Solennità di Pentecoste

23 maggio 2021

Il vento nuovo dello Spirito

La festa di Pentecoste conclude il tempo pasquale.
L’opera della salvezza è portata a compimento attraverso la passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo del Signore Gesù.
La discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria segna l’inizio della missione della Chiesa nel mondo.

FONDO “MONS.  ADRIANO TESSAROLLO"

In occasione del 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale e del suo 75° compleanno desideriamo esprimere a Mons. Adriano Tessarollo la nostra riconoscenza e il nostro affetto anche con un regalo; ma soprattutto abbiamo pensato di costituire un Fondo a suo nome, collegato alla Fondazione “Servizio della Carità”, indirizzato ad aiutare famiglie in difficoltà. L’iniziativa conta sull’apporto di quanti, siano essi semplici cittadini, enti privati o pubblici, organizzazioni o comitati, ne condividono le finalità e intendono sostenerne economicamente il progetto. Questo potrà avvenire tramite erogazione liberale sul conto corrente della Fondazione SERVIZIO DELLA CARITÀ, Rione Duomo 1006, 30015 CHIOGGIA (VE)
IBAN IT 88 X 08728 20901 000000028442
specificando nella causale “Fondo Mons. Tessarollo”.

Furono pieni di Spirito Santo

La venuta dello Spirito Santo a Pentecoste segna l’inizio del tempo della chiesa. Per l’umanità inizia una storia nuova, rovesciata rispetto alla storia di Babele. A Babele gli uomini non si intendono più, a Pentecoste invece uomini di lingue diverse si incontrano e si intendono. Il compito che lo Spirito affida alla chiesa è di imprimere alla storia umana un movimento di riunificazione attorno a Dio e alla sua Parola. Lo Spirito è la «luce» data al credente per orientare la vita a tutta la verità, per illuminarlo nelle scelte importanti e condurlo a incontrare Cristo. Lo Spirito Santo («Spirito della verità») fa conoscere Dio all’uomo e l’uomo a sé stesso. E’ colui che rende il credente capace di ascoltare il Vangelo, accogliendone anche gli insegnamenti più esigenti e impegnativi. Lo Spirito aiuta ad applicare il vangelo alla storia e al mondo di oggi, aiuta a trovare in esso risposte alle tante domande dell’uomo e del mondo. Spesso rischiamo di guardare alla Bibbia come a un giornale che vale solo per un giorno, oppure la accostiamo come un libro adatto ai tempi e alle persone di duemila anni fa ma che oggi non ha più alcun valore. In realtà la Bibbia ha un valore eterno, contiene verità eterne, contiene le verità che sono via al cielo e che aiutano, giorno dopo giorno, a vivere in pienezza la vita. Grazie allo Spirito, comprendiamo che le parole pronunciate da Gesù duemila anni fa oggi sono rivolte a noi, alla nostra vita, al nostro mondo, perciò possiamo affrontare con fiducia il futuro, certi che il Signore è sempre in azione pronto a dare valore e significato alla nostra vita.
A tutti è capitato qualche volta di osservare questa scena: un’auto è in panne; dentro, l’autista che guida, e dietro una o più persone che spingono faticosamente, cercando di imprimere all’auto la velocità necessaria per partire, ma niente. Ci si ferma, si prende fiato e ci si rimette a spingere. Poi, improvvisamente, il motore si mette in moto, l’auto va, e quelli che spingevano si rialzano sollevati e trionfanti. E’ un’immagine di quanto a volte avviene nella vita cristiana. Si va avanti a forza di spinte, con fatica, senza grandi risultati. E pensare che abbiamo a disposizione un motore potentissimo: lo Spirito Santo, potenza dall’alto, che aspetta solo di essere messo in moto. La festa di Pentecoste ci aiuti a scoprire questo motore e come si fa a metterlo in azione.

d.G.

I FRUTTI DELLO SPIRITO

Il giardino del Risorto

Da molti anni svolgo il servizio di ministro straordinario della Santa Comunione. Le mie mani portano e donano il corpo di Gesù alle persone anziane e ammalate. In questo periodo di pandemia il servizio è limitato nel dispensare il corpo di Gesù solo in chiesa con tutte le accortezze che il protocollo anti-covid richiede. La settimana dopo la Santa Pasqua una signora malata oncologica mi ha contattato perché, essendo appena tornata a casa dopo un lungo ricovero per un lungo e delicato intervento chirurgico, mi chiedeva di ricevere il Signore e se potevo essere disponibile. Valutando con i suoi figli il periodo difficile del covid, le difese immunitarie molto basse della mamma, ma anche il suo grande desiderio di ricevere il corpo del Signore, siamo arrivati alla decisione di svolgere il breve rito nel giardino della loro casa. Nell’incontrarci, abbiamo parlato raccontandoci la nostra vita e come in ogni cosa avvertiamo la presenza del Signore. Terminata la breve chiacchierata è iniziato il rito in profondo silenzio, consapevoli che Gesù era seduto con noi in quel giardino. Quasi sempre, al momento della lettura del vangelo, scelgo il passo dei discepoli di Emmaus. Mi ha sempre colpito moltissimo e, ogni volta leggendo, chiedo al Signore di aprire i miei occhi perché possa riconoscerlo nello spezzare il pane come i discepoli di Emmaus. Alla fine del rito la signora con occhi limpidi e voce forte mi ha detto: “Potrò mai ricambiare questo grande dono che mi hai fatto?” Senza pensarci su, le ho risposto: “Quando il Signore vede che non riusciamo a raggiungere la sua casa, è lui che entra nelle nostre”. Lei commossa mi ha risposto: “Questo mio giardino oggi è diventato il giardino del Risorto”.

G.V.

Fioretto del mese di maggio recita del Rosario

  • In Chiesa ogni sera
    alle 17,30
  • Al Capitello di Sant’Antunin da Po
    ogni sera alle 20,30
  • Dal lunedì al venerdì
    alle ore 20,45 in Chiesa