Natività della Beata Vergine Maria

 Domenica 11 settembre 2022 celebrazione della festa patronale di Ca’ Cappellino

Natività della Beata Vergine Maria.

L’8 settembre la chiesa celebra la nascita di Maria, la madre del Signore. La fonte prima che racconta l’evento è il cosiddetto Protovangelo di Giacomo secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna.
Qui nel IV secolo venne edificata la basilica di sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio.
«Quelli che Dio da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati»:  Dante sembra quasi parafrasare il versetto di san Paolo quando definisce Maria «termine fisso d’eterno consiglio». Dall’eternità, Il Padre opera per la preparazione della Tuttasanta, di Colei che doveva divenire la madre del Figlio suo, il tempio dello Spirito Santo


Festa di San Bartolomeo Ap. 24 agosto 2022

LA FESTA DI SAN BARTOLOMEO

24 agosto 2022

Il Santo Patrono ci parla di una vicinanza particolare e della sua intercessione per noi presso il Padre.
Non è cosa da poco se il Patrono poi è anche un Apostolo.
La festa del Patrono viene ogni anno a lucidare la nostra fede e la qualità della nostra appartenenza a questa Comunità.
Come è andata quest’anno?
Bene, a parere di chi si è lasciato coinvolgere. Bene la preparazione con la proiezione del film sul Beato Olinto Marella e con il concerto – preghiera di martedì 23, e bene la festa  di mercoledì 24.
Un grazie sincero ai diversi collaboratori e una preghiera a San Bartolomeo per la vita della nostra Comunità.


Visita del nuovo Vescovo Giampaolo Dianin

Visita alla nostra parrocchia del nuovo Vescovo Giampaolo Dianin
domenica 27 Febbraio 2022

Saluto di un rappresentante l’Unità Pastorale

A nome di tutta la nostra Unità Pastorale, mi sento onorato di darle il Benvenuto fra noi, Eccellenza, e di ringraziarLa per aver accettato l’invito a questa celebrazione eucaristica, poche settimane dopo il suo ingresso nella nostra Diocesi.
Avrà modo di conoscere la geografia del nostro bel territorio, ma sicuramente oggi ha modo di cominciare a conoscere la nostra realtà composita di famiglie, adulti, anziani, giovani e ragazzi, di chi è impegnato nel condividere la crescita delle nostre parrocchie di San Bartolomeo, Cà Cappellino e Mea attraverso la propria esperienza personale in movimenti ed associazioni, impegnandosi nel Catechismo, nel Coro, nelle pulizie dei nostri ambienti, nella carità, nel partecipare con fedeltà ai momenti liturgici ed educativi proposti.
Nelle nostre piccole realtà, di fronte alla crisi delle famiglie sia economica che spirituale, all’emergenza educativa sempre più drammatica, alla mancanza della pace dei cuori che si riflette nella mancanza di pace sociale, emerge sempre più la domanda di significato; ma spesso ci si affida a risposte parziali e fuorvianti che allontano dalla via maestra indicata dal vangelo.
Durante la sua consacrazione a Vescovo, Lei ha pronunciato una bellissima frase che le è stata detta in riferimento alla sua nomina: “Questo è quello che Dio ha pensato per te..”. E’ questa consapevolezza, questo giudizio che permette ad ognuno di noi di vivere il quotidiano in comunione con Cristo e la Chiesa.
E’ solo un primo insegnamento che ci ha già dato sin dal primo giorno, e il primo passo di un cammino per la nostra Chiesa Diocesana sotto la Sua guida, che seguiremo con la preghiera e la condivisione di quanto vorrà proporci con la Sua parola e il suo insegnamento.
Di nuovo grazie Vescovo Giampaolo per essere oggi qui in mezzo a noi.

Saluto del Sindaco Dott.ssa Maura Veronese

Eccellenza, è stato un privilegio assistere alla Sua Consacrazione presso il Duomo di Padova lo scorso 16 gennaio ed è un onore porgerLe, oggi, a nome della nostra Città il benvenuto.
Porto Viro, ed in generale tutto il Delta del Po, è una Terra che non nasconde le sue contraddizioni… siamo un territorio fragile ma, al contempo, straordinariamente bello ed accogliente; siamo la Terra più giovane d’Italia per storia ma siamo inseriti nella provincia con la popolazione nazionale più anziana.
Siamo come amava descriverci uno dei cantori del Delta più illustri, Gianantonio Cibotto, il punto in cui il mare e la terra volgono verso l’Infinito. E proprio da questa Mesopotamia tra Adige e Po che si estende con ampi spazi sino al mare che, oggi, Le offro a nome della Città alcuni segni della fertilità delle nostre terre, della ricchezza dei nostri mari e dell’operosità della nostra gente.
Benvenuto ancora Eccellenza e mi permetta di dire che siamo molto fortunati ad avere in Lei un faro nella ricerca dei tesori che risiedono in ognuno di noi proprio come suggerito nella lettura di oggi.
Grazie ancora per la vicinanza alla nostra Comunità e, ovviamente, l’aspettiamo sempre tra noi tutte le volte che vorrà concederci questo privilegio.

