XIV domenica del Tempo Ordinario

9 luglio 2023

Venite a me

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò: Gesù invita a ricercare in lui, nel suo vangelo e nel suo esempio la vera volontà di Dio, una volontà esigente ma anche semplice e a portata di tutti. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore. Il “giogo” è immagine delle esigenze che derivano dal messaggio di Gesù, che parla di “mio giogo” perché l’ha portato per primo, a differenza dei falsi maestri che invece imponevano agli altri tutta una serie di norme senza muovere personalmente un dito. Se Gesù parla di “mio” giogo è anche per un altro motivo: prendere il giogo di Gesù significa aderire alla sua persona, seguirlo. Non un insieme di precetti ma il fascino di una persona. Gesù si qualifica come mite e umile di cuore. “Umile” indica l’atteggiamento di obbedienza e docilità di Gesù verso il Padre; “mite” indica l’atteggiamento di Gesù verso gli uomini: un atteggiamento di accoglienza, pazienza, disponibilità al perdono.
Infine, Gesù afferma che il suo giogo è dolce e leggero, cioè le sue parole, anche se suonano impegnative, rispondono alle esigenze più profonde dell’uomo, e proprio per questo sono un giogo meno pesante da portare. Il progetto di Gesù è impegnativo, ma nello stesso tempo è leggero perché non abbandona l’uomo a sé stesso, ma cammina al suo fianco.
Il ristoro e riposo che Gesù promette non è un fuggire dai problemi, ma quella pace interiore che offre alla persona la possibilità di rinnovarsi e dare nuovo impulso alla propria vita. È quel silenzio interiore che ci fa capire che è più importante la qualità della nostra azione che non il numero delle iniziative che riusciamo a mandare avanti. È un fermarci a riflettere per ricuperare noi stessi, per ricuperare il gusto delle cose semplici e trovare il coraggio di liberarci da inutili schiavitù.

La Lampada della Pace

La “lampada della pace” affidata al vescovo Giampaolo e alla diocesi di Chioggia il 22 giugno nella chiesa di S. Anna in Piove di Sacco dal vescovo di Padova, è arrivata la sera stessa in cattedrale a Chioggia, mantenuta sempre accesa dal vescovo durante il tragitto in auto col vicario generale. La sera seguente s’è tenuta la recita del rosario per la pace a cura del Masci. Domenica mattina 25 giugno, il vescovo stesso l’ha recata con sé nel santuario della Madonna della Navicella, dove ha presieduto la concelebrazione nella solennità patronale. Si è trattato significativamente della prima tappa in diocesi. Ora, come ha annunciato il vescovo Giampaolo passerà, in occasione della festa della compatrona S. Maria Goretti (6 luglio) nella chiesa della B. Vergine di Lourdes, molto frequentata anche dai turisti, e successivamente sarà accolta nei vari vicariati, unità pastorali e parrocchie della diocesi, come impegno a continuare a pregare per la pace “senza stancarsi mai”. La “lampada”, che sostanzialmente è un semplice ma artistico ed eloquente “portalumino”, è stata costruita a Padova con una scultura lignea di artigianato africano: intende raffigurare la comunità al cui centro è inserito appunto un lumino come segno di luce e di speranza che vanno alimentate con la preghiera. La simbolica “comunità” è costituita da cinque figure stilizzate che si tengono unite in una sorta di abbraccio e possono richiamare la fraternità fra i popoli dei cinque continenti.

Campo Scuola estivo
17 – 20 luglio
Lorenzago di Cadore

Trenta persone, tra ragazzi
e animatori, sono in gioco
per organizzare e vivere insieme
un momento tanto bello e
importante per la vita
dei ragazzi e degli adulti.
Tema del Campo:

“Come è bello il mondo
e come è grande Dio!”

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

13 luglio
La Regola di Chiara
un sogno che diventa vita

20 luglio
Chiamate a vivere la Regola di Chiara

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara