XXVIII^ Domenica del Tempo Ordinario
10 ottobre 2021
UN BUON CAMMINO
Quello che il cuore desidera: vita, felicità, pienezza.
Lo cerchiamo in tutte le direzioni e con tutte le nostre forze.
Come il giovane del Vangelo, possiamo rivolgerci a Gesù:
“Che dobbiamo fare per essere felici?”.
Possiamo seguirlo, domandare la sua sapienza (I lett) ascoltare la sua parola e accogliere la sua testimonianza (II lett).
Un passo al giorno, un desiderio continuo ci conduce a un cambiamento del cuore e delle azioni.
Vivendo nella Chiesa, guardando le testimonianze dei santi e delle persone che ci circondano, camminiamo nella fedeltà in questo mese di Ottobre.
Lunedì 11 ottobre
La messa delle ore 18,00
si celebra a Scalon
in occasione della festa di
Maria Madre della Chiesa
Patrona di Porto Viro
CATECHISMO
Prima di iniziare il catechismo
diviso per classi
al sabato alle ore 14,30
in Chiesa
iniziamo a incontrarci con tutti
i ragazzi del catechismo,
iniziando da
sabato 16 ottobre
Se ne andò triste
Il vangelo presenta l’episodio di un tale che domanda a Gesù cosa deve fare per avere la vita eterna. Gesù lo invita a liberarsi di tutto ciò che può frenare il suo cammino, ma i beni che possiede fanno da diaframma tra lui e il Maestro, e … se ne va triste. Non ha saputo cogliere un’occasione d’oro che poteva segnare una svolta decisiva nella sua vita. La tristezza dell’uomo è il segno che le parole di Gesù hanno fatto centro. Nel nostro sistema di vita l’attaccamento alle cose diventa il grande ostacolo per una vita cristiana impegnata. Si mettono i beni davanti a tutto e a fondamento di tutto, e si crede così di trovare la via della gioia e della felicità, ma l’uomo è fatto per Dio e non trova pace se non in Lui (Sant’Agostino). Crediamo di possedere le cose, e ne siamo invece posseduti, diventandone schiavi, e ci chiudiamo così ai valori dello Spirito.
Il dramma di quell’uomo che se ne va triste non è solo quello di una ricchezza che lo incatena e non gli permette di proseguire il suo slancio. La sua tragedia è quella di una religione che si risolve in una serie di comandamenti da osservare. La fede in Cristo non può risolversi nel semplice adempimento di qualche precetto. Il cristianesimo non può essere ridotto a una morale. L’imperativo, nei Vangeli, non ha come oggetto un «fare», ma una persona da seguire. Il «bene», ciò che è «buono», non è l’osservanza di una norma, ma la persona stessa di Gesù Cristo. Questa pagina evangelica esemplifica perfettamente che non c’è fede cristiana senza Cristo. Il cristiano è per definizione uno che vive di Cristo e per Cristo, perché ha capito che Cristo è tutto. Gesù ha espresso questo nella parabola del mercante che va in cerca di perle preziose e, trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra (Mt 13,45-46). Questa «perla» è Cristo, non si può annacquare il messaggio evangelico lasciando che coincida con qualche buona e sana norma di comportamento.
d.G.
APERTURA ANNO PASTORALE
Domenica 17 ottobre ore 15,30 in Cattedrale a Chioggia
Il Vescovo Adriano aprirà il nuovo anno pastorale, e la fase diocesana del Sinodo dei vescovi. Il tema della sinodalità guiderà le riflessioni e le dinamiche di collaborazione nella vita della nostra comunità parrocchiali per una Chiesa missionaria.
Sono invitati in modo particolare tutti i collaboratori pastorali.
Testimoni e profeti
Ottobre missionario 2021
“Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”
(At 4,20)
“Quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato”. (dal messaggio del Papa per la giornata missionaria mondiale)
Su Nuova Scintilla di questa settimana vi invitiamo a leggere la pagina “Ragazzi e Missione” a pag. 17