XIV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

7 luglio 2024

GESU’: IL VANGELO VIVO

Nel Vangelo scopriamo ogni giorno Gesù, anche in paragone con quelli che lo accolgono e la riconoscono e con quelli che non lo accettano e lo respingono. Il Vangelo va conosciuto non solo come libro che narra la storia di Gesù; quando Gesù diventa una ‘Presenza riconosciuta e amata’, allora ci fa vivere e sperare. Scopriamo il Vangelo nella vita di tante persone, santi e cristiani di ieri e di oggi. Domandiamo la grazia di non rimanere vittime di tutte le informazioni che appesantiscono il nostro cuore e uccidono la speranza. Ricerchiamo il Vangelo vivo.

La tua firma diventerà migliaia di gesti d’amore
Sostenere l’8×1000
alla
Chiesa Cattolica

CA’ CAPPELLINO – MEA
da domenica 21 luglio
fino a domenica 18 agosto
verrà sospesa la celebrazione della
S. Messa nelle frazioni di Mea
e Ca’ Cappellino.
A San Bartolomeo l’orario delle
Messe resta invariato:
Sabato Messa festiva anticipata
alle ore 18,00
Domenica alle 8,30 – 10,30 – 18,00

MONASTERO CUORE
IMMACOLATO di MARIA

I Giovedì di santa Chiara
anno 2024

la preghiers in Santa Chiara

11 Luglio
Chiara e il Crocefisso
18 Luglio
Come Chiara pregava
25 Luglio
Preghiera di lode
in Chiara e Francesco

1 Agosto
Va’, ripara la mia casa…
8 Agosto
Poni la tua mente nello
specchio dell’eternità

Giornata Mondiale dei Nonni
e degli Anziani

domenica 28 luglio

Cari fratelli e sorelle!
Dio non abbandona i suoi figli,
mai. Nemmeno quando l’età avanza
e le forze declinano, quando i
capelli imbiancano e il ruolo sociale
viene meno, quando la vita diventa
meno produttiva e rischia di
sembrare inutile. Egli non guarda
le apparenze (cfr 1 Sam 16,7) e
non disdegna di scegliere coloro
che a molti appaiono irrilevanti.
Non scarta alcuna pietra, anzi, le
più “vecchie” sono la base sicura
sulla quale le pietre “nuove” possono
appoggiarsi per costruire
tutte insieme l’edificio spirituale
(cfr 1 Pt 2,5)…
Dal Messaggio del Santo Padre

Disprezzato nella sua patria

Il Vangelo di oggi è chiuso tra due parentesi di stupore. Inizia con la sorpresa della gente di Nazaret: Da dove viene a Gesù tutta questa sapienza e questi prodigi? E termina con la meraviglia di Gesù: E si meravigliava della loro incredulità. La gente passa in fretta dalla fascinazione alla diffidenza e al rifiuto. Gesù è a Nazareth tra i suoi compaesani, di sabato si reca nella sinagoga e comincia a insegnare. Annuncia che il Regno di Dio è presente e che tutti possono farne parte. I suoi compaesani reagiscono in modo positivo: riconoscono che Gesù parla con sapienza, riconoscono che le sue mani compiono prodigi, riconoscono che le sue parole e azioni non sono semplicemente umane, ma gli sono state date da qualcun altro, da Dio. Di qui la conclusione: Dio agisce attraverso Gesù, attraverso il carpentiere, il figlio di Maria. Ma, a questo punto, lo stupore positivo diventa scandalo ed essi rifiutano di riconoscere in Gesù il Messia: Ed era per loro motivo di scandalo.
Questo episodio negativo contiene anche un messaggio positivo: la verità dell’incarnazione. Il Figlio di Dio si è fatto veramente uomo, ha condiviso la vita degli uomini: apparteneva a una famiglia, svolgeva un lavoro, aveva dei parenti. Gesù ha assunto la condizione umana in tutto, e proprio per questo viene rifiutato da chi conosceva bene l’umiltà delle sue origini e l’ordinarietà della sua vita, per considerarlo anche solo un profeta, se non il Messia. Il profeta è sempre un personaggio scomodo proprio perché precorre i tempi, porta un nuovo progetto di vita che preso sul serio mette in crisi false sicurezze, scomoda troppo. Provoca dunque facilmente il rifiuto: rifiuto del messaggio e del messaggero. È la storia di sempre che si è attuata anche con Gesù.
La reazione di Gesù al rifiuto dei compaesani non si esprime però con una reazione dura, con recriminazioni o condanne. Come non si esalta per i successi, così Gesù non si deprime mai per un fallimento. A conclusione del brano, l’evangelista annota che Gesù non poté operare nessun prodigio, ma subito si corregge: solo impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. L’amante respinto continua ad amare anche pochi, anche uno solo. L’amore non è stanco, è solo stupito. Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, continua ad amare anche se rifiutato.

d.G.