XXXII^ Domenica del Tempo Ordinario
7 Novembre 2021
I COMANDAMENTI CHE FANNO VIVERE
Gesù porta in vetta i precetti fondamentali dell’antica Legge.
La religione non è una esecuzione di pratiche legali o liturgiche, ma un cammino che apre una vita buona.
Gesù conduce a riconoscerci come figli di Dio, che è nostra origine e nostro punto di arrivo.
Ci conduce a considerare ogni persona come un fratello e una sorella, da amare e aiutare.
Con il Vangelo, una nuova corrente di vita è cominciata a scorrere dentro l’umanità.
Una famiglia cristiana, una comunità cristiana diventano l’ambito educativo che accompagna a ricordare e a vivere come figli e come fratelli.
Dal settimanale diocesano di questa settimana:
* Testo della lettera del Vescovo Giampaolo e Adriano
* Ascoltare i bambini pag. 3
* I santi della settimana p. 10
* Novità alla Corte degli Angeli pag. 12
* Quelli che la domenica p.19
Il Santo Padre Francesco ha nominato nuovo Vescovo di Chioggia
mons. GIAMPAOLO DIANIN
presbitero della Diocesi di Padova, finora rettore del Seminario vescovile e membro della Segreteria del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova.
L’annuncio è stato dato mercoledì 3 novembre, alle ore 12, dalla Sala Stampa Vaticana e in contemporanea nelle Diocesi di Chioggia e di Padova.
I fiori della preghiera e della carità
in tutti i mercoledì di novembre
incominciando dal 10 novembre
alle 18,00 recita del Vespro
e S. Messa in suffragio
dei nostri defunti con catechesi su
S. Giuseppe “Patris corde”.
Si ripropone l’iniziativa: “I fiori della carità”
Sul foglio per aderire all’iniziativa
possiamo scrivere i nomi dei defunti
che desideriamo ricordare nella S. Messa
Consiglio Pastorale Parrocchiale
si incontra venerdì 12 novembre
alle ore 20,45, in canonica
Genitori dei ragazzi del catechismo
si incontrano in Chiesa,
mercoledì 10 novembre
alle ore 18,45
Lettera che mons. Giampaolo Dianin
ha scritto alla nostra Diocesi
Caro Vescovo Adriano,
Cara Chiesa di Chioggia,
nel giorno in cui viene annunciata la mia nomina a Vescovo della Chiesa di Dio che è in Chioggia, condivido con voi alcuni pensieri e lo stato d’animo che mi stanno accompagnando dallo scorso 22 ottobre, quando mi è stata comunicata la decisione di papa Francesco. Tutto è successo così in fretta senza avere il tempo di elaborare un passaggio della vita così particolare, ma forse è bene così perché in questo “cambiamento d’epoca”, come lo definisce papa Francesco, accettare di diventare Vescovo è perlomeno azzardato ed è possibile solo nell’orizzonte della fede e dell’obbedienza.
…Condivido qualcosa di quanto sto vivendo in questi giorni.
Da un anno mi trovo spesso a commentare il testo biblico della chiamata di Abramo che sta accompagnando la Chiesa di Padova nel cammino di preparazione al Sinodo diocesano: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela verso la terra che ti indicherò […] Ti benedirò […]. Abramo partì» (Gen 12,1-3).
Non pensavo che queste parole sarebbero state rivolte direttamente a me per intraprendere un altro santo viaggio carico di incognite.
…Dio fa tre promesse ad Abramo: una terra, una discendenza e la benedizione. Chiedo a Dio di mantenere le sue promesse per la nostra Chiesa e ho già cominciato a bussare con insistenza; fatelo anche voi con me e per me. Dio benedica ciascuno di voi, benedica la nostra Diocesi, la terra dei tre fiumi dove siamo chiamati a vivere e testimoniare il Vangelo, ci doni una discendenza di figli consapevoli di essere amati dal Padre celeste. Vi ringrazio già da ora se avrete la bontà di accogliermi, e giunga a tutti l’abbraccio del mio affetto e la promessa della mia fedeltà.
don Giampaolo Dianin
Lettera di benvenuto di mons. Adriano Tessarollo
Carissimo don Giampaolo,
mi faccio portavoce dell’intera Diocesi di Chioggia per darti il nostro più cordiale “Benvenuto” quale nuovo Pastore di questa porzione del Popolo di Dio.
Ti ringrazio per aver accettato “il dono e l’impegno” di essere nostro vescovo.
Ti accogliamo quale dono di Gesù Pastore e Maestro, per compiere un tratto di strada insieme, in fedeltà a Lui e al suo Vangelo, e in comunione con tutta la Chiesa.
Mentre ti attendiamo con gioia e trepidazione, come è sempre l’incontro con una ‘persona nuova’ che entra nella storia nostra e della nostra Chiesa, ti accompagniamo in questo tempo di attesa con la nostra preghiera.
Auguri e preghiere quindi in attesa “della tua venuta” tra di noi.
+ Adriano Tessarollo