Alcune foto di Sante Crepaldi


Festa del Patrono

2° serata in preparazione alla Festa del Santo Patrono

Venerdì 20 agosto alle ore 21 la nostra comunità parrocchiale ha incontrato i coniugi Paolo e Alberto Mina che ci hanno testimoniato come la loro famiglia è fiorita attorno alla presenza di una figlia disabile. Lei, con la sua docilità, ha costruito tutti. Senza dire una parola. L’amore è più forte della sofferenza e della morte.

Solenne Concelebrazione in onore del Santo Patrono presieduta dal nostro Vescovo

La Chiesa di San Bartolomeo brillava nel suo splendore nel celebrare anche quest’anno la festa del suo Patrono.
La memoria che cade il 24 agosto, è stata anticipata a sabato 21 per dare la possibilità a più persone di partecipare alla celebrazione.
Il Vescovo, nel tratteggiare la figura dell’Apostolo ha invitato ciascuno di noi a vivere l’entusiasmo della fede del Santo e la sua radicalità nella testimonianza a Cristo.

La festa è stata preceduta da due serate di preparazione:
giovedì 19 con un incontro di preghiera e di ascolto  per  celebrare la gloria di San Bartolomeo.
Il concerto che ha visto alle trombe Gloria Sottovia e Francesca Zuriati, al corno Fontolan Andrea, al trombone Fontolan Cristiano, alla tuba Mattia Biasi e all’organo Paolo Sottovia ha ripercorso i brani più belli della tradizione musicale cristiana, riscuotendo l’ammirazione e il plauso delle persone presenti.
E  venerdì 20 abbiamo accolto la testimonianza dei coniugi Paola e Alberto Mina che ci hanno raccontato della loro famiglia. Grazia Maria si chiamava la terza figlia nata con problemi  gravissimi, tali da impedirle di parlare, camminare e relazionarsi con tutti. E Grazia Maria è stata l’occasione per un’esperienza di comunione profonda all’interno della loro famiglia ( ci sono altri quattro fratelli), di solidarietà con molti amici, di serietà nell’affrontare le domande grandi della vita.
Erano presenti all’incontro diverse coppie di genitori che hanno vissuto o stanno vivendo esperienze analoghe a quelle dei coniugi Mina, e l’intesa e la commozione sono state profonde. Non abbiamo potuto portare la statua del Santo in processione, siamo rimasti noi a portare la testimonianza del Santo lungo le strade della nostra vita.


Meeting 2021 a Rimini: “Il coraggio di dire «io»”

Per il programma completo visionare il sito

www.meetingrimini.org 

Meeting 2021 a Rimini: “Il coraggio di dire «io»”

Dal 20/08/2021 al 25/08/2021

Essenzialità, semplicità e sintesi.

Con il titolo “Il coraggio di dire ‘io'” il prossimo Meeting vuole essere un invito a riscoprire la consistenza e la grandezza della propria vita perché attraverso responsabilità, dialogo e creatività diventi sempre più piena e feconda.

Nel 2021 il Meeting tornerà a svolgersi nella Fiera di Rimini dopo che la Special Edition 2020 si è tenuta nel Palacongressi cittadino.
L’evento gestirà la presenza del pubblico nel rigoroso rispetto delle norme per la prevenzione della diffusione del Coronavirus, ma allo stesso tempo potenzierà l’infrastruttura digitale che ha permesso che l’edizione di quest’anno raggiungesse circa 3 milioni di persone collegate online sulle varie piattaforme.

Per il prossimo Meeting si sta sviluppando una nuova versione del sito www.meetingrimini.org ed è in fase di riprogettazione avanzata anche l’app “Meeting di Rimini”.
Quindi un Meeting che farà tesoro dell’anno “speciale” 2020 per riproporsi in versione sia fisica sia digitale.

“Il coraggio di dire ‘io'” è la radice di una vita culturale ricca e profonda è la radice di una società civile in grado di ridare vigore ai corpi intermedi come forma di una condivisione libera e responsabile – unica alternativa ad una massa di individui senza personalità, governati da un potere sempre più personalistico.

Ecco perché lo abbiamo scelto come titolo: è un invito a riscoprire la grandezza della propria vita, perché attraverso la responsabilità, il dialogo e la creatività diventi più piena e più ricca. E arricchisca la vita di tutti.

