Domenica XXIX^ del Tempo Ordinario

22 OTTOBRE 2023

IL BENE DELLA CHIESA,IL BENE DI TUTTI

Conviene a “Cesare”, cioè al potere umano, rispettare e fare vivere
chi professa una fede:
è questione di libertà ed è vantaggio per tutti.
Quando “Cesare”, cioè il potere, ostacola o abolisce la presenza della Chiesa e l’azione dei cristiani, fa del male a tutti, particolarmente nelle zone di missione.
L’azione del potere statale non basta a salvarci.
La Chiesa lascia ai cittadini e allo stato la regolazione della vita pubblica, purché non si impongano scelte contro la coscienza.
Tutti possano godere della libertà e della pace, come figli di Dio e fratelli.

“LAMPADA DELLA PACE”

Itinerario della Lampada della Pace programmato nel nostro Vicariato:
mese di ottobre
3-7 Monastero delle Clarisse; 8-12 Unità pastorale di Scalon; 12-17 Unità pastorale di Loreo;
18-21 Unità pastorale di Donada; 22-28 Unità pastorale di Rosolina;

mese di novembre
29 ottobre 5 novembre Unità pastorale. di Taglio di Po; 5-12 novembre Unità pastorale di Contarina.

In questa domenica iniziamo
l’Anno Catechistico
Alla Messa delle ore 10,30
attendiamo ragazzi,
genitori e catechisti.
Dopo la Messa ci sarà
un momento comune di
accoglienza in cui spiegheremo le
modalità e il percorso
del cammino catechistico
di quest’anno, con un gioco.

Domenica 29 ottobre
dalle ore 15,30 alle ore 18,30
Seminario a Chioggia
sarà presente
Mons. Valentino Bulgarelli
responsabile dell’
Ufficio Catechistico nazionale
che metterà a tema
l’iniziazione cristiana.
Il Vescovo invita all’incontro
i sacerdoti, i catechisti e
gli operatori pastorali
della Diocesi.

I diritti di Dio e di Cesare

Farisei ed erodiani inviano a Gesù una delegazione con una domanda trabocchetto messa insieme con grande abilità: È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Qualunque sia la risposta, Gesù è perduto: se si pronuncia contro il versamento del tributo sarà subito denunciato come un pericoloso agitatore del popolo e sovvertitore delle leggi di Roma; se invece si dichiara favorevole al pagamento, cesserà di apparire agli occhi del popolo come il messia atteso. La domanda è preceduta da una introduzione accattivante: Gesù è definito un maestro «veritiero», che insegna la via di Dio «secondo verità» e che non «guarda in faccia nessuno». Insomma, è un uomo franco, lineare, tutto d’un pezzo. Non dice ciò che gli è utile, non è condizionato dal consenso e dalla popolarità: dice ciò che è vero. Gesù però sa che la loro domanda non nasce dal desiderio di sapere e che non sono interessati alla verità. Si parla di «malizia» e «ipocrisia». Gesù si fa’ mostrare una moneta e sposta la questione dal piano ideologico a quello pratico. La moneta mostra in modo inequivocabile che i giudei sono sudditi di Roma, godono i vantaggi dell’amministrazione romana e quindi devono dare il loro contributo. Questo è quanto Gesù afferma nella prima parte della risposta: Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare.
La seconda parte della risposta chiarisce che il pagare il tributo a Cesare non è in contrasto con il rendere a Dio quello che gli è dovuto. Se la moneta deve essere restituita a Cesare perché porta la sua immagine, anche l’uomo deve essere restituito a Dio, perché creato a immagine di Dio (Gen 1,26). Nella risposta di Gesù, però, l’enfasi cade sulla seconda parte: ma a Dio quello che è di Dio. Cesare (lo Stato) svolge un suo ruolo importante e quindi ci sono dei doveri nei confronti dello Stato che non vanno misconosciuti, ma il valore assoluto è Dio. Lo Stato non può erigersi a valore assoluto, non può assorbire tutto il cuore dell’uomo e non può sostituirsi alla sua coscienza. Il problema se sia possibile tracciare una linea di demarcazione fra le legittime richieste dello Stato e le richieste di fedeltà a Dio si è presentato e si ripresenterà sempre. La soluzione indicata da Gesù invita a soppesare di volta in volta le richieste dello Stato tenendo presente che il valore assoluto rimane sempre e comunque Dio.

d.G.

22 OTTOBRE 2023GIORNATA MISSIONARIA MONDIALEMessaggio del Santo Padre Francesco

Cari fratelli e sorelle!
Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (cfr 24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto. Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno.