DOMENICA IV^ DEL TEMPO ORDINARIO

2 febbraio 2025

UNA FESTA CONDIVISA

Il Natale del Signore rimbalza fino a questa giornata: Gesù Bambino viene riconosciuto come salvatore di tutti. La sua presenza in mezzo a noi ridona il gusto della vita, per la nascita dei bambini, la presenza degli anziani, l’accoglienza dei deboli e malati. Un cuore aperto, una fede piena di speranza e di carità apre a una vita buona, per noi e per gli altri, e ci fa sperimentare il dono della fraternità vissuta nell’esperienza di ogni giorno, accompagnati da Maria e Giuseppe e tutti i santi del passato e del presente.

Presentazione del Signore

Festa della Candelora,
Giornata della vita consacrata

Il 2 febbraio tutte le chiese cristiane celebrano la Presentazione di Gesù al Tempio
la festa odierna ci ricorda che, quaranta giorni
dopo la nascita del suo primogenito, Maria portò il bambino al
Tempio per riscattarlo con il sacrificio di due tortore o due colombe, secondo la Legge di Mosè
Per un cristiano tenere tra le mani un cero acceso il giorno
della Candelora significa partecipare a questa nuova luce, muoversi verso Gesù.

RACCOLTA DEL FARMACO
Il Banco Farmaceutico propone le Giornate di raccolta del farmaco 2025 dal
4 al 10 febbraio a favore di enti caritatevoli che li devolveranno alle persone povere che ne hanno bisogno.
Molte farmacie del nostro territorio hanno aderito a questa iniziativa.
In questa occasione, oltre a donare medicinali, l’invito è a dare disponibilità
di un turno come volontario nella giornata dell’8 febbraio.
Per ulteriori informazioni vai sul sito del Banco Farmaceutico o al Referente di Porto Viro: Luisa Borgato.

APPUNTAMENTI COMUNITARI

La Comunità Cristiana Sinodale di Porto Viro
si dà alcuni appuntamenti per
consolidare, nella preghiera, lo spirito della
Comunione e della Fraternità:
Venerdì 14 febbraio
S.Messa a Fornaci alle ore 18,30

Mercoledì 19 febbraio
Adorazione a Taglio di Donada
alle ore 20,45

ANGOLO DEL GIUBILEO

secondo incontro di preparazione
avrà come tema:
Contenuti dell’anno giubilare:
“la speranza non delude”
(don Paolo Bovina – Ferrara)
Presso il teatro dell’oratorio San Giusto
venerdì 7 febbraio alle ore 20,45

 

Domenica 16 febbraio
le parrocchie del nostro vicariato
sono invitate a Chioggia per celebrare
con il Vescovo il Giubileo
In quel pomeriggio è sospesa
la celebrazione della S.Messa
in tutte le Parrocchie
essendo stati prenotati dei pullman
è necessaria l’iscrizione
la partenza è prevista
alle ore 15,00

Lunedì 3 febbraio
memoria di San Biagio
alla messa della sera tradizionale
benedizione della gola

Il viaggio di un figlio dissolve le nubi che ci scoraggiano
di Marina Corradi
Bisognerebbe davvero essere ciechi, nel voltarsi verso l’anno finito solo poche settimane fa, per non sentire l’eco di guerre lontane e vicine, di bombe, di macerie; per non conservare negli occhi i cortei dei profughi di Gaza nelle strade annientate, e i giovani soldati russi e ucraini caduti a centinaia, per guadagnare mille metri di confine.
Bisognerebbe essere proprio ciechi e sordi, o drammaticamente distratti, per non sapere quale conto di dolore o morte la storia ci presenta in questi anni venti del Terzo Millennio. Paura: per il futuro, per l’umanità, per noi stessi, giacché nessuno può giurarci che la bolla di pace in cui siamo nati sia salva per sempre.
Paura dei figli, soprattutto, e per i bambini.. Una paura che si diffonde silenziosa, e inclina ulteriormente il numero delle nascite. Da noi è il record di quelli che mancano all’appello – di quelli che erano statisticamente previsti e non sono arrivati. Difficoltà lavorative ed economiche, certo, e il precariato giovanile come una malattia. Ma, lavora sotto, anche la paura: in quale modo si va a mettere al mondo un figlio, mentre ogni giorno le grandi potenze annunciano nuovi micidiali arsenali.. Perché allora i figli dovrebbero desiderare di essere padri? Un coro schiacciante di ragioni li dissuade in tutti i modi. Così che guardo con ammirazione una donna incinta, per strada: è coraggiosa, va contro corrente.
Io ho un nuovo nipote di pochi mesi, figlio di una giovane figlia. E per nove mesi, zitta, ho incassato le immagini da Kiev e da Gaza e dal Libano: tutti quei morti, quei bambini. Deglutivo angoscia e smarrimento.. Intanto, a ogni ecografia lui cresceva.. E guardavo e riguardavo il video sullo smartphone, come un miracolo. Come quando ero io ad aspettare, e nel pensare che mentre dormivo, mentre mangiavo, Dio andava tessendo le ossa, gli occhi, la mente di mio figlio, per lo sbalordimento mi mancava il fiato.
Poi, dopo una notte interminabile, il bambino di mia figlia è nato. E quando siamo andati, la mattina, in ospedale, e glielo ho visto in braccio, al seno, tutto il veleno di tante paure si è come sciolto dentro di me.
Non esisteva nove mesi fa, ed è un uomo; la gratitudine e lo stupore mi hanno travolto…
E con ciascun figlio nasce una speranza nuova. L’ho sentita, guardando il piccolo già attaccato al seno, fiducioso. E’ vero, ogni figlio è “speranza fatta carne”. Ogni volta, il primo vagito di un figlio riafferma ch e Dio ama la vita.
Cosa saremmo mai, senza questi bambini. Sono loro, a darci forza. E coraggio: in un tempo in cui ci sembra di non averne quasi più.

17a Rassegna Teatrale Amatoriale

LE TRE MARIE

Compagnia Teatrale Enne Enne di
Loreggia (Pd)
Regia di Roberta Chinellato

Teatro Oratorio San Giusto
Domenica 9 febbraio – ore 17.00
Biglietti e info: 327.604.93.16