MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Solennità - 1° gennaio 2023

Iniziamo l’anno nuovo incontrando, insieme con i pastori, ‘Maria e Giuseppe e il Bambino’.
Ci stupiamo con ‘tutti coloro che udivano le cose dette dai pastori’, e guardiamo ‘Maria che custodisce tutte queste cose, meditandole nel suo cuore’.
La ‘Madre di Gesù’ ha generato l’umanità del Figlio di Dio: per questo la riconosciamo come vera Madre di Dio.
La invochiamo come Madre della nuova umanità, nella ricerca della pace e nella fraternità tra popoli e persone, come ci invita il Papa nel messaggio per questa giornata. 

Grazie!

In occasione del Natale, molti si sono spesi, nella Comunità,
per la buona preparazione e celebrazione della Festa:

LE SUORE, I CANTORI E L’ORGANISTA, LE SIGNORE DELLE PULIZIA DELLA CHIESA,
LE CATECHISTE CHE HANNO PREPARATO IL MERCATINO DI NATALE IN CHIESA
E IN PIAZZA REPUBBLICA, LE FAMIGLIE CHE HANNO CONTRIBUITO
ECONOMICAMENTE ALLE NECESSITA’ DELLA CHIESA.

A tutti vada, indistintamente, da parte di noi Sacerdoti e dell’intera
Comunità, un sentito ringraziamento per la loro opera e per il loro prezioso e indispensabile contributo!
Senza il loro supporto, il loro  entusiasmo e la loro presenza, non potremmo infatti
definirci una Comunità e senza essere una comunità non potremmo
vivere la fede e la missione che Cristo stesso ha affidato alla sua Chiesa.

Venerdì 6 gennaio
Epifania del Signore

SS.Messe
San Bartolomeo
ore 8,30 – 10,30 – 18.00

Mea
ore 9.00
Ca’Cappellino
ore 11.00

Nella Chiesa
delle Clarisse

L’incontro con il Messia
riempie il nostro cuore di pace,
stare davanti a Lui in silenzio
ci trasforma e ci rimette in cammino.

Ecco una opportunità:

 Sabato 31 dicembre 

      ore 22,30 Adorazione
ore 23,15 Ufficio delle Letture

Maria meditava queste cose nel suo cuore

Maria che nell’annunciazione aveva fatto posto al figlio di Dio nel suo cuore prima che nel suo grembo, vive la sua maternità con un atteggiamento di profonda e silenziosa unione con il figlio appena nato: Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Maria ascolta con attenzione quanto i pastori dicono del bambino che ha dato alla luce: è il Salvatore, il Cristo Signore, il Messia uscito dalla discendenza di Davide. Maria ascolta le parole dei pastori e continua a crescere in quella fede che la cugina Elisabetta aveva elogiato: Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. Maria «medita» e approfondisce nel silenzio l’esperienza che sta vivendo. Il suo meditare è un continuo rinnovare il «sì» a Dio pronunciato nell’annunciazione: Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola.
Dio, che si è fatto uomo in Maria grazie al suo «sì» pronto e generoso, oggi continua a «farsi uomo» in ciascuno di noi, continua a essere presente nel mondo grazie anche alla nostra collaborazione. A noi il compito di imitare Maria dicendo il nostro «sì» a Dio ogni giorno, cercando di conformarci sempre più alla sua volontà. Il vangelo ci dice che Maria era attenta alle meraviglie che Dio operava. Sapremo anche noi, come lei, scoprire i segni dell’amore di Dio e ringraziarlo del suo operato e offrirci a lui per diventare suoi collaboratori?
Oggi si celebra la giornata mondiale della pace; pace che purtroppo non ha abitato il tempo che è trascorso, né domina su quello presente (Ucraina, e non solo). Quanto al futuro, abbiamo solo domande senza risposta. Di fronte all’attuale situazione mondiale ci accomuna un terribile senso di impotenza. Che fare? Ognuno di noi è chiamato a portare il suo contributo alla pace pregando e domandando al Signore che l’odio e la violenza cedano il passo all’amore e al perdono. È necessario essere uomini e donne di pace, persone che sanno perdonare, dimenticare, spegnere i bollori di gente troppo focosa, far ragionare; persone che si lasciano pervadere da sentimenti di pazienza e servizio. Solo così offriremo il nostro contributo alla costruzione di una umanità nuova, unita nella vera pace.

d.G.

Nessuno può salvarsi da solo.Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace

«Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte» (Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi 5,1-2).

  1. Con queste parole, l’Apostolo Paolo invitava la comunità di Tessalonica perché, nell’attesa dell’incontro con il Signore, restasse salda, con i piedi e il cuore ben piantati sulla terra, capace di uno sguardo attento sulla realtà e sulle vicende della storia. Perciò, anche se gli eventi della nostra esistenza appaiono così tragici e ci sentiamo spinti nel tunnel oscuro e difficile dell’ingiustizia e della sofferenza, siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino….
  2. Il Covid-19 ci ha fatto piombare nel cuore della notte, destabilizzando la nostra vita ordinaria, mettendo a soqquadro i nostri piani e le nostre abitudini, ribaltando l’apparente tranquillità anche delle società più privilegiate, generando disorientamento e sofferenza, causando la morte di tanti nostri fratelli e sorelle.

Assieme alle manifestazioni fisiche, il Covid-19 ha provocato, anche con effetti a lungo termine, un malessere generale che si è concentrato nel cuore di tante persone e famiglie, con risvolti non trascurabili, alimentati dai lunghi periodi di isolamento e da diverse limitazioni di libertà….

  1. Al tempo stesso, nel momento in cui abbiamo osato sperare che il peggio della notte della pandemia da Covid-19 fosse stato superato, una nuova terribile sciagura si è abbattuta sull’umanità. Abbiamo assistito all’insorgere di un altro flagello: un’ulteriore guerra, in parte paragonabile al Covid-19, ma tuttavia guidata da scelte umane colpevoli. La guerra in Ucraina miete vittime innocenti e diffonde incertezza, non solo per chi ne viene direttamente colpito, ma in modo diffuso e indiscriminato per tutti, anche per quanti, a migliaia di chilometri di distanza, ne soffrono gli effetti collaterali – basti solo pensare ai problemi del grano e ai prezzi del carburante….
  2. Cosa, dunque, ci è chiesto di fare? Anzitutto, di lasciarci cambiare il cuore dall’emergenza che abbiamo vissuto, di permettere cioè che, attraverso questo momento storico, Dio trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtà….