6^ Domenica del tempo ordinario

13 Febbraio 2022

LE  STRADE  DELLA  VITA

Le strade facili, che poi facili non sono: la ricchezza, l’avere tutto e subito, la vita superficiale e senza impegno.
Risultato? Inquietudine e vuoto, tristezza e limite.
C’è anche l’esperienza della malattia, nostra o dei familiari che scombina la vita e la sconforta.
Gesù indica la vera via. ‘Beato l’uomo che confida nel Signore’.
Questo permette di vivere tutto, anche le sofferenze e le fatiche, con la fortezza e la speranza che il Signore dona.
Cristo risorto è vivo e presente, e ci accompagna nell’amicizia della Chiesa e nella testimonianza e nella guida di tante persone.

Apostolato della preghiera
Domenica 20, alle ore 10,30
viene celebrata la S.Messa
per i defunti e per gli
Iscritti all’Apostolato della Preghiera.

Domenica 27 febbraio

il nostro Vescovo

Giampaolo Dianin

visita la nostra Parrocchia
celebrando la

S. Messa alle ore 10,30
nella Chiesa di San Bartolomeo.

Gli siamo riconoscenti per
questo gesto di attenzione
e vogliamo insieme stringerci attorno a Lui
per manifestarGli il nostro affetto
e il nostro desiderio di camminare
con fedeltà assieme a Lui.

Percorsi di preparazione
al matrimonio:

 Parrocchia  di Rosolina
Sabato 15, 22, 29 gennaio
e 5, 12, 19 febbraio.

 Contarina – San Bartolomeo

Mercoledì 2, 9, 16, 23, 30 marzo
e  6 aprile.

Beati voi poveri

Gesù proclama beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati a motivo della fede. Sono «beati» perché Gesù promette loro la sua vicinanza e il suo sostegno, l’appartenenza al popolo dei salvati, nel quale Dio si rende presente attraverso tanti fratelli e sorelle disponibili e sensibili nei loro confronti. L’evangelista Luca, accanto alle «beatitudini», pone anche una serie di «guai» che rivolge a ricchi e sazi, a coloro che brigano per farsi battere le mani dalla gente. Gesù non scaglia contro i ricchi una maledizione, ma li mette in guardia. Fa’ loro capire la provvisorietà delle cose di questo mondo. Quando il vangelo parla del pericolo della ricchezza fa riferimento all’abbondanza sfacciata, ai grandi capitali, agli ingordi che accumulano possesso a possesso, terreno a terreno. Il regno di Dio è anche per i ricchi, purché sappiano confidare nell’unica vera ricchezza che è il Signore.
Gesù rivolge anche a noi il suo messaggio di consolazione. Ci invita a rivolgerci a lui con fiducia, ad accogliere la sua Parola come messaggio di speranza, a lasciarci rinnovare dalla sua misericordia e dal suo perdono. Gesù ci chiede di essere segni e strumenti della sua gioia e della sua consolazione; ci ricorda che il regno di Dio è già in mezzo a noi e si diffonde anche con la nostra collaborazione, con il nostro impegno quotidiano, con la nostra testimonianza di fede e vita cristiana. Per questo, ci chiede di essere attenti alle tante realtà di povertà e sofferenza presenti nel mondo, per saperle vedere e cercare di risolverle.
Per noi valgono anche i «guai», ossia l’invito di Gesù a non cercare la nostra consolazione nei beni terreni. Le cose di questo mondo non sono la vita, ma servono alla vita; siamo chiamati a viverle, ma da esse nessuno riceverà mai la «Vita». In questo senso, Gesù ci invita a imitare la folla che lo seguiva: gente semplice, spesso povera, che sapeva vedere in lui la vera ricchezza; gente affamata, ma che a lui chiedeva anzitutto il pane della sua Parola; gente sofferente nel corpo ma che, nonostante questo, non perdeva la fede nel Signore e a lui chiedeva anzitutto la salvezza dello spirito. Il Signore ci invita a essere vigilanti, a verificare continuamente la nostra adesione a lui e la nostra fedeltà alla sua Parola. Perché, come ci ha detto il profeta Geremia, È maledetto l’uomo che confida nell’uomo, […] ma è benedetto l’uomo che confida nel Signore!

d.G

Sinodo 2021 - 2023

Camminiamo insieme

Per una Chiesa sinodale

  • comunione
  • partecipazione
  • missione

 

Chi ha convocato il Sinodo?

Papa Francesco ha convocato tutta la Chiesa.
Cioè ognuno di noi, in Sinodo.
“Sinodo” significa “camminare insieme”:
syn (insieme) + odòs (cammino).

 

Perché un Sinodo?

Il Papa invita a un nuovo stile ecclesiale. Ricorda che “proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. L’obiettivo è comprendere insieme e sempre meglio come vivere in comunione, come essere protagonisti nella vita della comunità cristiana e civile (partecipazione), come essere aperti agli altri e al mondo (missione).

 

A chi è rivolto?

Il cammino del Sinodo è rivolto alla Chiesa intera, sia a chi vive attivamente la vita ecclesiale (laici, religiosi e religiose, diaconi e pastori),
sia alle persone meno coinvolte o che partecipano solo occasionalmente.

Il Sinodo si svolge a partire dall’esperienza parrocchiale e diocesana (prima fase). Alla fase diocesana e italiana seguiranno una fase continentale e infine una fase mondiale.
La prima fase avviene tra gennaio e marzo 2022. Viene vissuta come  ascolto, in modo da raccogliere racconti, osservazioni, valutazioni dal maggior numero di persone.

Entro il 30 aprile la sintesi effettuata in diocesi verrà inviata a Roma alla Commissione che sintetizzerà il materiale pervenuto da tutte le Diocesi d’Italia. Seguiranno una sintesi continentale, e una sintesi mondiale, che verrà consegnata nell’autunno 2023 al Papa e ai Vescovi riuniti in Sinodo.