Santissima Trinità
30 maggio 2021
Segnati dalla Trinità
La Trinità non è un’idea da spiegare, ma un fatto da raccontare. La riconosciamo guardando Gesù, che si manifesta come Figlio del Padre, affinché anche noi diventiamo figli, santificati nello Spirito Santo. La storia di Dio Trinità con noi, inizia con il Battesimo nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, e prosegue con il segno di croce di ogni giorno e di ogni Messa. Siamo ‘segnati’ dalla Trinità, come figli e fratelli. La Chiesa è raccolta nell’unità del Padre, Figlio, Spirito Santo e viene mandata nel mondo come segno dell’Amore di Dio: una Chiesa che comincia nella nostra persona, nella famiglia, nei rapporti fraterni.
La sagrestia…
Tra i tanti lavori eseguiti nella nostra Chiesa era rimasto indietro il risanamento della sagrestia. In questi giorni verrà posato il nuovo pavimento. Tendiamo la mano per chiedere un aiuto, magari in memoria dei propri morti.
Avendo ricevuto l’Ordinazione sacerdotale nel 1971, lo stesso anno del Vescovo, anch’io, sabato 26 giugno, ricorderò con la celebrazione delle ore 18 il mio 50°. Invito tutti a ringraziare con me il Signore per il grande dono ricevuto cinquant’anni fa e rinnovato ogni giorno, fino ad oggi.
don Alfonso
Fioretto del mese
di maggio
Conclusione del
mese di maggio
Lunedì 31 invitiamo tutti, in particolare
i ragazzi del catechismo con i loro genitori,
ore 20,45 Chiesa San Bartolomeo
Adorazione Eucaristica
vocazionale VicarialeGiovedì 3 giugno,
alle ore 20.30
presso il monastero delle Sorelle Clarisse di Porto Viro la preghiera vicariale di Adorazione Eucaristica vocazionale.
In questa settimana diventa pure una bella possibilità di preparazione alla solennità del Corpus Domini.
Un solo Dio, tre Persone
Oggi ricordiamo il mistero che distingue il cristianesimo da tutte le altre religioni. Il popolo ebraico adorava un solo Dio, i popoli pagani adoravano più divinità, il cristianesimo invece si è fatto portatore nel mondo della fede in «un» Dio in «tre» persone: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Celebrare la festa della Trinità significa prendere atto dell’atteggiamento che essa ha sempre avuto nei confronti dell’uomo. E’ un invito a riflettere sulla storia della salvezza, la storia di un Dio che ama l’uomo e che nonostante le sue ripetute e continue infedeltà non lo abbandona. La storia della salvezza è scandita da questo ritornello: Dio fa la sua proposta, l’uomo la accetta, ma poi si mostra infedele; Dio però non lo abbandona, continua a essergli vicino sempre pronto e disposto a riprendere il dialogo con lui. Questo non è solo il ritmo che ha caratterizzato la vicenda storica del popolo di Israele, è anche il ritmo che scandisce la nostra storia personale. La nostra vita è profondamente legata a questo Dio trinitario. Nessuna persona è radicata in noi come le tre persone divine. Tutta l’esistenza, dalla culla alla tomba, si svolge in dialogo con loro. All’inizio della vita fummo battezzati «nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo», al tramonto di essa partiremo da questo mondo «nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo». Ogni volta che ci segniamo con il «segno della croce», dichiariamo la nostra appartenenza alla Trinità. Celebrare questa festa, quindi, significa celebrare l’amore di Dio per l’uomo, far festa a un Dio che ha intrecciato profondamente la sua vita con l’uomo per prepararlo alla comunione eterna con lui. La Trinità, infatti, è fonte di speranza per il futuro. Il Dio trinitario che ha intessuto una storia d’amore con l’uomo, che ha mandato nel mondo il suo unico Figlio e che continua a essere presente nel mondo con il suo Spirito, ci attende accanto a sé. La Trinità è «l’oceano di pace verso cui sta scorrendo il piccolo ruscello della nostra vita» (Sant’Agostino). L’uomo è fatto per l’incontro con Dio, si tratta di una speranza che non può andare delusa perché fondata sulla parola e sull’amore di Dio (cfr. Rm 5,5).
d.G.
50° Anniversario dell’Ordinazione Sacerdotaledel nostro Vescovo Adriano
Domenica 6 giugno, alle ore 18,in Cattedrale a Chioggia.
In vicariato vengono sospese tutte le celebrazioni vespertine. Ci sarà un’unica Santa Messa serale, nel nostro vicariato, alle 18.00, a San Bartolomeo di Contarina.
La celebrazione del 50° del nostro Vescovo sarà trasmessa in diretta alle 18.00 da Telechiara (canale 14 della tv digitale).
In questa circostanza la Diocesi desidera esprimere a Mons. Adriano Tessarollo la propria riconoscenza e il proprio affetto. Conoscendo la sua sensibilità, si è pensato di costituire un Fondo a suo nome, collegato alla Fondazione “Servizio della Carità”, indirizzato ad aiutare famiglie in difficoltà.
Si può partecipare tramite erogazione liberale sul conto corrente della Fondazione SERVIZIO DELLA CARITÀ, Rione Duomo 1006, 30015 CHIOGGIA (VE)
(IBAN IT 88 X 08728 20901 000000028442),
specificando nella causale “Fondo Mons. Tessarollo”.