XVII^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XVII^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

28 Luglio 2024

IL PANE CONDIVISO

Veniamo a messa insieme, presentandoci al Signore in comunità.
Condividiamo la stessa parola, la stessa Eucaristia, la stessa preghiera.
Insieme ricerchiamo Gesù che risponde alla nostra fame e sete di vita.
Gesù, mentre ci incontra personalmente, ci mette in relazione l’uno con l’altro.
Un ragazzo dona i suoi pani a Gesù, che sfama tutti.
Io posso donare la mia vita: tempo, attenzione, aiuto in denaro; offerti a Gesù, diventano un bene per molti, per tutti.
Offriamo noi stessi attraverso gesti concreti, perché Gesù salvi il mondo intero.

MONASTERO CUORE
IMMACOLATO di MARIA

I Giovedì di santa Chiara
anno 2024

la preghiera in Santa Chiara

1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello
specchio dell’eternità

Calendario
Lunedì 29 luglio
Ss. Marta, Maria e Lazzaro
I tre ffratelli di Betania, Marta,
Maria e Lazzaro, siamo noi:
l’Amico Gesù viene a donarsi
a noi quale Via, Verità e Vita.
Martedì 30 luglio
San Leopoldo Mandic
Sacerdote capuccino, grande
confessore a Padova dal 1906
Mercoledì 31 luglio
Sant’Ignazio di Loyola
Fondatore della
Compagnia di Gesù.
Giovedì 1 agosto
Sant’Alfonso M. de’ Liguori
Vescovo e dottore della Chiesa

Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani
28 luglio 2024

Cari fratelli e sorelle!
Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5)…
Dal Messaggio del Santo Padre

Cinque pani e due pesci

Il vangelo presenta il miracolo della «moltiplicazione dei pani». Non si tratta solo di un miracolo, ma di una rivelazione del mistero che si nasconde nella persona di Gesù. Mediante questo segno, Gesù mostra che può appagare ogni tipo di fame presente nel cuore dell’uomo. Filippo e Andrea di fronte alla richiesta di Gesù di dare da mangiare alla folla assumono un diverso atteggiamento. Filippo rinuncia a intervenire non perché non sia generoso, ma perché pensa che anche se fosse così ricco da poter regalare duecento delle sue giornate lavorative – questo significano i duecento denari – non riuscirebbe nemmeno a dare un pezzo di pane a ciascuna di quelle persone. Secondo Filippo i problemi della gente sono soprattutto questione di «mezzi» e, in questa logica, non potendo accontentare tutti rinuncia in partenza ad agire. Subentra Andrea e le sue parole manifestano maggiore fiducia in quello che Gesù può fare: C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci. Quei pochi pani messi nelle mani di Gesù dalla fede incerta e traballante di Andrea diventano la base per saziare la folla. È però necessario che quei pani, per essere moltiplicati, vengano «perduti» dal bambino. Tutto viene da Dio, tutto è grazia, ma Dio chiede la collaborazione attiva dell’uomo.
Gesù in questo episodio invita ad affrontare la vita con una logica diversa. La nostra società pone spesso la sua logica nella forza del denaro, qui si introduce invece la logica della condivisione e dell’apertura reciproca. Condivisione e apertura che non necessariamente sono fatte di gesti grandiosi e vistosi. C’è chi parte dall’idea che i problemi sono troppo gravi per essere risolti e finisce per non fare nulla, come Filippo; c’è invece chi, magari esitando come Andrea, dà quel che ha e fa quel che può. È in quest’ultima direzione che il cristiano è chiamato a muoversi. I discepoli in questo episodio diventano quindi il simbolo della comunità cristiana che deve essere animata da spirito di fraternità, disponibilità e condivisione.


