Domenica XXVII^ del Tempo Ordinario
8 OTTOBRE 2023
IL CAMPO DA COLTIVARE
Gesù descrive la storia del popolo ebreo, e la nostra storia personale.
Non solo una vigna, ma la vita, le persone, la fede e tanti beni in questo mondo.
Riconosciamo tutto come dono di Dio, non come nostra proprietà, ma come terreno da coltivare per il bene di tutti.
Ripartiamo dal Vangelo, dalla vita della comunità cristiana alla quale apparteniamo, da una presenza viva e attenta nella società, nel lavoro, nella scuola.
Il Signore ci chiama ad essere suoi collaboratori, non come servi, ma come figli amati.
Ottobre mese del Rosario
siccome tra l’11 settembre e l’11 ottobre ricorre l’anniversario
delle principali vittorie cristiane, il mese di ottobre, in cui cade la
festa della Madonna del Rosario, (7 ottobre, anniversario di Lepanto 1571),
oltre ad essere il mese missionario è un mese, insieme a maggio, dedicato al culto mariano.
Mercoledì 11 ottobre
Festa della Patrona di Porto Viro
“Maria SS.ma Madre della Chiesa”
ore 18,30
concelebrazione eucaristica
presieduta dal Vescovo con
i parroci della città,
nella Chiesa di Scalon
seguirà la benedizione
solenne della città
sul sagrato della Chiesa
nella nostra parrocchia
mercoledì 11 ottobre
non si celebra la Messa
delle ore 18,00
Giovedì 12 ottobre
dalle ore 18,45 alle ore 19,30
incontro con tutti i genitori
del catechismo, in Chiesa.
PORTARE FRUTTO
La parabola dei vignaioli omicidi è una lettura simbolica della storia del popolo di Israele. Nell’azione del padrone (= Dio) che pianta la vigna (= il popolo di Israele), la circonda di una siepe, vi scava un frantoio, vi costruisce una torre, possiamo vedere tutta la sollecitudine di questo padrone nel fare in modo che la vigna possa godere delle situazioni ottimali per poter portare frutto. L’ultima azione è affidarla a dei vignaioli (= i capi del popolo). Questi, però, anziché essere fedeli al loro compito di custodi chiamati a consegnare i frutti della vigna al legittimo proprietario, pensano di impossessarsene, uccidendo parte dei servi inviati per il raccolto e il figlio stesso del padrone. A questo punto il racconto della parabola si ferma, Gesù interpella direttamente i suoi interlocutori perché siano loro stessi a continuare la parabola e a proporne la finale. La risposta dei sacerdoti e degli anziani viene quindi ripresa da Gesù e concretizzata: Vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Questo è un duro giudizio su Israele e, nello stesso tempo, un avvertimento per la comunità cristiana. Con la morte di Gesù, pietra che i costruttori hanno scartato ma diventata pietra d’angolo, si è verificata una svolta nella storia del popolo di Israele: i privilegi che gli spettavano in
quanto popolo eletto sono passati al nuovo Israele, la comunità cristiana. Dio ha affidato alla Chiesa le sue promesse, le sue esigenze di giustizia e si attende che porti frutto. Nella conclusione della parabola è importante il riferimento al futuro (sarà tolto … sarà dato …): la parabola dei vignaioli omicidi è per noi un monito che ci impedisce di sentirci persone che hanno già posto un’ipoteca sulla salvezza. Se non siamo disponibili a restituire a Dio i frutti, corriamo il rischio di essere cacciati e di vederci tolto questo grande dono. Le promesse di Dio sono per coloro che si impegnano a portare frutto e aderiscono alla volontà del Padre, solo questa è la condizione che potrà consentire alla comunità cristiana di essere legittima amministratrice dell’eredità che ha ricevuto.
d.G.
Cuori ardenti, piedi in cammino
Il tema scelto dal Papa per la giornata missionaria mondiale prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus nel vangelo di Luca “Cuori ardenti, piedi in cammino” e coincide anche con il tema scelto dall’Ufficio per la cooperazione missionaria fra le Chiese.
Papa Francesco fa notare tre immagini chiave di questo racconto: cuori ardenti dei discepoli, mentre Gesù spiega loro le Scritture,occhiaperti quando lo riconoscono nello spezzare del pane e infine piedi in cammino come nuovo inizio di una relazione e missione con Gesù.
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
PER IL MESE MISSIONARIO
Contemplare la testimonianza dei missionari ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi. Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano ca-paci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore…