XIII^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

30 giugno 2024

GESU’ IN MEZZO A NOI

Ci è caro questo Vangelo, con Gesù tirato qua e là dalla gente, toccato e quasi strattonato, e poi chiamato in una casa a salvare una ragazzina…
E’ un’immagine vera e concreta della fede: Gesù in mezzo a noi, una presenza che ci accompagna a vivere ogni giorno. Impariamo a riconoscerlo, pas-sando attraverso i sacramenti, la parola, l’eucaristia. Lui ci chiama a collaborare con la sua azione, come fa con Pietro Giacomo e Giovanni. La salvezza inizia già dal riconoscerlo e dalla nostra unità con Lui.

Domenica 30 giugno 2024

Giornata per la Carità
del Papa

Aiutiamo il Papa ad aiutare in
ogni momento con un piccolo
gesto.

Martedì 2 luglio
convocazione
Consiglio Pastorale
alle ore 18.30 dopo la Messa.
Ordine de giorno:
* festa di San Bartolomeo e
* breve introduzione alla festa
della Patrona di ottobre.

MONASTERO CUORE IMMACOLATO di MARIAI Giovedì di santa Chiara dell’anno 2024

1° Giovedì di santa Chiara
4 Luglio alle ore 21
Vita di S. Chiara
alternando brani letti e musicali
con la Banda Musicale Cittadina

Altri appuntamenti nei Giovedì

11 Luglio
Chiara e il Crocefisso
18 Luglio
Come Chiara pregava
25 Luglio
Preghiera di lode in Chiara e Francesco
1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello specchio dell’eternità

Gesù ci prende per mano e ci dice: alzati! 


Il vangelo presenta due miracoli: la risurrezione di una ragazzina e la guarigione di una donna. Non è la loro straordinarietà che deve attirare l’attenzione, ma «chi» essi vogliono rivelare e «che cosa» essi vogliono indicare. Essi manifestano la fragilità della condizione umana soggetta alle malattie e alla inesorabilità della morte e, allo stesso tempo, parlano della potenza di Dio posta in Gesù a servizio della liberazione e guarigione dell’uomo. Lo scopo dei miracoli è svelare «chi» si nasconde dietro la persona che li compie.
Gesù cammina verso la casa di Giairo dove la figlia di dodici anni è agli estremi, cammina accanto al dolore del padre. Ed ecco una donna si avvicina a Gesù e sceglie come strumento di guarigione un gesto commovente: un tocco della mano. L’emorroissa scardina la regola che gli imponeva di non avvicinarsi e toccare nessuno con il gesto più tenero e umano per dire: ci sono anch’io! Gesù approva il gesto trasgressivo della donna e le rivolge parole che valgono anche per ciascuno di noi: Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male. Gesù le dona non solo guarigione fisica ma anche salvezza e la tenerezza di sentirsi amata. Mentre stanno per giungere alla casa del capo della sinagoga, vengono a riferire che la ragazzina è morta. Gesù invita però Giairo ad aver fede, e alla gente che piangeva dice: Perché piangete? Questa ragazzina non è morta, ma dorme. Lo deridono con la stessa derisione con cui talvolta dicono anche a noi: Tu credi nella vita dopo la morte? Sei un illuso: Finito io, finito tutto. E Gesù a ripetere: Tu abbi fede, Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. Gesù caccia fuori tutti, prende per mano la ragazza e le dice: Talità kum, ragazzina alzati! E la ragazzina si alza e si mette a camminare.
Chi è dunque Gesù? È colui che intreccia la sua vita con la nostra vita, il suo respiro con il nostro, le sue forze con le nostre. È una mano che ci prende per mano. A ciascuno di noi qualunque siano i problemi, le sofferenze o il dolore che portiamo dentro, Gesù rivolge quelle stesse antiche parole: Talità kum, cioè alzati, riprendi la forza, la lotta, la vita, torna a ricevere e a restituire amore.

d.G.