XVI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XVI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

21 Luglio 2024

Venite in disparte e riposatevi

Venite in disparte, in un luogo deserto, e riposatevi un po’. Gesù rivolge questo invito agli apostoli che hanno concluso la loro missione e li invita a riposarsi un po’, facendo loro capire che la missione non comporta solo il servizio al prossimo, ma richiede anche momenti di pausa e di dialogo con Dio nella preghiera. Quanto Gesù dice agli apostoli vale anche oggi. Spesso sono «le tante cose da fare» che mandano avanti la vita dell’uomo, e quando ciò viene meno – per l’età o per la salute – si va in crisi, ci si sente inutili. Proprio per evitare questo rischio è necessario imparare a fermarsi, rientrare dentro di sé per ritrovare sé stessi; per non dimenticare chi o che cosa guida veramente la propria vita, quale è la mèta verso cui si è diretti, quale è il cammino che si sta percorrendo. Isolarsi un poco dal mondo in cui si vive, per poi tornarci in modo più profondo e autentico; riscoprire la propria anima, per continuare a essere l’anima del mondo.
Il silenzio interiore, consente di ripensare alle scelte fatte, dà la carica giusta, aiuta a motivare meglio l’azione, a maturare scelte più impegnative. Il fermarsi a riflettere per ricuperare sé stessi aiuta a ritrovare il gusto delle cose semplici, fa trovare il coraggio di liberarsi da schiavitù inutili, fa capire che è più importante preoccuparci della qualità della nostra azione che non del numero delle iniziative che riusciamo a mandare avanti.
La folla, però, fa saltare i piani di Gesù, e impedisce a lui e agli apostoli di starsene nel silenzio. Gesù, tuttavia, non si arrabbia, anzi si commuove e si mette subito al servizio della gente. Seguire Gesù non significa fuggire il mondo, non significa chiudere gli occhi di fronte a ciò che vi succede. Seguire Gesù significa essere attenti, sensibili, interessati; significa farsi voce davanti a Dio per tutti coloro che cercano una guida nella vita, ma che spesso trovano solo cattivi maestri.

CA’ CAPPELLINO – MEA
da domenica 21 luglio
fino a domenica 18 agosto
verrà sospesa la celebrazione della
S. Messa nelle frazioni di Mea
e Ca’ Cappellino.
A San Bartolomeo l’orario delle
Messe resta invariato:
Sabato Messa festiva anticipata
alle ore 18,00
Domenica alle 8,30 – 10,30 – 18,00

MONASTERO CUORE
IMMACOLATO di MARIA

I Giovedì di santa Chiara
anno 2024

la preghiera in Santa Chiara
25 Luglio
Preghiera di lode
in Chiara e Francesco

1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello
specchio dell’eternità


XV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

14 LUGLIO 2024

CHIAMATA ALLA MISSIONE

Chi di noi vive con la coscienza di un compito che ci è stato affidato, di una missione in cui siamo stati inviati? Quando vediamo giovani dispersi e situazioni difficili, diciamo: “Ci vorrebbero più sacerdoti”. Perché non domandare che i ‘semplici cristiani’ si rendano conto della bellezza e verità della fede e la propongano al mondo? Liberi da tutto e da tutti, avendo in cuore il Vangelo, camminiamo sulle strade del mondo in compagnia di tanti fratelli. Il profeta Amos era mandriano e agricoltore, gli apostoli erano pescatori o operai.

da “Nuova Scintilla”
* Settimana sociale dei cattolici – Trieste v. pag. 4 e pag. 12 e 13
* La libertà dei martiri v. pag. 10
* Comunità Missionaria di Villaregia: inizia l’Assemblea generale straordinaria. v. pag. 11
* Oratorio San Giusto – Porto Viro: Estate ragazzi: “come se vedesse l’invisibile”. Visita del Vescovo. v. pag. 17

CA’ CAPPELLINO – MEA
da domenica 21 luglio
fino a domenica 18 agosto
verrà sospesa la celebrazione della
S. Messa nelle frazioni di Mea
e Ca’ Cappellino.
A San Bartolomeo l’orario delle
Messe resta invariato:
Sabato Messa festiva anticipata
alle ore 18,00
Domenica alle 8,30 – 10,30 – 18,00

