XIV^ domenica del Tempo Ordinario
4 luglio 2021
UNA SCOPERTA SEMPRE NUOVA
‘Sappiamo già di cosa si tratta’: è una frase che ci allontana dal Vangelo con la mente e con il cuore.
E’ bello invece, ogni volta, metterci con curiosità e desiderio di fronte a Cristo, per scoprire la sua persona e accogliere la verità della vita.
Scoprire il Vangelo, con il racconto della sua vita e il suo insegnamento.
E formare un giudizio compiutamente umano sulla vita, sull’uomo e sulla donna, sulla famiglia, sulla educazione.
Gesù maestro ci rende liberi di fronte a ideologie, false verità, inganni.
Seguiamo i maestri e i testimoni della fede.
I Giovedì di Santa Chiara
dell’anno 2021appuntamento alle ore 21
- 1 luglio: Chiara e la sua nuova “famiglia”, di generazione in generazione…
- 8 luglio: …di generazione in generazione: santa Caterina da Bologna, (1413-1463) presente tra noi anche con una importante reliquia del suo corpo
- 15 luglio: restiamo in compagnia di s. Caterina ascoltando alcune sue Laudi e altre Laudi cantate
- 22 luglio: …di generazione in generazione: santa Camilla Battista da Varano (1458-1524)
- 29 luglio: restiamo in compagnia di santa Camilla Battista
- 5 agosto: Lettere di santa Chiara a sant’Agnese di Boemia e… a noi
I Santi della settimana
Martedì 6 luglio:
Santa Maria Goretti
Nasce il 16 ottobre del 1890
a Corinaldo, muore martire
il 6 luglio 1902 a Nettuno.
E’ patrona della gioventù.
Domenica 11 luglio
San Benedetto patrono d’Europa
Nasce a Norcia nel 480 circa
Muore a Montecassino il 21 marzo 547.
Dà inizio in occidente all’esperienza monastica e fonda l’Ordine dei Benedettini.
Era per loro motivo di scandalo
Gesù si reca nella sinagoga di Nazareth e comincia a insegnare. Annuncia che il Regno di Dio è presente fra gli uomini e che accogliendo l’appello alla conversione possono farne parte. Di fronte a queste parole i compaesani reagiscono in modo positivo: riconoscono che Gesù parla con sapienza e che le sue mani compiono prodigi, riconoscono che le sue parole e azioni gli sono state date da qualcun altro: Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Di qui la conclusione: Dio agisce attraverso Gesù, attraverso il carpentiere, il figlio di Maria. A questo punto però lo stupore positivo diventa scandalo e si rifiutano di riconoscere in Gesù il Messia: è uno di loro, conoscono madre e parenti. Gesù è motivo di scandalo per le sue origini umane, ma egli dà scandalo, cioè mette alla prova, anche per altri motivi: si reca nella sua patria solo dopo aver visitato altri villaggi, si reca tra i suoi familiari, ma porta con sé la sua nuova famiglia, i discepoli. Gesù vuol bene ai suoi parenti ma dice loro che non è sufficiente il vincolo di sangue, occorre il legame che nasce dalla fede in lui. I compaesani lo accettano come uomo, ma non come inviato di Dio. Accettano una parte del mistero della sua persona, ma lo rifiutano nella sua integralità. Questa situazione si ripresenta anche oggi: Gesù Cristo grande uomo sì, ma Dio no; Gesù Cristo sì, la Chiesa no. E così Gesù è fatto a pezzi. Non ci possono essere mezze misure: o si accetta tutto o si rifiuta tutto. Quando poi non si osa rifiutare Gesù e la sua verità, si cerca di addomesticarla, di addolcire il vangelo, di ridurlo agli schemi della nostra saggezza umana, e così diventa sale insipido. Il vangelo va preso così come è, senza addolcimenti e con la capacità di mettere in gioco noi stessi su quella parola. Solo così si ha quella piena accettazione di Cristo che nel linguaggio del vangelo si chiama «fede».
d.G.
Grazie
Quante volte un genitore pone al suo bambino, dopo che ha ricevuto un favore, la domanda: “Che cosa si dice?” “Grazie” risponde prontamente il bambino.
Non c’è bisogno che alcuno mi chieda, in questa circostanza: “Che cosa si dice?” perché veramente grande è stato l’affetto e gli altri segni ricevuti in occasione del mio 50.mo di sacerdozio. Ha lasciato stupito me, ma anche il Vescovo, la partecipazione numerosa e attenta di moltissime persone. Io ho desiderato ricordare questo giorno anniversario, non tanto per mettermi al centro di una storia, ma per condividere con tutti la bellezza e la grandezza con cui il Signore è intervenuto in questa storia. Consapevole che di propriamente mio c’è solo il limite e il peccato, e che tutto il resto è grazia, desidero ringraziare tutte le persone che ho visto in azione in questa circostanza: dal Vescovo a don Gastone con gli altri sacerdoti, dalle Suore al Coro, dalle persone del Consiglio Pastorale alle Catechiste, dalle Clarisse ai bambini, da chi ha preparato il rinfresco a chi ha preparato e servito la cena, dalle persone che hanno contribuito con la loro offerta a chi ha confezionato la Casula. Certe ore, certi giorni il Signore ce li dona per rinnovare il cuore e la vita. Questa celebrazione segni per ognuno di noi un passo in avanti per le nostre persone e per la nostra Comunità!!