3^ Domenica del tempo ordinario
21 gennaio 2024
Oggi è la Domenica della Parola di Dio
Non rinunciamo alla Parola di Dio! È la lettera d’amore scritta per noi da Colui che ci conosce come nessun altro: leggendola, sentiamo nuovamente la sua voce, scorgiamo il suo volto, riceviamo il suo Spirito. La Parola ci fa vicini a Dio: non teniamola lontana. Portiamola sempre con noi, in tasca, nel telefono; diamole un posto degno nelle nostre case… chiediamo al Signore la forza di spegnere la televisione e di aprire la Bibbia; di chiudere il cellulare e di aprire il Vangelo… Perché non leggerlo anche da soli, un piccolo passo ogni giorno? Ci farà sentire il Signore vicino e ci infonderà coraggio nel cammino della vita”. (Papa Francesco)
“Rimanete nella mia Parola”
(Gv 8,31)
Dal 18 al 25 gennaio
Settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani
“Ama il Signore Dio tuo…
e ama il prossimo tuo
come te stesso”
Nella Messa delle ore 18,00 ci
uniamo a questa grande intenzione
di preghiera che da più di 110 anni
tutta la Chiesa e le altre confessioni
cristiane presentano al Signore.
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Percorso di
preparazione al matrimonio
Parrocchia San Bartolomeo
giovedì sera alle ore 20,45
presso le opere parrocchiali
22 e 29 febbraio 2024
7, 14, 21 marzo 2024
Festa di
DON BOSCO
Sabato 27 ore 15,30
Giochi in Oratorio per tutti i bambini e
ragazzi dalla 1^ elementare alla 3^ media
– Merenda
– S. Messa per ragazzi e genitori
Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo
Dal 15 settembre 2006 è presente a Porto Viro una piccola comunità di suore appartenenti alla congregazione denominata ANCELLE PARROCCHIALI DELLO SPIRITO SANTO.
Seguendo il carisma della loro Fondatrice Madre Giuditta Martelli la loro presenza si è rivelata molto preziosa per le comunità di Donada e Contarina.
Essendo la “Parrocchia” il punto di riferimento specifico del loro carisma sono state in questi anni presenza e testimonianza di amore alla Chiesa ed hanno svolto una pastorale di “promozione umana e di evangelizzazione”.
Madre Giuditta scrive: “Il primo apostolato di un’Ancella è un volto ilare e sorridente, ma la gioia che esso esprime deve essere vera, cioè deve nascere da un cuore traboccante di gioia per la presenza dello Spirito Santo”.
Suor Consolata presente tra noi da circa 13 anni, ora ci lascia.
E’ stata chiamata a ritornare nella sua terra, in Tanzania, per una nuova fondazione.
Ci lascia il ricordo del suo volto sorridente, del suo tratto pacato e sereno, della sua laboriosità instancabile.
Grazie Suor Consolata del buon profumo di Cristo che hai sparso tra noi!
La salutiamo nelle nostre comunità domenica 28 gennaio.
Sempre domenica 28 pranziamo assieme a lei al ristorante “La Donada”.
Chi desidera partecipare al pranzo e al dono che le offriremo si rivolga in parrocchia.
Il regno di Dio è vicino
Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo. Sono le prime parole di Gesù nel vangelo di Marco. Il tempo dell’attesa è finito, è arrivato il momento decisivo: Dio inaugura il regno, si fa presente nella storia dell’uomo per liberarlo e salvarlo. Per entrare nel regno è necessario convertirsi e credere al vangelo. Convertirsi significa fare spazio a Dio, abbandonare un modo di pensare e agire non conforme alla sua parola. Credere significa accogliere e aderire alla persona e all’azione di Gesù, significa aprirsi con fiducia al suo annuncio mettendo Lui a fondamento della nostra vita. I due imperativi convertitevi e credete non indicano un atto momentaneo, transitorio, ma un comportamento costante e continuativo, significano: perseverare nella conversione e nella fede.
Questa sintesi del messaggio di Gesù è seguita dalla chiamata di Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. In questi episodi di vocazione Gesù è la figura dominante, il protagonista assoluto, il soggetto dei verbi principali: vedere, dire, chiamare. Tutto è messo in movimento dalla sua parola autorevole. Non sono i quattro che scelgono Gesù, ma è Gesù che li sceglie e li chiama. La sua chiamata è esigente, ma è anche tale da dare pienezza di senso alla loro vita.
La chiamata dei primi discepoli aiuta a comprendere cosa significa essere discepoli di Gesù. Il discepolato parte da una chiamata di Gesù – Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi (Gv 15,16) – e si realizza nel seguire Gesù, significa comunione di vita con Lui. Per sfuggire al pericolo di una fede individuale e spiritualista, la vocazione a coppie (Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni) sottolinea che la vocazione cristiana chiama a una vita comune, chiama a vivere all’interno di una comunità. Il discepolato, infine, ha come finalità la missione, il compito di annunciare il vangelo non è limitato o riservato a pochi prescelti, ma riguarda ogni battezzato.
d.G.