2° serata in preparazione alla Festa del Santo Patrono

Venerdì 20 agosto alle ore 21 la nostra comunità parrocchiale ha incontrato i coniugi Paolo e Alberto Mina che ci hanno testimoniato come la loro famiglia è fiorita attorno alla presenza di una figlia disabile. Lei, con la sua docilità, ha costruito tutti. Senza dire una parola. L’amore è più forte della sofferenza e della morte.

Solenne Concelebrazione in onore del Santo Patrono presieduta dal nostro Vescovo

La Chiesa di San Bartolomeo brillava nel suo splendore nel celebrare anche quest’anno la festa del suo Patrono.
La memoria che cade il 24 agosto, è stata anticipata a sabato 21 per dare la possibilità a più persone di partecipare alla celebrazione.
Il Vescovo, nel tratteggiare la figura dell’Apostolo ha invitato ciascuno di noi a vivere l’entusiasmo della fede del Santo e la sua radicalità nella testimonianza a Cristo.

La festa è stata preceduta da due serate di preparazione:
giovedì 19 con un incontro di preghiera e di ascolto  per  celebrare la gloria di San Bartolomeo.
Il concerto che ha visto alle trombe Gloria Sottovia e Francesca Zuriati, al corno Fontolan Andrea, al trombone Fontolan Cristiano, alla tuba Mattia Biasi e all’organo Paolo Sottovia ha ripercorso i brani più belli della tradizione musicale cristiana, riscuotendo l’ammirazione e il plauso delle persone presenti.
E  venerdì 20 abbiamo accolto la testimonianza dei coniugi Paola e Alberto Mina che ci hanno raccontato della loro famiglia. Grazia Maria si chiamava la terza figlia nata con problemi  gravissimi, tali da impedirle di parlare, camminare e relazionarsi con tutti. E Grazia Maria è stata l’occasione per un’esperienza di comunione profonda all’interno della loro famiglia ( ci sono altri quattro fratelli), di solidarietà con molti amici, di serietà nell’affrontare le domande grandi della vita.
Erano presenti all’incontro diverse coppie di genitori che hanno vissuto o stanno vivendo esperienze analoghe a quelle dei coniugi Mina, e l’intesa e la commozione sono state profonde. Non abbiamo potuto portare la statua del Santo in processione, siamo rimasti noi a portare la testimonianza del Santo lungo le strade della nostra vita.