non era visto come un rito o una cerimonia, ma come un nuovo stato di vita, un nuovo modo di condurre la vita di ogni giorno. Oggi purtroppo il Battesimo corre il rischio di essere ridotto a un atto formale che registra tra gli appartenenti alla religione cristiana. Il battesimo deve invece tornare a essere ciò che era nei primi secoli di vita della Chiesa: un nuovo modo di vivere e realizzare la propria vita, un impegnarsi a rendere Cristo modello della propria esistenza. Vivere il Battesimo significa sentirsi apostoli e collaboratori di Dio per la salvezza dei fratelli, persone che gridano la propria fede con la testimonianza della parola e della vita. Nel battesimo anche a noi Dio dice: Tu sei mio figlio, io ti ho scelto. Dio, nella sua bontà, ci sceglie per essere suoi figli, e questa scelta è allo stesso tempo un atto di fiducia e una responsabilità.
A noi è affidato l’impegno di riscoprire ogni giorno la nostra condizione di battezzati e il dono dello Spirito che abbiamo ricevuto all’inizio della nostra vita cristiana. Con questo dono, è possibile affrontare con fiducia le difficoltà della vita; è possibile combattere il male e il peccato che ci separano da Dio e dal prossimo; è possibile camminare sulla via del bene, nell’obbedienza al Padre e alla sua Parola di verità. Lo Spirito è il segno che il Signore è il «Dio con noi», colui che dà significato al nostro impegno, anche e soprattutto quando ci sembra di essere soli e smarriti, quando ci sembra di essere insignificanti come una goccia d’acqua che si perde nell’oceano. Ma, come amava dire Madre Teresa di Calcutta, se quella goccia d’acqua non ci fosse, all’oceano mancherebbe qualcosa.
L’evangelista Luca, nella presentazione del Battesimo di Gesù, si sofferma su un particolare: lo Spirito scende su Gesù mentre sta pregando. Anche a Pentecoste avvenne la stessa cosa: mentre la giovane Chiesa era riunita in preghiera, lo Spirito scese su di essa. Anche oggi la preghiera continua a essere lo spazio privilegiato del dono dello Spirito che dona la forza di vivere e testimoniare il proprio battesimo.
d.G.
Ecco il Natale
Ecco il Natale
25 dicembre 2021
Ecco, è Natale. E’ esploso nelle luci delle strade e nelle vetrine dei negozi; s’è acceso nel desiderio di buona salute e di libertà.
L’abbiamo atteso in un filo di ansiosa speranza che ci ha condotto a questo giorno, il giorno di Natale.
Ma lui, il Natale, cos’è? L’annuncio misterioso che sorprende una ragazza di Nazaret e sconvolge la vita del promesso sposo Giuseppe; germoglia nel grembo della giovane sposa, e nasce nella periferia di Betlemme. Un avvenimento che tocca la vita di chi lo incontra come maestro, medico, amico, e lo riconosce come Figlio di Dio.
Una Presenza che attraversa la storia, e arriva fino ad oggi, raggiunge me, te e tante persone con noi.
Non viviamo solo dei riflessi della sua luce, non respiriamo appena la dolcezza dell’aria natalizia, non ci riscalda soltanto l’emozione di un buon sentimento. “In manibus nostris sunt codices, in oculis nostris facta”, scrive Sant’Agostino: abbiamo in mano i libri dei Vangeli che raccontano, abbiamo negli occhi i fatti, il fatto della sua Presenza, della sua Persona.
Come Maria e Giuseppe, i pastori e i magi, gli apostoli e le donne, i santi e poveri, i peccatori e i malati, anche noi oggi lo incontriamo. Più che in un presepio vivente, Egli è un fatto che accade e tocca oggi la nostra vita. Diventa un Amico, un Amore, una Compagnia, nel volto di nostra madre e di nostro padre, nella comunità chiamata Chiesa, nella mano tesa del povero e nel sospiro dell’anziano.
Egli è qui, come il primo giorno, come il primo Natale.
Dentro gli avvenimenti della vita, Egli è l’Avvenimento che ci incontra e ci salva. Egli è il Natale, Natale è Gesù.
BUON NATALE!!!!
Ringraziamento
Ringrazio tutte le persone che, in un periodo di difficoltà come quello
che stiamo attraversando, collaborano in diversi modi
alle necessità della nostra Chiesa.
