Domenica XVI^ del Tempo Ordinario

23 luglio 2023

Nel campo del mondo e in quello del nostro cuore viene seminato il bene e il male.
E’ all’opera Dio ma è all’opera anche Satana.
Domandiamo allo Spirito Santo la grazia di distinguere il bene dal male;
la grazia di operare il bene in ogni situazione, famiglia, lavoro, tra amici:
un incoraggiamento, uno sguardo e un’azione positiva, senza insistere sulla lamentela, il rimprovero e la denuncia.
Collaboriamo con la preghiera e la carità per fare fiorire il bene che ogni giorno Dio semina e fa fiorire nel mondo.

Dalla montagna alla vita

Splendida esperienza di Camposcuola quella vissuta a Lorenzago di Cadore
dal 17 al 20 luglio con 15 ragazzi, 4 animatori, 1 suora, 2 nonne e 3 ottime cuoche.
“Come è bello il mondo, e come è grande Dio”
è stata l’affermazione che ha provocato i nostri brevi giorni di vacanza.
L’osservazione e lo stupore hanno accompagnato le nostre escursioni, i giochi e i dialoghi.
Ed ora il cammino iniziato continua, perché solo lo stupore ci aiuta a conoscere.

La pazienza di Dio

In un ambiente contadino come quello palestinese poteva capitare che un uomo per vendetta seminasse zizzania nel campo del proprio nemico. Perciò la presenza della zizzania nel campo di grano non è l’elemento inatteso e sorprendente della parabola di Gesù. Il padrone, infatti, non ne è sorpreso né è inattesa l’affermazione che, al tempo della mietitura, grano e zizzania saranno accuratamente separati, ponendo il grano nel granaio e gettando la zizzania nel fuoco. La meraviglia sta nel fatto che la zizzania non debba essere strappata, ma lasciata crescere insieme al grano fino al tempo della mietitura.
Il centro della parabola sta proprio qui: mette in luce l’atteggiamento di Dio verso il peccatore: Dio è paziente, tollerante, offre sempre nuove chance. Nella storia il bene e il male crescono insieme in un groviglio che non è facile sciogliere, e non mancano servi zelanti che di questo si scandalizzano: Dio non dovrebbe governare la storia e instaurare il suo Regno con criteri più decisi e netti? Al tempo di Gesù c’erano i Farisei che si ritenevano i soli giusti, e si separavano dal resto del popolo ritenuto peccatore. C’erano gli Esseni che si ritiravano nella solitudine del deserto a vivere una vita di preghiera, studio e penitenza, rifiutando tutti coloro che erano ritenuti impuri. Lo stesso Giovanni Battista aveva annunciato il Messia come colui che avrebbe finalmente separato il grano dalla paglia (cfr. Mt 3,12).
Gesù viene e fa il contrario. Non si separa dai peccatori ma va con essi, non li abbandona, li perdona. Tollera persino nella cerchia dei dodici un traditore e, comunque, si circonda di discepoli che sono pronti ad abbandonarlo. Comprendiamo, a questo punto, tutta la forza polemica della parabola. C’è un netto contrasto tra l’agire di Dio, paziente e tollerante, e l’intollerante rigidezza di molti suoi servi. Con la sua prassi di tolleranza e perdono Gesù rende visibile il comportamento di Dio. A imitazione di Dio anche il cristiano deve aprire il cuore alla tolleranza, al perdono, deve essere disponibile a dare a chi ha sbagliato la possibilità di rimediare e ritornare sulla retta via.

d.G.

I giovedì di
Santa Chiara
ore 20,45

Chiara in ascolto
dello Spirito e delle
sorelle scrive la Regola

27 luglio
Il cuore della Regola

3 agosto
Chiara e le sorelle

10 agosto
Transito di Chiara

Laboratorio di Iconografia
Scopri Gesù
dipingendo il Suo volto

29-30 luglio e 5-6 agosto
presso la

Comunità Missionaria di Villaregia
Per informazioni e iscrizioni
chiama:
Carillo – 370 151 0042
Simonetta – 338 641 3768
I posti sono limitati

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Andrea Tornielli
direttore editoriale del Dicastero per
la comunicazione della santa sede e il
Cardinale Pizzaballa
su “Religioni e popoli:
conoscenza e unità”
Giovedì 27 luglio ore 21,00
presso l’uditorio San Nicolò a Chioggia.