Le Mostre del Meeting 2021

Oltre 40 anni di mostre e ogni anno almeno una rimane nel cuore: una frase, un’immagine, una battuta della guida, che spalanca poi un interesse che dura nel tempo. Nei padiglioni della Fiera di Rimini non ci saranno, neanche quest’anno, le folle di un tempo, ma sarà possibile godere di tutto ciò che il Meeting proporrà anche standosene a chilometri di distanza. Le mostre saranno tutte “visitabili” in modalità virtuale. E in presenza, attraverso la prenotazione dall’App del Meeting di Rimini. Ecco quali aiuteranno ad approfondire in varie modalità il tema di quest’anno: “Il coraggio di dire io”.

ECCO LE MOSTRE:

  • VIVERE SENZA PAURA NELL’ETÀ DELL’INCERTEZZA

La mostra mette a fuoco l’irriducibilità dell’umano che, in età secolare, emerge con sorprendente evidenza. L’età in cui viviamo, segnata per molti versi da un senso di diffusa incertezza, si presenta come una grandissima opportunità per riscoprire la vera natura dell’io, la sua sete di verità, giustizia e bontà, e – al tempo stesso – l’originalità dell’avvenimento cristiano. La mostra illustra un percorso conoscitivo, nel quale nessuna domanda attinente all’umano viene censurata.

  • TOLKIEN E LA POLIFONIA DELLA CREAZIONE

pochi autori come J.R.R. Tolkien hanno saputo creare personaggi la cui storia individuale collabora in modo attivo alla “polifonia della creazione” (come recita il sottotitolo della mostra). Tre le sezioni: la prima dedicata alla vita di Tolkien; la seconda al suo pensiero sulla creatività dell’uomo in rapporto a quella di Dio; l’ultima dedicata a Il Signore degli Anelli, guardato alla luce delle prime due sezioni.

  • UNA DOMANDA CHE BRUCIA. INCONTRI E SCOPERTE NEL MONDO DELLE SERIE TV

Nel percorso proposto, una decina di personaggi di altrettante Serie Tv conducono i visitatori, attraverso video, foto, citazioni e materiali di backstage, di fronte ai temi e alle domande fondamentali che emergono da quelle produzioni.

  • TU SEI UN VALORE

La mostra è un racconto di fatti, nomi, luoghi: un uomo, un sacerdote brianzolo, fondatore di un movimento cattolico a partire diciamo dal 1954; una donna africana nata a Kampala nel 1968 si chiama Rose; una guerra civile tra le più feroci di quelle che insanguinano il continente africano, 1986; l’aids; centinaia di donne vittime degli abusi della guerra; una cava di pietra; un uragano negli Stati Uniti 2005; collane di carta; due scuole e tanti altri volti e sguardi.
Prova ora a immaginare una storia, mettiti alla regia di questi eventi, lascia che i tuoi personaggi si incontrino sulla scena dello stesso mondo da cui li abbiamo presi… Non ci riesci?
Ecco, questo sono gli eccezionali ingredienti di un flusso di storia che ci raggiunge oggi per un unico scopo: riconoscere il valore infinito che ciascuno di noi è.

  • IO, PIER PAOLO PASOLINI

curata da Casa Testori. «Pasolini è ancora così parola viva che brucia anche a quasi 50 anni di distanza, perché, per destino, si era fatto carico di una ferita collettiva», spiega Giuseppe Frangi: «La sua forza sta dunque in questa coincidenza tra piano personale e piano pubblico. Pasolini è l’intellettuale italiano che come nessun altro ha messo il proprio io al centro della sua professione storico-poetico e letteraria. Ogni sua parola è sempre il tentativo di risposta all’inquietudine che lo pervadeva». Nei video sarà la sua stessa voce a parlare ai visitatori e a raccontare il suo essere un intellettuale senza patria.

  • DISRUPTIVE. LA SFIDA DI RICOSTRUIRE

La mostra nasce da un gruppo di studenti universitari interessati a cercare e a guardare “costruttori” e – se possibile – contribuire con questo lavoro ad “una stagione nuova”. Con questo scopo si sono avvicinati a Sergio Marchionne per comprendere i motivi e i metodi con i quali ha affrontato la grave crisi della Fiat nel 2004 per poi creare e guidare fino alla sua morte nel 2018 un gruppo automobilistico internazionale. Il desiderio è quello di provocare chiunque abbia a cuore la ripartenza del nostro Paese, non perché ci sia un modello perfetto da applicare ma per l’opportunità di un confronto con una persona che è uscita dagli schemi precostituiti e ha rischiato in prima persona trovando tanti sostegni e molte obiezioni.La mostra sarà sia digitale sia in presenza a Rimini, attraverso interviste inedite a personalità tra le più autorevoli e diversificate che metteranno in luce l’audacia e le criticità di un metodo manageriale-imprenditoriale che ha voluto cogliere una sfida enorme senza eludere i problemi.