FESTE del
Santo NATALE
Venerdì 24 Dicembre
Vigilia di Natale
Ca’ Cappellino:
ore 21.00 S. Messa della Notte Santa
San Bartolomeo:
ore 23.30 Veglia di Natale
con Canti e Letture
ore 24.00 Santa Messa
della Notte di Natale
Sabato 25 dicembre
SANTO NATALE
San Bartolomeo ore 8.30; 10.30; 18.00
Mea ore 9.00 Ca’ Cappellino ore 11.00
Domenica 26 dicembre
Santo Stefano
L’orario delle S.S. Messe è quello festivo
Venerdì 31 dicembre
San Bartolomeo ore 18.00
S. Messa di ringraziamento
con il canto del Te Deum
Sabato 1 gennaio 202
Maria SS.ma Madre di Dio
SS. Messe: San Bartolomeo
ore 10.30; 18.00 con il Veni Creator
Mea ore 9.00 – Ca’Cappellino ore 11.0
Giovedì 6 gennaio
Epifania del Signore
SS. Messe: San Bartolomeo
ore 8,30; 10,30; 18.00
Mea ore 9.00; Ca’ Cappellino ore 11.00
4^ Domenica di Avvento
4^ Domenica di Avvento
19 dicembre 2021
GESU’ ACCOLTO E
TESTIMONIATO
Gesù accolto da Maria, viene portato a incontrare Elisabetta e Giovanni: è il primo annuncio della presenza del Salvatore nel mondo. Oggi Gesù si dona per essere accolto da ciascun cristiano e dalla Chiesa intera e annunciato e portato agli uomini e alle donne di oggi. Gesù riconosciuto e manifestato nella casa di Zaccaria ad opera di due donne, oggi può essere accolto nella nostra casa e nella casa del mondo: ai nostri familiari, amici, colleghi. La più grande carità è portare Cristo. Cominciamo con il dare al Natale del Signore il suo vero nome.
“Il presepe è l’immagine del paradiso:
La nascita di questo bambino cambia il destino di tutti noi:
la nostra vita è destinata, all’eternità, alla pienezza”
Buon Natale
Don Alfonso, Don Gastone, le Suore
FESTE del Santo NATALE
Venerdì 24 Dicembre Vigilia di Natale
Ca’ Cappellino: ore 21.00 S. Messa della Notte Santa
San Bartolomeo: ore 23.30 Veglia di Natale con Canti e Letture
ore 24.00 Santa Messa della Notte di Natale
Sabato 25 dicembre SANTO NATALE
San Bartolomeo ore 8.30; 10.30; 18.00
Mea ore 9.00 Ca’ Cappellino ore 11.00
Domenica 26 dicembre, Santo Stefano
L’orario delle S.S. Messe è quello festivo
Venerdì 31 dicembre
San Bartolomeo ore 18.00
S. Messa di ringraziamento con il canto del Te Deum
Sabato 1 gennaio 202 Maria SS.ma Madre di Dio
SS. Messe: San Bartolomeo ore 10.30; 18.00 con il Veni Creator
Mea ore 9.00 – Ca’Cappellino ore 11.0
Giovedì 6 gennaio, Epifania del Signore
SS. Messe: San Bartolomeo ore 8,30; 10,30; 18.00
Mea ore 9.00; Ca’ Cappellino ore 11.00
Novena di Natale
da Giovedì 16 è iniziata
la Novena di Natale.
Sono i nove giorni che aiutano,
attraverso il canto e le letture,
a preparare il Natale del Signore.
Ci diamo appuntamento alla messa delle 18
per vivere insieme questo grande momento.
CONFESSIONE NATALIZIA
“… anche in occasione di questo Natale, rinnovo l’opportunità e l’invito a celebrare il Sacramento della Riconciliazione nella forma della celebrazione della Parola e dell’Assoluzione pubblica. E’ un atto comunitario nel quale ciascuno di noi, celebra l’amore misericordioso del Signore, riconosce gli atteggiamenti e le azioni che allontanano da Dio e dai fratelli (peccato) ed esprime il serio impegno a ‘ritornare’ all’obbedienza a Lui e all’amore ai fratelli (conversione). Rimane sempre la possibilità, per chi lo desidera, di richiedere la confessione individuale ai propri sacerdoti, compatibilmente con la situazione di pandemia”. (Vescovo Adriano)
Nella Chiesa di San Bartolomeo:
preparazione comunitaria
martedì 21 dicembre ore 18,45
celebrazione pubblica con Assoluzione
giovedì 23 dicembre ore 18,45
Ringraziamento
Ringrazio tutte le persone che,
in un periodo di difficoltà come quello
che stiamo attraversando,
collaborano in diversi modi
alle necessità della nostra Chiesa.
