XXX^ Domenica del Tempo Ordinario

23 ottobre 2022

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

COME FIGLI E FRATELLI

Gesù ci insegna a pregare con l’atteggiamento di figli, con umiltà e fiducia.
Ci presentiamo al Signore non con l’orgoglio delle nostre opere buone, ma con la semplicità dei figli:
quando preghiamo insieme nella Messa, dove Cristo prega con noi e offre al Padre se stesso e la nostra vita.
Quando preghiamo in famiglia: spettacolo di grazia e di unità. Quando preghiamo da soli e in silenzio.
Siamo figli e fratelli. Come non desiderare che tutti gli uomini e le donne nel mondo diventino partecipi di questa esperienza?
Preghiamo e doniamo il nostro sostegno.

Domenica prossima
inizia l’ora solare

 Mercoledì 26 ottobre
si incontrano i catechisti

Mercoledì 2 novembre
la Messa per tutti i defunti
sarà celebrata in Chiesa alle ore 15,00

 Nei mercoledì di novembre
sarà celebrata alle ore 18,00  la
S.Messa in suffragio dei defunti
con l’iniziativa: “I fiori della carità”

Domenica prossima
riprende in parrocchia
l’Adorazione Eucaristica alle ore 17

Percorso Fidanzati

in preparazione alla celebrazione
del Sacramento del Matrimonio
nel nostro vicariato di Loreo:

di venerdì sera, alle ore 21,

 14, 21, 28 ottobre
4, 11, 18, 25 novembre 2022
nella parrocchia di Scalon;

di sabato sera ore 21

14, 21, 28 gennaio
4, 11, 18, 25 febbraio 2023
nella parrocchia di Taglio di Po;

al mercoledì sera ore 21

1, 8, 15, 22, 29, marzo
19, 26 aprile 2023
nella Parrocchia
di 
Loreo.

La preghiera del fariseo e del pubblicano

Il vangelo presenta la parabola del fariseo e del pubblicano. Il fariseo, convinto di essere giusto, sta ritto in piedi, esamina la sua vita, e non può fare altro che ringraziare Dio per ciò che di bello e buono trova in essa. In realtà il fariseo, più che ringraziare Dio, elogia sé stesso e si vanta dinanzi a Dio. Il fariseo non prega, non guarda a Dio, non attende nulla da lui, né gli domanda nulla; è così «perfetto» che non ha bisogno di niente, anzi accampa solo diritti, esalta sé stesso e si confronta con gli altri disprezzandoli e criticandoli. In questo suo atteggiamento non c’è nulla della preghiera. Il pubblicano, al contrario, sa di essere peccatore, non ha nulla da vantare, si sente bisognoso di cambiamento e, soprattutto, sa di non poter pretendere nulla, può solo fare affidamento in Dio. Proprio per questo, si ferma in fondo al tempio, si batte il petto e rivolge la sua richiesta di perdono: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Alla fine, il fariseo torna a casa «pieno» di sé stesso e dei suoi meriti, ma «vuoto» di Dio. Al contrario, il pubblicano torna a casa svuotato dei suoi peccati e riempito del perdono e della bontà di Dio, al quale ha aperto il suo cuore con umiltà.
L’insegnamento di Gesù è chiaro: l’unico modo corretto di porsi di fronte al Signore, nella preghiera e nella vita, è quello di sentirsi sempre bisognosi del suo perdono e del suo amore. Bisogna compiere opere buone, ma non si deve vantarle, e non bisogna fare confronti con gli altri.Facendoci un esame di coscienza ci accorgiamo di avere un po’ del fariseo e un po’ del pubblicano, e allora seguiamone gli esempi positivi: come il fariseo, cerchiamo di essere onesti e giusti, di osservare i comandamenti (la parola di Dio); come il pubblicano riconosciamo che quel poco che abbiamo fatto e abbiamo è dono di Dio, e domandiamo per noi e per tutti la sua misericordia.

d.G

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCOPER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2022

«Di me sarete testimoni» (At 1,8)

Cari fratelli e sorelle!

Queste parole appartengono all’ultimo colloquio di Gesù Risorto con i suoi discepoli, prima di ascendere al Cielo, come descritto negli Atti degli Apostoli: «Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (1,8). E questo è anche il tema della Giornata Missionaria Mondiale 2022, che come sempre ci aiuta a vivere il fatto che la Chiesa è per sua natura missionaria. Quest’anno essa ci offre l’occasione di commemorare alcune ricorrenze rilevanti per la vita e missione della Chiesa: la fondazione, 400 anni fa, della Congregazione de Propaganda Fide – oggi per l’Evangelizzazione dei Popoli – e, 200 anni fa, dell’Opera della Propagazione della Fede, che, insieme all’Opera della Santa Infanzia e all’Opera di San Pietro Apostolo, 100 anni fa hanno ottenuto il riconoscimento di “Pontificie”.

  1. «Di me sarete testimoni» – La chiamata di tutti i cristiani a testimoniare Cristo
  2. «Fino ai confini della terra» – L’attualità perenne di una missione di evangelizzazione universale
  3. 3. «Riceverete la forza dallo Spirito Santo» – Lasciarsi sempre fortificare e guidare dallo Spirito

Cari fratelli e sorelle, continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane. E ripeto l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino: «Fossero tutti profeti nel popolo del Signore!» (Nm 11,29). Sì, fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che già siamo in virtù del battesimo: profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra. Maria, Regina delle missioni, prega per noi!

FRANCESCO