XIX^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

11 AGOSTO 2024

UNA PRESENZA CHE FA VIVERE

Gesù, l’uomo di Nazaret, è il Figlio inviato dal Padre nella terra degli uomini. Egli, che ha vissuto pochi anni tra noi, rimane come pane nell’Eucaristia:
segno piccolo e grandioso, attorno al quale sono cresciute le cattedrali e le nostre chiese, e si alimenta e rinnova la vita dei cristiani e delle comunità. Gesù ci raggiunge in una realtà concreta: non appena attraverso gli schermi tv ma con un cibo da mangiare e una casa-chiesa da abitare. Nell’Eucaristia ci stringiamo a Lui e ai fratelli, nelle nostre comunità e nei luoghi di vacanza.

FESTA DEL PATRONO 2024

La Comunità intera si dispone a
celebrare la Solennità di
San Bartolomeo apostolo

Venerdì 23 agosto ore 21,00
In Chiesa
Serata di musica e preghiera

Sabato 24 agosto ore 18,00
Solenne celebrazione
presieduta
dal nostro Vescovo
e processione lungo Via Contarini

GIOVEDÌ 15 AGOSTO 2024
ASSUNZIONE
DELLA BEATA VERGINE MARIA

Calendario
Domenica 11agosto
Santa Chiara d’Assisi
Il Vescovo celebra alle 7,30
presso il monastero
delle Clarisse

Mecoledì 14 agosto
San Massimiliano Kolbe
Muore nel campo di concentramento
di Auschwitz

Giovedì 15 agosto
Assunzione della
Beata Vergine Maria
Orario festivo delle S.S. Messe

Venerdì 16 agosto
San Rocco

Gesù, pane vivo disceso dal cielo

Il popolo ebraico attendeva il Messia come re potente, faticava a entrare nella porta stretta di un uomo umile e semplice come Gesù. Come fa a dire di discendere dal cielo, se conosciamo i suoi genitori? Gesù da’ la motivazione di questa loro chiusura di fronte al mistero della sua persona: solo chi è attratto dal Padre può credere al suo inviato. Questa attrazione il Padre la esercita attraverso un’azione interiore, alla quale l’uomo deve rendersi disponibile mediante l’ascolto della sua parola. Dio non attira costringendo ma con l’amore.
La manna non c’è più, ora c’è Gesù Cristo: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. L’atteggiamento richiesto è il «mangiare», che dice la necessità di assimilare, di far propria l’offerta di Gesù. Il fatto che il discepolato sia definito come un «mangiare» suggerisce, proprio per il realismo della immagine, la necessità che il mistero del Figlio prenda corpo in noi, nella nostra storia. In tempi di «anoressia» spirituale, forse fa bene lasciarci provocare dal vangelo che ci chiede di mangiare un cibo buono per avere la vita.
Il pane è importante per l’uomo, e proprio per questo Gesù paragona sé stesso al pane. Come l’uomo non può vivere senza pane, così il cristiano non può vivere senza Cristo. Gesù, pane della vita, vuole essere profondamente unito all’uomo, entrare nella sua vita e nei suoi problemi: Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Il senso di queste parole è: accoglimi nella tua vita, accogli il mio messaggio. Fa’ tuo il mio modo di essere e pensare. Lasciati coinvolgere nella mia vita, nella mia azione, nel mio modo di vedere e pensare gli uomini e il mondo. Non stancarti di fare spazio al vangelo, e se farai questo vivrai.