François Xavier Van Thuan
François Xavier Van Thuan nacque a Ph Cam in Vietnam, il 17 aprile 1928, da una famiglia cattolica. Entrato adolescente in Seminario, venne ordinato sacerdote nel 1953 e proseguì gli studi a Roma.
Una volta tornato in patria, divenne docente in Seminario, poi Vicario generale della diocesi di Huè e nel 1967 vescovo titolare della diocesi di Nha Trang. Il 15 agosto 1975, poco dopo essere stato nominato da papa Paolo VI arcivescovo coadiutore di Saigon, venne convocato con un pretesto dalle autorità comuniste e accusato di essere una spia al servizio del Vaticano e delle potenze straniere. Iniziò così il suo travagliato percorso, durato 13 anni, tra domicili coatti, celle d’isolamento, campi di prigionia e torture di ogni sorta, costantemente illuminato da un’incrollabile speranza.
Il 21 novembre 1988 venne finalmente liberato; espulso dal paese, riparò a Roma, dove papa Giovanni Paolo II lo nominò Presidente della Commissione Giustizia e Pace della Santa Sede. Fu voluto dallo stesso Pontefice come predicatore degli Esercizi spirituali per la Curia Romana nella Quaresima del 2000 e venne creato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001. Proprio mentre si preparava alla cerimonia, ricevette gli esiti di alcuni esami; aveva un cancro molto raro che lo portò alla morte il 16 settembre 2002.
La sua causa di beatificazione, ottenuto il nulla osta l’8 marzo 2010, si è svolta nel Vicariato di Roma dal 22 ottobre 2010 al 5 luglio 2013 ed è stata convalidata il 22 novembre dello stesso anno.
Il 4 maggio 2017 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui è stato dichiarato Venerabile.
I suoi resti mortali riposano dall’8 giugno 2012 nella chiesa di Santa Maria della Scala a Roma
Fede e servizio
La protagonista di questa ultima domenica di Avvento è Maria. È lei che ha preparato la nascita storica di Gesù, ed è lei che può insegnarci a passare dall’attesa all’accoglienza di Colui che ancora una volta torna in mezzo a noi. Nell’episodio della visita di Maria alla cugina Elisabetta è bello cogliere il bisogno di Maria di fare qualcosa per rendere operante la sua fede. Maria, appena uscita dal dialogo dell’annunciazione, si ritrova la gioia di chi ha incontrato Dio ed è impaziente di comunicare la sua gioia. Il suo è un gesto di servizio ma nello stesso tempo anche di testimonianza. La «fretta» di Maria è la fretta di chi ha intuito la necessità di una occasione da non perdere, e agisce con spirito di disponibilità e servizio. Spesso l’occasione di fare il bene ci passa accanto in modo inatteso; perciò, certe decisioni bisogna prenderle in un attimo. Un «sì» generoso può orientare in modo esaltante tutta la vita, un «no» detto oggi può chiudere il nostro cuore a tante altre esperienze positive.
L’incontro di Maria con Elisabetta mette in rilievo la grandezza dell’atto di fede che Maria ha compiuto, si è fidata della Parola di Dio, non si è fermata neanche davanti all’inspiegabile. Prima ancora di accogliere Gesù nel suo seno, Maria lo ha accolto nella fede. Di qui la beatitudine che Elisabetta le rivolge: Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. La grandezza di Maria è legata alla sua fede: è beata perché ha creduto. Come Abramo si è fidata di Dio. Il brano evangelico si chiude con i primi versetti del «Magnificat»: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. Maria è stupita e ammirata che proprio su di lei, giovane donna di un umile villaggio della Galilea, sia caduta la scelta di Dio che la rende madre del Messia, ed è per questo che canta la bontà e grandezza di Dio.
Questa pagina evangelica mette in luce tre importanti atteggiamenti di Maria: la fede, il servizio e la preghiera, atteggiamenti che devono caratterizzare anche il cammino della nostra vita. Poniamoci alla scuola di Maria!
d.G.