  • ALLEANZA SCUOLA LAVORO. NON È MAI TROPPO TARDI

Dopo i momenti di crisi (guerre, epidemie, crisi economiche e sociali) l’investimento che può rilanciare e storicamente ha rilanciato un Paese è quello in educazione e formazione.
Che cosa ha voluto dire investire in formazione ed educazione?
Che vuol dire farlo oggi? Come riconnettere scuola, università e mondo del lavoro?
È questo, o anche questo, che significa investire in capitale umano?

  • 120 MENO 50 UGUALE 70

Una mostra dedicata agli anniversari di Gino Cervi, Fernandel e al primo film della serie.

  • NATURA UMANA? A CHE IMMAGINE, A CHE OSCURA SOMIGLIANZA

Scopo della mostra, curata da un poeta, è offrire uno sguardo sulla immagine dell’uomo e sulla espressione della sua identità sia nel processo creativo, sia nell’effigie dell’opera.



Solenne Concelebrazione per il 50° anniversario di Don Alfonso

Sabato 26 giugno u.s. alle ore 18.00 si è svolta nella Parrocchia di San Bartolomeo Ap. di Porto Viro una solenne concelebrazione con il Vescovo Adriano Tessarollo per il 50° di Ordinazione Sacerdotale del parroco don Alfonso Boscolo.


Concelebrazione per l'inaugurazione della chiesa parrocchiale 14 settembre 2019

Il 14 settembre 2019 si è svolta la concelebrazione presieduta dal nostro vescovo S.E. Adriano Tessarollo per la riapertura e inaugurazione della chiesa parrocchiale dedicata a S. Bartolomeo apostolo dopo i radicali lavori di restauro e risanamento conservativo.

La cerimonia è iniziata con l’apertura della porta centrale della chiesa da parte del vescovo affiancato dal diacono Franco Laurenti e dai sacerdoti don Alfonso Boscolo, don Gianantonio Trenti, don Giorgio Parenzan, don Giuseppe Cremonese, don Pierluigi Siviero, don Francesco Zenna, don Giovanni Vianello e don Gastone Boscolo.

I lavori sono iniziati il 3 marzo 2019 ed hanno interessato il rifacimento dell’impianto elettrico, del presbiterio, di tutta la pavimentazione, il restauro dei 5 altari, la tinteggiatura dentro e fuori la chiesa e la sistemazione del campanile.


Lavori di restauro della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo anno 2019

Lavori di restauro della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo anno 2019

Lavori di restauro e risanamento conservativo della chiesa di San Bartolomeo Ap.

Finalmente sono iniziati i lavori, che richiedono un grosso impegno finanziario e tecnico, per riportare al primitivo splendore la chiesa parrocchiale di san Bartolomeo in Contarina. Dopo l’autorizzazione della Sovrintendenza dei Beni culturali, il lavoro è stato affidato alla ditta Paolo Tessarin di Porto Tolle. I lavori riguardano la manutenzione delle mura, con ripristino dell’intonaco interno, il rifacimento dell’impianto elettrico, il rifacimento del presbiterio, di tutta la pavimentazione, il restauro dei 5 altari, la tinteggiatura dentro e fuori la chiesa e la sistemazione del campanile.



Rappresentazione teatrale "Il Presepe che meraviglia"

Nel dicembre 2018 nella nostra parrocchia è stato rappresentato lo spettacolo teatrale per piccoli e grandi “IL PRESEPE CHE MERAVIGLIA” con padre Marco Finco, Pietro Grava e Roberta Paolini con la regia di Carlo Rossi e i testi di Giampiero Pizzol.

La tecnica principale usata è stata la gestualità degli attori, alle prese con una scenografia povera, che si è posta come elemento essenziale allo svolgersi della vicenda teatrale.

«Vorrei in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui è nato il Bambino Gesù, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asino…».

Era la notte di Natale del 1223: a Greccio, per la prima volta nella storia, San Francesco rappresenta teatralmente il grande avvenimento della nascita di Gesù, creando quello che noi oggi chiamiamo presepe.

In questo spettacolo, gli attori ci hanno accompagnato nella lettura di un Vangelo senza parole, scoprendo il significato dei vari elementi che compongono la scena del presepe. Tra il capire e il non capire, tra il sorriso e la serietà di un dialogo molto più grande di noi, ci siamo scoperti tutti pieni di meraviglia… al centro della scena.