V domenica di Pasqua

7 maggio 2023

L’OPERA DI DIO  E LA  NOSTRA

Anche noi come gli apostoli nel cenacolo, riceviamo le confidenze di Gesù e con l’apostolo Filippo gli domandiamo:
Mostraci Dio, mostraci il Padre.
Ritroviamo Dio nel segno concreto di Gesù, Figlio mandato dal Padre a compiere la sua opera di salvezza.
Quali altre strade cercare, quali altre strade percorrere?
Gesù è via, verità e vita.
Stringendoci a Lui, pietra viva, nella comunità della Chiesa, la nostra vita e la nostra opera non vanno perdute, ma servano per la costruzione di un mondo nuovo.

FESTIVAL BIBLICO

CHIOGGIA 19 – 21 maggio

Sarà il libro biblico della Genesi – e in particolare i capitoli dall’1 all’11 – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale della 19° edizione del Festival Biblico, il festival promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo per stimolare una riflessione sulla contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Al progetto aderiscono le Diocesi di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia – quest’ultima alla sua prima edizione.

Vi invitiamo a seguire il ricco programma proposto nel volantino

Il Fioretto
del mese di Maggio

Il mese di Maggio ci mette
insieme
a pregare con
il Rosario
per chiedere alla
Madonna di Fatima
il dono della pace.

Si recita il Rosario ogni sera

in Chiesa
alle 17,30, prima della Messa.

A Sant’Antunin da Po
ogni sera alle ore 20,30

In Parrocchia
dal lunedì al venerdì
alle ore 20,45

Con i ragazzi e i genitori il Fioretto si terrà
al mercoledì alle ore 20,45, in Chiesa

Gesù via, verità e vita

Il vangelo di questa domenica segna l’inizio dei «discorsi di addio» (Giovanni cc. 14-17). L’«ora» di Gesù si avvicina e nelle sue parole domina la preoccupazione di consolare i discepoli per la sua imminente partenza. Queste pagine sono il testamento spirituale di Gesù preoccupato per il bene dei suoi che sta per lasciare. Egli intende rassicurare i discepoli sul proprio e loro destino. La sua partenza non è da considerare la conclusione della loro bella avventura insieme. Gesù parte per andare a preparare un posto nella casa del Padre e per potersi poi ricongiungere tutti: Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.
Gesù si presenta ai discepoli come colui che apre l’accesso alla «casa» del Padre, colui che apre agli uomini la possibilità dell’incontro con Dio. Gli interrogativi posti da Tommaso e da Filippo consentono a Gesù di chiarire la sua funzione e la sua missione. Tommaso desidera conoscere la via per arrivare al luogo dove Gesù sta per andare. Gesù gli risponde: Io sono la via, la verità e la vita. Gesù propone sé stesso, la sua persona e il suo messaggio come colui che dà autenticità ai desideri più profondi dell’uomo, come colui che dona significato alla vita e la riempie di speranza. Gesù è la via che porta alla vera vita e alla verità della vita, proprio perché lui stesso è la Verità. La richiesta di Filippo – Mostraci il Padre e ci basta – esprime invece la tentazione frequente di prendere scorciatoie per arrivare a Dio e alla verità di sé. Gesù ribadisce di essere l’immagine del Padre, di essere colui che consente l’accesso a Dio. Egli afferma che la salvezza è davanti a loro, è la sua stessa persona, è la relazione con lui che dona la vera vita.
La parola di Gesù ci pone alcune domande e sollecita da noi le risposte. Vogliamo conoscere la «via»? Guardiamo a Cristo: tra i tanti maestri dell’umanità è l’unico in grado di insegnarci la via giusta. Vogliamo conoscere la «verità»? Guardiamo a Cristo: ascoltiamo la sua Parola, unica verità che rischiara il nostro cuore. Vogliamo possedere la pienezza della «vita»? Guardiamo a Cristo: l’unico che sa dare un significato e un fine nuovo al nostro vivere ed è via sicura verso una vita autentica che non finirà mai.

d.G.

Una firma che fa bene

“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”.

Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo
Ecco, quindi, che attraverso una semplice firma, quella per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà. “L’obiettivo della campagna 2023 è far comprendere il valore di un gesto molto semplice come una firma, abbinandolo a momenti della vita di tutti i giorni.
Nella campagna 2023 la Chiesa si racconta attraverso otto storie di speranza e di coraggio.
Dalla Casa della Carità che, a Seregno, offre ospitalità ai più fragili senza fissa dimora, alla mensa delle Parrocchie solidali di Brindisi, una mano tesa rivolta a quanti sono a rischio di esclusione sociale. Dalla Casa Santa Elisabetta, un condominio solidale nel cuore di Verona per donne sole con minori ad Opera Seme Farm, una filiera etica che, nel Salento, promuove i prodotti del territorio generando valore ed occupazione, passando per il Centro di ascolto diocesano di Albano, un luogo accogliente e familiare per chi ha bisogno di assistenza alimentare e non solo. Farsi prossimo con l’accoglienza è la mission del progetto Un popolo per tutti che, a Roccella Jonica, rappresenta un nuovo inizio per i migranti in fuga in cerca di un futuro migliore.