MONASTERO CUORE
IMMACOLATO di MARIA

I Giovedì di santa Chiara
anno 2024

la preghiers in Santa Chiara

11 Luglio
Chiara e il Crocefisso
18 Luglio
Come Chiara pregava
25 Luglio
Preghiera di lode
in Chiara e Francesco

1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello
specchio dell’eternità

Giornata Mondiale dei Nonni
e degli Anziani

domenica 28 luglio

Cari fratelli e sorelle!
Dio non abbandona i suoi figli,
mai. Nemmeno quando l’età avanza
e le forze declinano, quando i
capelli imbiancano e il ruolo sociale
viene meno, quando la vita diventa
meno produttiva e rischia di
sembrare inutile. Egli non guarda
le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e
non disdegna di scegliere coloro
che a molti appaiono irrilevanti.
Non scarta alcuna pietra, anzi, le
più “vecchie” sono la base sicura
sulla quale le pietre “nuove” possono
appoggiarsi per costruire
tutte insieme l’edificio spirituale
(cfr 1 Pt 2,5)…
Dal Messaggio del Santo Padre

Li mandò due a due

Gesù manda i Dodici in missione, il compito che viene loro affidato è annunciare il vangelo e vincere le forze del male. Sono mandati a tradurre in realtà gli insegnamenti che hanno ricevuto dal Maestro. Sono mandati due a due per dare più valore alla loro testimonianza di fronte alla gente. Prima di inviarli, Gesù li istruisce sul modo in cui dovranno svolgere la loro missione. Li esorta a uno stile di vita povero per far risaltare che la vera ricchezza è Lui e la sua Parola, per mostrare piena fiducia in Lui che li ha chiamati e mandati, e che provvederà al loro sostentamento. Inoltre, il Maestro chiede loro di non imporre il proprio insegnamento, ma di lasciare a ciascuno la libertà e la responsabilità di accoglierlo o rifiutarlo.
Le parole di Gesù valgono ancora oggi! Spesso siamo portati a credere che la chiesa, la parrocchia, le attività caritative dipendano dalle capacità umane dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici impegnati, questo è vero solo in parte. L’invio degli apostoli e la storia della chiesa dicono qualcosa di diverso: i primi partirono quasi allo sbaraglio, la seconda è stata forte e fiorente proprio nei periodi di povertà e persecuzione: questi fatti indicano che l’essenziale non è l’abilità degli uomini, ma l’azione dello Spirito di Dio. Anche oggi la Chiesa ha poche possibilità di essere accettata quando si presenta con apparati di grandiosità e potenza umana: l’uomo contemporaneo vuole ancora dei testimoni capaci di dare valore al loro annuncio con i segni della fede, cioè con il loro affidarsi al Dio che annunciano.
I Dodici sono anche incaricati di cacciare i demoni. Oggi questo incarico può essere inteso come invito a portare speranza nel mondo in cui viviamo con uno stile di vita più cristiano. Anzitutto con una vita più sobria ed essenziale, con cui cacciare i «demoni» di una ricchezza fine a sé stessa, di un possesso che non conosce limiti, di una autosufficienza che separa da Dio e dagli altri. Quello che abbiamo siamo chiamati a condividerlo con gli altri in spirito di fraternità. Il cristiano è chiamato a cacciare i «demoni» dell’egoismo e dell’efficientismo che spesso portano a chiudersi in sé stessi e a rapportarsi agli altri solo quando ci servono o ci possono essere utili.

d.G.


XIV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XIV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

7 luglio 2024

GESU’: IL VANGELO VIVO

Nel Vangelo scopriamo ogni giorno Gesù, anche in paragone con quelli che lo accolgono e la riconoscono e con quelli che non lo accettano e lo respingono. Il Vangelo va conosciuto non solo come libro che narra la storia di Gesù; quando Gesù diventa una ‘Presenza riconosciuta e amata’, allora ci fa vivere e sperare. Scopriamo il Vangelo nella vita di tante persone, santi e cristiani di ieri e di oggi. Domandiamo la grazia di non rimanere vittime di tutte le informazioni che appesantiscono il nostro cuore e uccidono la speranza. Ricerchiamo il Vangelo vivo.

La tua firma diventerà migliaia di gesti d’amore
Sostenere l’8×1000
alla
Chiesa Cattolica

CA’ CAPPELLINO – MEA
da domenica 21 luglio
fino a domenica 18 agosto
verrà sospesa la celebrazione della
S. Messa nelle frazioni di Mea
e Ca’ Cappellino.
A San Bartolomeo l’orario delle
Messe resta invariato:
Sabato Messa festiva anticipata
alle ore 18,00
Domenica alle 8,30 – 10,30 – 18,00

MONASTERO CUORE
IMMACOLATO di MARIA

I Giovedì di santa Chiara
anno 2024

la preghiers in Santa Chiara

11 Luglio
Chiara e il Crocefisso
18 Luglio
Come Chiara pregava
25 Luglio
Preghiera di lode
in Chiara e Francesco

1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello
specchio dell’eternità

Giornata Mondiale dei Nonni
e degli Anziani

domenica 28 luglio

Cari fratelli e sorelle!
Dio non abbandona i suoi figli,
mai. Nemmeno quando l’età avanza
e le forze declinano, quando i
capelli imbiancano e il ruolo sociale
viene meno, quando la vita diventa
meno produttiva e rischia di
sembrare inutile. Egli non guarda
le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e
non disdegna di scegliere coloro
che a molti appaiono irrilevanti.
Non scarta alcuna pietra, anzi, le
più “vecchie” sono la base sicura
sulla quale le pietre “nuove” possono
appoggiarsi per costruire
tutte insieme l’edificio spirituale
(cfr 1 Pt 2,5)…
Dal Messaggio del Santo Padre

Disprezzato nella sua patria

Il Vangelo di oggi è chiuso tra due parentesi di stupore. Inizia con la sorpresa della gente di Nazaret: Da dove viene a Gesù tutta questa sapienza e questi prodigi? E termina con la meraviglia di Gesù: E si meravigliava della loro incredulità. La gente passa in fretta dalla fascinazione alla diffidenza e al rifiuto. Gesù è a Nazareth tra i suoi compaesani, di sabato si reca nella sinagoga e comincia a insegnare. Annuncia che il Regno di Dio è presente e che tutti possono farne parte. I suoi compaesani reagiscono in modo positivo: riconoscono che Gesù parla con sapienza, riconoscono che le sue mani compiono prodigi, riconoscono che le sue parole e azioni non sono semplicemente umane, ma gli sono state date da qualcun altro, da Dio. Di qui la conclusione: Dio agisce attraverso Gesù, attraverso il carpentiere, il figlio di Maria. Ma, a questo punto, lo stupore positivo diventa scandalo ed essi rifiutano di riconoscere in Gesù il Messia: Ed era per loro motivo di scandalo.
Questo episodio negativo contiene anche un messaggio positivo: la verità dell’incarnazione. Il Figlio di Dio si è fatto veramente uomo, ha condiviso la vita degli uomini: apparteneva a una famiglia, svolgeva un lavoro, aveva dei parenti. Gesù ha assunto la condizione umana in tutto, e proprio per questo viene rifiutato da chi conosceva bene l’umiltà delle sue origini e l’ordinarietà della sua vita, per considerarlo anche solo un profeta, se non il Messia. Il profeta è sempre un personaggio scomodo proprio perché precorre i tempi, porta un nuovo progetto di vita che preso sul serio mette in crisi false sicurezze, scomoda troppo. Provoca dunque facilmente il rifiuto: rifiuto del messaggio e del messaggero. È la storia di sempre che si è attuata anche con Gesù.
La reazione di Gesù al rifiuto dei compaesani non si esprime però con una reazione dura, con recriminazioni o condanne. Come non si esalta per i successi, così Gesù non si deprime mai per un fallimento. A conclusione del brano, l’evangelista annota che Gesù non poté operare nessun prodigio, ma subito si corregge: solo impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. L’amante respinto continua ad amare anche pochi, anche uno solo. L’amore non è stanco, è solo stupito. Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, continua ad amare anche se rifiutato.

d.G.